Erano le dieci passate. Tamara aprì gli occhi ,si guardò allo specchio e scese a far colazione.
-"Ecco la mia dormigliona"- la salutò Margaret.
-"Ehi Maggy ,mi fai un caffè lungo?"-
-"Certo ,ma tu dimmi che vi siete detti tu e quel tipo ieri sera"-
-"Che tipo?"- interruppe incuriosito il fratello Steven.
-"Non sono affari tuoi ,piuttosto dimmi dove sono mamma e papà"- rispose con un tono di autorità Margaret.
-"Sono a discutere del loro futuro divorzio ,anche se non divorzieranno mai... si amano troppo quei due"- rispose Steven.
Tamara rimase a guardarli sorpresa. Margaret la guardò ,e in silenzio le passò la tazza di caffè.
-"Mamma e papà divorziano?"- chiese Tamara con una voce triste ,come se avesse il nodo alla gola di qualcuno che è sul punto di piangere.
-"Eri troppo immersa nel tuo mondo per notarlo"- disse Steven quasi arrabbiato.
-"Lascia perdere ,sono cose che non ci riguardano. Ora dimmi cosa è successo con quel tale ieri"- disse Margaret.
-"Niente di che. Mi ha invitata ad uscire stasera ,ma non ho nessun vestito adatto. Dovrò dirgli che non potrò fargli da dama"-
-"Mamma lo sa che esci con sto qua?"- domandò Steven.
-"Perché non vai a farti un giro fratellino caro?"- propose Margaret.
Steven prese il cellulare e le chiavi della macchina ,e uscì sbattendo dietro di sé la porta di casa.
-"Il solito ,deve sempre attirare l'attenzione! Comunque non fare la stupida ,tu stasera ci esci con sto Zac e ci vengo anch'io. Ora vatti a metter qualcosa di presentabile e andiamo a fare shopping"-
Tamara sorrise. Salì le scale di fretta e si mise la prima cosa che trovò nell'armadio. Uscendo di casa le due ragazze scorsero in lontananza Zachary a petto nudo che faceva una corsa. Lui salutò loro facendo un piccolo cenno con la mano. Tamara diventò rossa dall'imbarazzo e chiese alla sorella di sbrigarsi prima che si avvicinasse a salutarla come aveva fatto ieri. Salirono in macchina e andarono a far shopping. Erano le sei di sera quando tornarono. La ragazza era in ansia e aveva paura di non farcela a prepararsi in tempo.
Entrarono in casa e Janet disse all'istante -”Da dove venite voi due?”
-"Tami oggi ha un appuntamento e necessitava un vestito"-
-"Dove hai l'appuntamento e sopratutto con chi?"-
-"Con il nostro vicino di casa"-disse ridendo Margaret.
-"Mi ha chiesto di farle da dama ad una festa e io ho accettato ,tutto qua. Non ti preoccupare mamma sono in compagnia di Maggy ,quindi puoi stare tranquilla"- raccomandò Tamara alla madre.
-"Certo che starò tranquilla! Eccome se starò tranquilla perché voi non uscite"- ordinò Janet alle figlie.
-"Grazie per rovinarmi la vita. Mi hai trascinata in un posto senza dirmi niente ;ho dovuto lasciare la scuola ,i miei amici ,la mia vita da un giorno all'altro"- disse piangendo Tamara.
-"Tamara non alzare il tono di voce con me ,sono tua madre! Torna immediatamente qua"-
Tamara corse su per le scale e si rifugiò in camera da letto chiudendo dietro sé la porta a chiave.
-"Tami aprimi sta porta ,sono Maggy"-
Si alzò ,aprì la porta con le lacrime agli occhi e si buttò nel letto a piangere.
-"Tami ,non far così. Zac sarà qui tra un'ora esatta ,quindi prepariamoci in fretta”-
Un'ora dopo le ragazze uscirono di casa senza il consenso della madre. Erano le otto in punto e Zac si presentò con un mazzo di calle.
-"Queste sono per te. Sei uno schianto stasera ,dico davvero"-
-"Grazie per i complimenti e sopratutto per le calle ;sono i miei fiori preferiti"-
-"Ciao Zac"-
-"Buonasera Maggy ,noto che oggi sei più simpatica"-
-"Sì ,ma ora andiamo"-
-"Mi sono dimenticata di dirti che veniva pure mia sorella ,sai mia madre mi ha messo in punizione"-
-"Stai tranquilla ,non ci sono problemi”- disse sorridendo Zac.
Salirono in macchina e all'istante giunsero a destinazione. Entrarono in questa enorme villa dove si teneva la festa. Appena entrati un gruppo di ragazzi intorno ai vent'anni si avvicinarono a salutare Zachary ,chiesero chi fossero Tamara e Margaret e Zac le presentò a tutti i suoi amici. Margaret rimase con quel gruppetto e Tamara si disperse tra la folla insieme a Zachary.
-”Ti va qualcosa da bere?”- domandò Zac a Tamara.
-”Sì ,grazie”-
-”Tieni”-
-”Grazie-”
-”Ti va di sederti per parlare un po'?”-
-”Dubito però che riusciremo a parlare con tutto questo rumore”-
-”Allora vieni con me”-
Zac prese la mano fredda di Tamara e la portò con sé. Tamara sentì i brividi finché non arrivarono nel retro della villa ;lì si sedettero su un muretto e si lasciarono le mani. Ci fu un breve momento d'imbarazzo.
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