50 anni in attesa del tuo ritorno

di Death_
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CAPITOLO 14: Mio principe!
 
POV NATHAN
 
Quando riaprii gli occhi vidi il volto perfetto di Gaya fin troppo vicino al mio. Sentivo le guance pizzicare e sentivo anche di avere molto caldo. Mi alzai appoggiandomi allo schienale in legno del letto. Mi sentivo molto debole ma nel mio cuore regnava un calore che mai avevo provato prima. Erano forse questi i famosi sentimenti di cui tanto parlavano gli umani? E come mai mi sentivo così strano stando vicino a Gaya? Prima avevo un freddo controllo. Certo, mi piaceva come donna, mi piaceva il suo profumo, il suo spirito battagliero e fiero. Insomma mi piaceva tutto di lei. Ma riuscivo a controllare i miei impulsi. Invece ora sento il mio cuore perdere dei battiti non appena lo sguardo ambrato di Gaya si posa su di me. Sento di essere più vicino a lei perché ora sono come lei. Un mezzodemone. Non mi sono mai sentito così vivo in vita mia. Avrei voglia di abbracciarla, baciarla e farla mia, ma qualcosa me lo impedisce. Forse provo imbarazzo? O forse ho paura di un suo rifiuto? Per il momento vedremo come si sviluppano le cose. Gaya continua a fissarmi. Amo il suo sguardo, ma mi sento fin troppo a disagio…
GAYA: Stai arrossendo. Ti faccio arrossire?
IO: Ma che stai dicendo? Solo ho caldo e mi sento più debole del solito.
GAYA: Ne sei sicuro?
Il suo slancio verso di me mi lasciò spiazzato e rimasi immobile, arrossendo ancora di più. Sentivo i miei muscoli che incitavano le mie braccia a stringerla a me. Poi però accadde qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Fu lei a precedermi e ad abbracciarmi. I strinse forte, come se avesse paura di perdermi.
GAYA: Grazie per quello che hai fatto. Sei stato grande a fare quello che hai fatto.
Non gli risposi, semplicemente mi limitai a stringerla a mia volta, nascondendo il mio volto nell’incavo del suo collo e ispirai profondamente per bearmi del suo dolce profumo di muschio bianco. Delicato ma allo stesso tempo deciso. Non volevo che quel momento finisse, il mio cuore gridava “ancora, ancora, ancora, non lasciarla andare, è lei la tua metà. Fammi assaggiare ancora il dolce sapore della sua pelle e fammi annusare il suo profumo così bello”. Ma non potevo buttarmi alla cieca in questo modo. Dopotutto avevamo una missione da compiere. Mi alzai dal letto, sentendo le mie forze tornare e cercai Kagome. Volevo vedere come stava e che fine aveva fatto metà della mia parte demoniaca. La vidi nel salotto abbracciata a Inuyasha, con calde lacrime di gioia che solcavano le sue rosse guance.
KAGOME: Nathan! Come ti senti, caro?
IO: Sto bene, grazie signora Tashio.
KAGOME: Ahahahahahahah, per favore, non chiamarmi mai più signora Tashio. Mi fai sentire di nuovo vecchia. Chiamami semplicemente Kagome.
IO: Come vuoi Kagome.
INUYASHA: Grazie mille Nathan, non mi dimenticherò mai di quello che hai fatto. Ti sono debitore.
GAYA: Oh zietto! Suppongo tu sia molto felice di aver avuto indietro la tua amata. Quindi ora comprenderai il perché dobbiamo assolutamente togliere il sigillo a Izayoi. Tuo padre proverà la tua stessa immensa felicità.
INUYASHA: Si, ora capisco. Per questo vi dirò l’ubicazione esatta della tomba di mia madre.
GAYA: Finalmente ti sei deciso!
INUYASHA: Non farmi cambiare idea nipotina cara!
GAYA: Dopo tutta la fatica fatta…
IO: Ora che sono mezzodemone avrò anche io un giorno al mese in cui perderò i miei poteri, giusto?
GAYA: Si, Nathan. Questa è l’unica fregatura di essere mezzodemone. Io perderò i miei poteri stanotte, quando ci sarà il plenilunio. Inuyasha per esempio perde i suoi quando c’è la luna nuova. Quando perderai i tuoi poteri e diventerai umano lo scopriremo.
IO: Sono proprio curioso di vedere il tuo aspetto da umana…
GAYA: Si, bhe non è un bello spettacolo. Quando divento umana sono strana. Il mio aspetto è strano. Per gli umani, sono una specie di strega.
INUYASHA: Ecco che la mette sul drammatico!
GAYA: Zio, non vorrei far soffrire Kagome, ma se continui così ti ucciderò con le mie stesse mani!
KAGOME: Su, su ora finitela. Starete qui per stanotte, visto la perdita della parte demoniaca che dovrà subire Gaya. Sarebbe rischioso incamminarvi proprio ora. Qui sarete più al sicuro.
KARIN: Papà sono tornata! MAMMA?!?!
KAGOME: Oh, la mia bambina…come sei bella…sei una donna meravigliosa Karin!
KARIN: Ma…come…cosa…quando…EH?!?!?
KAGOME: E’ una lunga storia, bambina mia. Una lunga storia. Ma ora, credo che abbiate fame tutti dopo quello che è successo. Jinenji ti fermi anche tu?
JINENJI: No, grazie Kagome. Devo tornare a casa da mia madre, si è fatto tardi. Se ci sono problemi, non esitate a chiamarmi!
KAGOME: Grazie di tutto Jinenji!
INUYASHA: Grazie amico!
GAYA: Buon ritorno!
KARIN: Vado a preparare la cena…
KAGOME: Aspetta, ti accompagno!
INUYASHA: Io preparerò il tavolo…
GAYA: Io e Nathan andiamo a prendere la legna per il fuoco!
IO: Si!
Gaya mi afferrò il braccio e mi trascinò letteralmente fuori casa. Non capivo perché lo facesse ma aveva un sorriso strano in volto. Quasi malizioso.
GAYA: Stanotte ci converrà dormire qui fuori…
IO: Perché scusa?
GAYA: Oh, insomma! Due amanti si incontrano dopo tanto tempo e hanno l’occasione di stare di nuovo insieme! Cosa credo che faranno stanotte!!
IO: Credo di aver capito…
GAYA: Ahahahahahhahahah! Ti vedo scandalizzato, mio principe!
IO: Voi non sapete quanto, mia principessa!
Ci addentrammo nel bosco e cominciammo a prendere la legna. Mi ha chiamato, mio principe?
 
 
ANGOLO AUTRICE:
In questo capitolo ho raccontato la storia impersonando Nathan. Mi è piaciuto molto questo capitolo anche perché Nathan si comporta come  un adolescente innamorato! Ahahahhahahahah Buona lettura!!
 death_thekid99




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