A Second Chance

di Elenita_33
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Prefazione.

 

Trovo ancora che questa cosa della capsula dimensionale sia una stronzata. Serena ha sicuramente letto troppi libri di fantascienza ed è riuscita a persuadere tutti che in qualche modo si possa comunicare con i nostri alter ego, gli “altri noi” di un'ipotetica dimensione parallela.

Secondo le sue ricerche la vita scorre sulle scie di due fili avvolti a spirale. Uno di questi è la vita di cui siamo consci, consapevoli. L'altro rappresenta la nostra “seconda possibilità”.

Tutto, tra i due mondi, avviene simmetricamente, come riflesso in uno specchio, ma se si trova il modo di collegare questi due fili si riesce a cambiare la realtà a proprio piacimento, perchè i due mondi sono tra loro interdipendenti.

 

Da qui l'idea di scrivere una lettera al nostro alter ego e riporla assieme alla nostra foto di gruppo in una capsula che, chissà perchè, dobbiamo nascondere sotto una piastrella sconnessa di casa mia, oltretutto contro la mia volontà.

“ Perchè dobbiamo proprio metterla qui? Non possiamo semplicemente scavare una buca nel tuo giardino Sere?” propongo con voce autoritaria.

“No. Secondo i miei calcoli, questo è il posto perfetto. La dimensione parallela alla nostra scorre con un ritardo di dieci anni e tu ti sei trasferita qui poco prima dei tuoi diciottanni, quindi abbiamo più probabilità che sia tu a trovare la capsula”.

Decido di lasciar perdere sopraffatta dall'illogicità del suo discorso “ Facciamo come vuoi, basta che dopo oggi non si parli più di questo argomento.”

Illuminata da un sorriso lucente grida con voce stridula “ Allora ragazzi? Siete pronti a cambiare la vostra vita? Tutto quello che dovete fare è scrivere una lettera ai “voi” diciottenni, cosa cambiereste della vostra vita?”.

 

Se dobbiamo fare questa cosa, facciamola bene. penso, mentre ripercorrendo gli anni passati nella memoria riscrivo la mia vita come avrei voluto che fosse.

 

 





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