-Gale! Vedo che hai conosciuto il piccolo Douglas...dorme ancora?- Annie si avvicina con il solito sorriso innocente, senza spostare gli occhi dal viso del suo bambino.
-Sì, come un sasso- rispondo sorridendo e tornando a guardarlo, poi ricordo che non è stata lei ad affidarmelo e che potrebbe non essere d'accordo, quindi mi affretto ad aggiungere: -Johanna voleva riposarsi un po' e io mi sono offerto di tenerlo per qualche minuto, spero che non sia un problema.
Per la prima volta da quando abbiamo iniziato a parlare alza gli occhi su di me, con l'aria un po' spaesata: -Figurati! Sembri talmente a tuo agio...potresti insegnare qualcosa a Johanna!- esclama con una risatina, lanciandole un'occhiata divertita.
-Io te l'avevo detto che non sono in grado!- risponde lei con una smorfia.
Mentre le due amiche continuano a stuzzicarsi, mi guardo intorno: Katniss è ancora dietro a Johanna, qualche metro più in là; sta osservando un quadro, come me poco fa, solo che ne ha scelto uno decisamente migliore.
Mi chiedo cosa possa averla turbata: la mia presenza? vedermi con in braccio un neonato?
Sembra trascorsa un'eternità da quando parlavamo di figli, nei boschi del Distretto 12. Le confessavo che, se non fosse stato per i Giochi, mi sarebbe piaciuto avere dei bambini; Katniss rispondeva che non dovevo fantasticare, i Giochi c'erano e sarebbero rimasti. Immagino che non avesse mai pensato seriamente di metter su famiglia: viveva giorno per giorno, e non credeva che qualcuno potesse mettere fine all'angoscia che incombeva su tutti gli adolescenti e sui loro genitori.
Adesso gli Hunger Games sono finiti, e nel giro di un paio di generazioni diventeranno solo un brutto ricordo.
Però non è questa la vita che avevo immaginato.
-Mi dispiace svegliarlo, ma devo dargli da mangiare subito: tra poco dovremo uscire.- Annie si morde il labbro e fissa un punto alla sua sinistra, come cercando un'altra soluzione. Dopo pochi secondi si riscuote e allunga le braccia per prendere il piccolo.
Si dirige verso un divanetto a due posti a forma di conchiglia, parlando con voce dolce e sottile a Douglas, che si sveglia e, dopo un momento di esitazione, le sorride.
Sono quasi ipnotizzato; distolgo lo sguardo solo quando Annie abbassa una spallina del vestito per allattare il suo bambino.
Johanna mi sta fissando. Di nuovo.
-Strano come qui nel 4 ogni pezzo d'arredamento richiami la pesca. Sarebbe come fare divani di carbone nel 12 o sedie a forma di ascia nel 7, non credi?- Tanto vale provare a fare conversazione.
-Hai detto che ti piacciono i bambini.- Sbotta in tono di accusa, come se non avesse nemmeno sentito la mia domanda.
-...E allora?- Non capisco dove voglia andare a parare.
Scrolla le spalle. -Non mi aspettavo che avessi l'istinto materno della prozia Margot, tutto qui.-
Trattengo una risata: devo essere arrabbiato. Sono forte e virile e sono un soldato; non una prozia.
-Ha avuto undici figli, sai?- Aggiunge, prima di girare sui tacchi e andarsene.
Ridacchio scrollando la testa, e vedo Johanna che mi guarda con la coda dell'occhio da sopra la spalla e alza un angolo della bocca in un sorriso un po' storto.
Ho rimandato ancora il primo incontro tra Gale e Katniss, mi dispiace, ma ci tenevo ad inserire questa scena e sto già lavorando al terzo capitolo, se vi può consolare. Conto di pubblicarlo tra pochi giorni!
Per quanto riguarda il nome del piccolo Odair, ero indecisa e ho fatto un sacco di (quasi inutili) ricerche prima di restringere la lista a:
-Atalua, divinità, protettore di pescatori e arcieri;
-Monroe, "amante del mare";
-Douglas, "fiume scuro".
Spero che approviate la mia scelta, non è facile trovare nomi per i personaggi di una saga ambientata nel futuro e la cui protagonista si chiama Katniss ahahahah
Se avete consigli lasciate una recensione, e ricordate che mi fa sempre piacere sapere cosa pensate della storia :)
Al prossimo aggiornamento!
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