Perché aver paura della morte? È la più bella avventura della vita!

di _Cherol_
(/viewuser.php?uid=234443)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Perché aver paura della morte?
È la più bella avventura della vita!


Il vecchio spira, e i suoi occhi si chiudono solo per poi riaprirsi, illuminati da luce nuova e non più contornati dalle cicatrici del tempo.
Il cuore si ferma solo per poi riprendere a battere furioso come un tempo, palpitante di quella forza dorata che contraddistingueva quelli come lui.
Muore solo per poi rinascere.
E davanti a lui si erge la figura eterea e giovane del compagno di mille e più avventure; è proprio come lo ricordava.
- Ciao, amico! –
Alza un angolo della bocca e gli occhi azzurri risplendono di quella sua eterna aria malandrina e orgogliosa. Al che, il moro lo guarda incredulo finché non volta lo sguardo in direzione dello specchio fissato alla parete. Nota il suo riflesso: i capelli nuovamente neri e scarmigliati, la pelle nivea e bianco latte, il tono muscolare nuovamente ben definito e allenato.
- Ti sei incantato, Goten? – Domanda il riflesso del glicine, lasciandosi scappare una lieve risata. Allora allo specchio il vecchio si rivede bambino, e sorride all'amico.
Dentro lo specchio non vi sono il vecchio e il ragazzo, ma due bambini riflettenti l'immagine di due ragazzi.
Il bambino più alto poggia una mano sulla spalla del moretto contemporaneamente al ragazzo.
- Non dirmi che speravi di esserti liberato di me. – Dice il sayan dagli occhi color cielo. Occhi limpidi, nota il moro, che tradiscono e spezzano l'illusione del suo giovane aspetto a causa degli anni e delle imprese in essi impressi.
Eppure è proprio come lo ricordava, in tutto e per tutto.
Il moro sorride col suo fare ammiccante e spontaneo. – Non ci speravo nemmeno, Trunks. – Risponde il ragazzo dalla risata argentina.
E allo sfiorare della mano del glicine, entrambi svaniscono alla volta di nuove avventure.
E nel vento, nel cielo, in prati e montagne risuona la loro leggenda.
Ha il suono di risate bambine, parte delle memorie di un passato colorato di arancione e adornato di stelle rosse.
Stracolmo di avventure e imprese eroiche di cui ormai solo la Terra è memore poiché silenziosa e attenta testimone.




 
 
Writer's side

Nell'introduzione l'ho già detto; non ho idea di come mi sia venuta in mente, è uscita da sola dalla mia penna. 
Diciamo che, appunto, ho collegato un paio di cosette; primo fra tutti il titolo, che è chiaramente collegato al contenuto della fiction in sé. Purtroppo ho uno stile troppo... Metaforico? Ha dato da pensare a me che l'ho scritta, intendiamoci! 
La cosa palese è: Goten è morto -Per cause naturali, non linciatemi!- non prima di Trunks.
Loro due sono praticamente il duo perfetto, a parer mio; non potrebbero essere più diversi, questo lo sappiamo dalla prima volta che li abbiamo visti. Però il fatto che ciò non intacchi il loro rapporto mi piace, mi piace un sacco e al capire che secondo i geni di Dragon Ball GT le famiglie si sono perse di vista sono letteralmente cascata dal letto. Non ha proprio senso per me.
Detto ciò, mi dileguo perché, davvero, non so neanche io che cavolo ho messo su!
Ciao ciao chicos, alla prossima! 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2583234