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“James, Harry non è una parte integrante dell’albero!”-
la giovane donna dai capelli rossi accorse presso il marito, che aveva iniziato
una speciale manovra per riuscire a mettere
il figlio “sopra”al punteruolo.
“ma
Lily.. così Harry può avere una visuale migliore d’insieme!”-
protesto l’altro,lanciando in aria e riprendendo al volo il figlioletto.-“E
poi non vedi come si diverte?”
Su questo Lily non poteva certo dargli torto.Il piccolo sembrava
divertirsi un mondo,tanto che ridacchiava e batteva le mani eccitato ogni volta
che James o Sirius lo prendevano in braccio…beh, bisognava dire che non c’era
poi molta differenza mentale tra loro tre.
Una gelido soffio d’aria alle
loro spalle li avvertì che la porta era stata aperta.
Tre uomini fecero il loro
ingresso nella sala. O meglio due uomini e una montagna di regali.
“Peter?”- chiese Lily
chinandosi verso l’ammasso di pacchetti.
“Beh non potevo certo portarli
io”- si difese quello più alto sfilandosi sciarpa, cappello e cappotto in un
colpo solo e gettandoli in cima ai
pacchetti.
Le gambe di Peter vacillarono.
“Troppo fatica. E poi eri
troppo occupato a litigare con…come si chiama.. Louen? Michelle?”- lo
riprese Remus Lupin chinandosi per dare un bacio sulla guancia a Lily.
Sirius prese un’espressione
imbronciata sedendosi per terra accanto a James: “Francamente non ne ho la più
pallida idea. Che pretese! Voleva che passassi il natale con lei!”
Anche Lily si concesse un
sorriso .
“Ricordami di presentarti mia
sorella!”- sogghignò-
Presto un gemito di James le
fece eco.
“E’ così terribile?”-
ridacchiò Lupin stiracchiandosi sul divano.
“Hai presente le cugine di
Sirius, Ramoso?”-
“ Morcissa e Pazzatrix?”
“Peggio di tutte e due messe
insieme. Beh.. oddio forse le manca la vena di sadismo e le gambe di Pazzatrix..
però…”
“James!”- lo riprese Lily
tirandogli un cuscino addosso.
“Tesoro ma sei tu che hai
iniziato il discorso”- si difese l’uomo ammiccando con il suo sorriso più
abbagliante.
“Fila in cucina e vieni ad
aiutarmi!”- ribatté la rossa ridendo. Suo marito non sarebbe cambiato mai.
“ehm.. Ragazzi?”- la voce
flebile di Peter si levò da dietro le loro spalle.
“Si codaliscia?”-rispose
distrattamente Sirius troppo intento a giocare con il figlioccio.
“Ehm.. potreste darmi una mano?
Sapete non c’è un centimetro libero per poggiare questi cosi!”- bofonchiò
Minus.sputando pezzi di fiocco per pacchi che gli entravano continuamente in
bocca. L’idea di Remus di stregarli in modo che si muovessero a ritmo di
jingle bells non era stata proprio geniale.
A volte si chiedeva se lui
facesse davvero parte di quel bel quadretto. Nessuno si era accorto che i stava
lì fermo come uno scemo in mezzo al salotto. Erano troppo presi da loro stessi.
Sirius fece ondeggiare
mollemente la bacchetta . Dopo poco
i pacchetti iniziarono a volare allegramente per la stanza disponendosi
confusamente.
Quando un pacchetto più piccolo
degli altri sfrecciò davanti a lui il piccolo Harry fece il gesto di afferrarlo
al volo, ignora che le sue ditine paffutelle non glielo avrebbero mai permesso.
James, appena ritornato dalla
cucina lo guardò estasiato:
“Questa è la prova che è
definitivamente mio figlio. Visto ?! Neanche un anno e già vuole diventare
cercatore! Già lo vedo: Harry James Potter. Il miglior cercatore di tutti i
tempi. Dopo di me ovviamente!”
Remus lo guardò sconsolato.
“Lily come hai potuto
permettere che desse James come secondo nome a Harry? Già è megalomane di suo.”
“Infatti potevi dargli Sirius.
Almeno avrebbe avuto un po’ del mio fascino….”- iniziò Black ma lo sguardò
di Lily lo affrettò ad aggiungere ... “non che con una madre come te ne
avesse bisogno,naturalmente!”
Lily lo squadro ancora, poi
decretò:
“Ti sei salvato all’ultimo
secondo, lo sai vero?”
“Assolutamente”
Tutti scoppiarono a ridere.
“E ora , cari Malandrini,
moglie di Malandrino e Malandrino
jr se volete seguirmi potremmo iniziare una deliziosa cenetta di Natale”-
disse James con enfasi, inchinandosi .
Ben presto tutti lo seguirono
fuori dalla stanza.
Finita la cena , mentre James
Remus e Lily riordinavano a colpi di bacchetta, Peter si avvicinò a
Sirius che si era messo davanti al caminetto con Harry in braccio.
Presto notò che l’amico aveva
delle figurine animate che mostrava al bambino, il quale rideva estasiato.
“Allora ..Felpatino..no
Felpatino è orribile dovremmo trovarti qualcosa di meglio…comunque chi è
questo?”- chiese avvicinando una fotografia che ritraeva un uomo sui
venticinque vestito di nero.
“puah”- rispose il bambino
mostrando la lingua, come quando gli davano qualcosa che non gli piaceva da
mangiare.
Sirius raggiante lo sollevò in
aria: “Bravo piccolo, è Snivellus! E noi cosa facciamo al vecchio pipistrello?”.
Harry battè forte le mani una
contro l’altra ridacchiando:”pttto”
“Esatto! Cinquanta punti in più per grifondoro”.
Harry battè di nuovo le mani in
terra, felice.
“Cosa stai facendo esattamente Sirius?”. Chiese
Peter.
Due paia di occhi con la stessa
espressione irriverente lo guardarono, scoppiando a ridere: “Insegno, è ovvio.
JAMES!!!!!!VOGLIO I REGALI”.- disse poi Sirius rivolgendosi all’amico.
Harry continuava a fissarlo e
ridacchiare.
Persino un bambino di
quell’età mi prende in giro.- pensò amareggiato Peter. E poi quel
bambino. Lily avrebbe dovuto sposare lui, non James… lui era sempre stato lì
per lei e poi un giorno…Sai Peter? Ho deciso di dare una possibilità a
James. E tutto grazie a te!…. Ripensandoci ancora risentiva montargli la
rabbia. Era quello il momento in cui aveva iniziato a
guardarli in maniera diversa, a rendersi conto che lo snobbavano…
tutti, Remus compreso….
Respirò a fondo. Non poteva
perdere la calma proprio quel giorno. Ripensò alla strana lettera che aveva
ricevuto. Forse ne avrebbe dovuto parlare con James. Forse si sarebbe dovuto
sacrificare ancora una volta per loro….
Nel frattempo gli altri avevano
già iniziato a scartare i regali, partendo proprio da quelli del piccolo.
Remus aveva regalato ad Harry un
peluche di leone con i colori del
Grifondoro, in pendant con la tuta completa da quidditch oro e rossa di Sirius.
“Qualcosa mi dice che questi
due regali sono stati sopravvisionati da qualcuno!”. Rise Lily baciando il
figlio con già tra le mani il pupazzo.
“Certo! Perché completano il
mio di regalo!”-esclamò gongolante l’uomo facendo apparire altri due
pacchetti.
“Comincia da quello più
grosso piccolino!”- incoraggiò il figlio.
Harry iniziò a strappare la
carta per quanto poteva…
“Un manico di scopa?”-
chiese interrogativo Peter- “Ma.. James..non è un po’ piccolo?”
Lily lo guardò riconoscente.
“Sciocchezze, Codaliscia. Lui
è mio figlio… e poi quello è solo un giocattolo, non lo vedi?”- sbottò
James, infastidito che qualcuno criticasse il suo regalo.
“Lo stai rifacendo, Felpato!”-
lo accusò Remus
“Fare cosa, Ramoso?”
“Quello per cui Lily
all’inizio non voleva neanche uscire con te!”
“Ah”- rispose imbronciato
James.
Dopo poco però aggiunse:
“Però devi ammettere che sono
simpatico..”
Gli altri non poterono impedirsi
di ridere di tanta impudenza.
“Comunque ora arriva il pezzo
forte del regalo di papà…”-continuò ancora l’uomo chinandosi verso il
figlio .
Il bambino lo guardava
trepidante.
“Regalo che puoi avere grazie
all’aiuto di zio Sirius”- ricordò l’altro spostandosi indietro una lunga
ciocca di capelli neri.
Dal pacchetto più piccolo uscì
fuori un boccino d’oro che iniziò a volare freneticamente per la stanza.
“Il boccino della finale di
coppa del mondo!”. Esclamò sbalordito Codaliscia riconoscendo l’oggetto
dalla serigrafia.
“Esatto!”- risposero
all’unisono James e Sirius: “L’abbiamo preso… beh questo non è
importante..”.
Lily non osò neanche chiedersi
il perché, preferiva gustarsi l’espressione beata di Harry tra le sue braccia.
Dopo poco però, stanco per tutte le emozioni della serata, gi occhi del piccolo
cominciarono a chiudersi.
James lo prese dalle braccia
della madre e lo portò dolcemente al piano di sopra, ninnandolo e
raccontandogli a bassa voce di quello che avrebbe fatto una volta a Hogwarths,
dei Grifondoro, di Albus Silente e degli amici meravigliosi che avrebbe avuto.
Nessuno faceva caso a Peter,
nessuno gli aveva detto qual era il suo regalo, nessuno si era preso la briga di
interrogarlo…Spinse il pacchetto tra gli altri, limitandosi a sorridere:
“Beh, il mio glielo darete
quando si sveglia…”-mormorò. “Ora però è
meglio che vada, non mi sento molto bene!”.
Minus pensò che tutti quegli
“oh,resta” e “Dai,
solo altri dieci minuti” Loro li dicessero così, per continuare la
farsa.
Era stanco di loro, di tutti
loro…
Uscì fuori tirandosi su il
cappuccio del mantello. Il vento gelido gli sferzava la faccia. Aveva voglia di
camminare… di sentire i propri passi sulla neve fresca. Strinse più forte la
lettera nella sua tasca… Si, sarebbe entrato al servizio dell’Oscuro Signore..
quegli pseudo-amici non meritavano che lui morisse per loro.
Un flop e un violento strappo all’altezza dell’ombelico lo
risvegliarono dai suoi pensieri. LA lettera era una passaporta e davanti a lui
c’era ora Voldemort.
“buon Natale..Codaliscia”-disse
sibilando, con un sorriso che non arrivava agli occhi da rettile.
Era ormai notte fonda a casa di
Lily e James: Sirius e Remus si erano addormentati uno sul tappeto e l’altro
sul divano, dopo aver riso come pazzi in preda ai fumi dell’alcool.
Lily, anche lei un po’ brilla
si chinò per posare delle coperte sopra quei due. Che almeno non morissero di
freddo!
Dietro di lei, james sospirando
l’abbracciò forte.
“E’ tutto così bello”- le
mormorò tra i capelli.
La donna si girò lentamente,
sino a quando le sue labbra non incontrarono quelle del marito.
“Aveva ragione Sirius sa?”-
disse poco dopo flebilmente.
“Riguardo a cosa?”
“Il natale si passa in
famiglia.!”
Vorrei far presente a tutti che
questo è solo un mio svolazzo mentale, una visione distorte di come una mente
vittimistica come quella di Minus possa sentirsi giustificata a compiere un
tradimento.
e....Buon Natale a tutti
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