Revenge
Lentamente
aprii il cassetto e vi trovai un diario. Titubante lo presi in mano e
inziaia a leggerlo...
"È
solo colpa sua se è accaduto tutto questo... se lui non mi
avesse tradito lei sarebbe ancora viva. È solo colpa di Wolf!"
Lentamente
mi voltai e la vidi: Daysi era sulla soglia. Rabrividii all'istante,
ero sicuro si fosse uccisa gettandosi da quel palazzo. Avevo
assistito al suo funerale e l'avevo vista nella bara... eppure eccola
lì, in piedi..
Inziai
a correre a perdifiato, senza sapere bene dove potermi nascondere.
Inciampai in paio di voltee altrettante sentii la sua presenza sempre
più vicina.
Vidi
una porta semi aperta alla mia sinistra. Senza pensare la
oltrepassai, chiudendomela alle spalle e bloccandola. Si trattava di
uno stanzino buoi... Appoggai la schiena alla parete, attendendo che
il pericolo venisse scongiurato...
-Ma
questo è scemo o cosa!? - esclamò Josh, vedendo la
scena del film. -È inseguito da un cazzo di fantasma che cerca
di ammazzarlo e lui cosa fa? Si chiude in uno sgabuzzino!? -
-Vuoi
stare zitto?! - lo rimporverò, per la centesima volta Amber,
la sua ragazza. - È da quando è iniziato il film che
non fai altro che criticare. Se non ti dispiace vorrei vedere come
finisce. -
-Te
lo dico io come finisce: il deficente viene fatto fuori perchè
la non-morta sbuca fuori all'improvviso e, dalla paura, perde la
capacità di aprire una cazzo di porta! -
Non
appena terminò di pronunciare la frase lo schermo si macchiò
di sangue e apparvero i titoli di coda.
-Sei
contento adesso? - gli chiese la ragazza, alznadosi furiosa e
spegnedo il lettore DVD, dimendicandosi di estrarre il disco. -Questo
è l'ultimo film horror che guardo insieme a te, sappilo! -
puntò le braccia sui fianchi e lo fissò ostile, mentre
Josh rise della sua reazione, come al solito eccessiva. -Tutte e
volte la stessa storia! Non puoi solo guardare, senza commenatre in
continuazione? -
Il
ragazzò si alzò, sbuffando, e si diresse verso la
cucina. Era stufo di quella discussione. Amber sapeva bene che gli
horror di quel genere non lo entusiasmavano, eppure continuava ad
insistere per vederli con lui.
-Amore...
vuoi del caffè?- le chiese, nel tentativo di cambiare
discorso. Sapeva bene che la rabbia della fidanzata non sarebbe
durata molto.
-No,
grazie... -rispose, guardando l'orologio. -Si è fatto tardi, è
meglio che torni a casa. Domattina mi aspetta un'alzataccia. -
Insieme
si diressero verso la porta. Josh le porse la giacca e la borsa.
-Vuoi
che ti accompagni fino all'auto? - le chiese, aiutandola ad indossare
il giubbotto.
-Se
è a dua passi da qui! - lo guardò con sospetto -Cos'è
tutta questa galanteria?-
Lui
la guardò divertito. -Nulla, semplicemente non vorrei che un
fantasma in cerca di vendetta ti prendesse e ti portasse via. - la
prese in giro.
Amber
gli diede un piccolo colpo sul petto. -Simpatico. - sibilò,
cercando di apparire scocciate, mentre in realtà a stento
trattenne una risata. -Mi raccomando... domani sera abbiamo la cena
con i miei. Per favore, non te ne dimenticare di nuovo. -
Il
ragazzo roteò gli occhi esasperato. - Tanquilla, l'ho segnato
sul calendario... -
La
ragazza annuì e fece per andarsene, ma fu bloccata dal
fidanzato per un braccio. La fece voltare e mise il suo viso
all'altezza di quello di Amber.
-Non
hai dimenticato niente? -
Lei
fece finta di pensarci un momento, poi si avvicinò a lui e gli
diede un bacio. -Contento ora? - Josh annuì, e la fece andare.
La
seguì con lo sguardo fino a che non giunse all'auto, dopodichè
entrò in casa.
Guardò
l'orologio; era davvero tardi. Avrebbe fatto bene ad andare anche lui
a letto. Diede un ultima occhiata al televisore per assicurarsi fosse
spento.
Avrebbe
riposto il disco nella custodia la mattina seguente e poi l'avrebbe
riportato al video-noleggio, in quel momento si sentiva troppo stanco
per compiere anche il più piccolo gesto. Si diresse al piano
superiore e si preparò per la notte.
Dopo
poche ore sentì dei rumori sospeti provenire del piano
inferiore. Si lazò con cautela del letto e decise di scendere
per dare un'occhiata. Che si tratasse di un ladro? Si avvicinò
all'armadio e ne estrasse una mazza da golf nel caso in cui fosse
necessario difendersi.
Cercando
di non fare alcun rumore, scese le scale, ma all'ngresso non trovò
nulla. Provò a dirigersi in cucina, ma anche lì non
c'era nessuno. Restava solo il salotto.
Una
leggera luce proveniva dalla porta schiusa della stanza. Con cautela
la aprì e entrò. Tirò un sospiro di sollievo non
appena capì trattarsi solo della luce proveniente dallo
schermo della TV. Tale sensazione, però, non durò
molto.
Si
avvicinò all'elettrodomestico. Era più che certo di
aver controllato fosse spento prima di andare a letto... scosse la
testa e rise.
-Dovevo
essere proprio cotto per non essermene accorto... - disse, pigiando
il pulsante sul telecomando e cercando, invano di spegnerlo. Apparve,
invece, il menù di avvio del DVD.
Josh
controllò l'oggetto nelle sue mani. -Non dirmi che ti sei
fuso! - lo gettò sul divano e cercò il bottone di
spegnimento sul lato del televisore.
-Così
io sarei uno scemo, vero?-
sentì, non appena fu davanti all'apparecchio.
Il
ragazzo si voltò di scatto, cercando di capire da dove
provenisse quella voce, ma non vide nessuno.
Allungò
il braccio per poter spegnere il televisore, ma una mano fuoriuscita
dallo schermo, lo bloccò. Josh non riuscì a trattenere
un urlo.
-Un
deficente che non riesce nemmeno ad aprire una cazzo di porta... non
è così?-
Il volto di Wolf, il protagonista del film, si fece più vicino
a quello del ragazzo.
Josh
cercò di ritrarre il braccio, ma la presa di Wolf si fece più
salda e, facendovi leva, lentamente fuoriuscì dallo schermo.
-C...cosa
vuoi? - chiese Josh, con il cuore che minacciava di esplodergli in
petto, dopo essersi lasciato cadere a terra.
Wolf
non gli rispose, ma si limitò a guardarlo. Solo dopo alcuni
istanti ripresea parlare. - Sai
in quanti, proprio come te, si sono sentiti fighi guardando il film e
criticando ogni mia scelta? Sapevano sempre cosa sarebbe stato meglio
fare in una situazione del genere... Avresti preferito che prendessi
a pugni quella non-morta come la chiami tu, inquesto modo?-
Senza
dare tempo a Josh di ribattere, inziò a colpire, con le mani
chiuse a pugno, il suo stomaco e il volto. Gli provocò alcuni
tagli che inziarono a sanguinare e sporcare la maglietta e il
tappeto.
Il
ragazzo alzò lo sguardo, pieno di terrore, verso Wolf. -Non è
possibile... tu... tu... non sei reale!- esclamò.
Si
avvicinò lentamente Josh e gli mise il piede sospeso
sull'avambraccio, con un sorriso diabolico sulle labbra.
-Non
sono reale, eh? E questo, invece?-
inziò a calpestare l'arto del ragazzo fino a spezzargli il
radio e l'ulna. -Questo
è abbastanza reale per te?-
Rise maligno.
Il
dolore fu lancinante. Josh cercò di sottrarre l'arto dalle
grinfie di quel mostro. Per poco non perse i sensi quando notò
l'inquitante e innaturale angolo retto che le ossa del braccio
formavano a terra. Tentò di portarselo al petto, ma il dolore
fu insopportabile.
Con
il braccio buono inziò a trascinarsi lontano da Wolf. Doveva
raggiungere il telefono e chiamare la polizia, prima che fosse troppo
tardi. Sentì, però, una mano afferrargli saldamente una
caviglia e trascinarlo indietro.
-Aspetta...
non ho ancora finito...-
Wolf aumentò la presa e, sempre con il piede, spaccò
anche quell'osso.
Josh
non potè trattenersi ed urlò con tutto il fiato che
aveva in gola. Non aveva mai provato un dolore così intenso in
tutta la sua vita. Quello non era umano... nessun uomo avrebbe mai
avuto così tanta forza da spezzare con così tanta
facilità delle ossa!
-T...ti
prego... basta... - lo scongiurò, sull'orlo delle lacrime.
-Pr...prometto di non mancarti mai più di rispetto... ma ti
prego... basta... -
Le
guance cominciarono ad inumidirsi, ma Wolf, anzichè provare
pietà per la vittima, si mise a schernirlo.
-Che
fine ha fatto la spavalderia di poche ore fa? Che c'è? Ora che
non c'è la tua bella, non fai più il figo?-
avvicinò il suo volto a quello di Josh. -Suvvia...
proprio ora che volevo mostrarti come avrei finito quella... tu vuoi
che mi fermi? Non essere sciocco...-
-No...-
gemette Josh, tra le lacrime. Sentiva che la sua ora era vicina
ormai. Wolf si mise a cavalcioni su di lui e, sporgendodi in avanti,
mise le mani sul collo del ragazzo. Lentamente iniziò a
stringere la presa.
Dopo
pochi istanti Josh non sentì l'aria affluire ai polmoni.
Iniziò a rantolare e a dimenarsi, ma il dolore al braccio e
alla gamba gli impedirono di sottrarsi a quella presa mortale. Cercò
di inspirare dal naso, ma non appena Wolf se ne accorse glielo bloccò
con una mano, mentre con l'altra continuava a strilgerli il collo.
A
poco a poco si sentì trascinare nell'oblio. Le risate di Wolf
si fecero sempre più lontane e la vista si fece sempre più
ofuscata. L'ultima cosa che vide furono gli occhi scintillanti di
Wolf, poi il buoi più totale.
Il
pomeriggio seguente Amber si diresse verso la casa del fidanzato.
Quel giorno aveva provato a chiamarlo molto spesso, ma non aveva
ricevuto alcuna risposta, e la cosa la metteva un po' in ansia.
Estrasse
dalla borsa la chiave dell'abitazione e la inserì nella toppa.
-Josh,
amore... sono io? Sei a casa? - voltò l'angolo per entrare in
salotto, ma non appena fu sulla soglia della stanza emise un ulro
raggelante e si fece scivolate a terra, fra le lacrime e portandosi
le mani alla bocca.
Il
copro di Josh giaceva a terra, in una pozza di sangue e con il
braccio e una cavilgia visibilmente fratturati, Gli occhi erano
sbarrati e aveva un'espressione di puro terrore dipinta sul volto.
Di
fornte a lui vi era il televisore accesso. Sullo schermo vi era il
menù principale del film della sera prima, con il titolo al
centro:
Revenge.
N.d.A.:
Ciao a tutti/e! Spero che la storia vi sia piaciuta e le torture non
vi siano sembrate un po' troppo surreali.
L'idea
mi è venuta guardando dei video su Youtube e ripensando ai
film horror visti con degli amici. Resistere alla tentazione di
criticare tutto è davvero, davvero difficile! XD
Spero
che la storia vi sia piaciuta, Grazia a chi ha avuto la pazienza di
leggerla. Se volete lasciate un commentino! ;-)
A
presto!
SoGi.
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