Meraviglioso. Ovvero, le ragioni per buttarsi di steph808 (/viewuser.php?uid=246904)
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meraviglioso
È vero
credetemi è accaduto
di notte su di un ponte
guardando l'acqua scura
con la dannata voglia
di fare un tuffo giù
Ebbene
sì, non ne vado orgoglioso, ma un giorno ho avuto un cattivo pensiero. La mia
vita faceva schifo. Passavo su un ponte e mi sono fermato proprio al centro
dell’arcata. Sotto di me passava il fiume.
Quasi
quasi mi butto, ho pensato.
Ma
sì, buttiamoci e finiamola lì. Che tanto mia moglie mi ha lasciato, il gatto è
morto, le bollette non le ho pagate… facciamo un tuffo e così almeno è finita. Potessi
solo immergere un piede per prova. Tanto per sapere se l’acqua è fredda, perché
va bene morire, ma almeno vorrei l’acqua tiepida.
Ultimo
desiderio? Scaldate l’acqua, per favore. Mi bastano 25 gradi. Grazie. Poi mi
tuffo e amen.
D'un tratto
qualcuno alle mie spalle
forse un angelo
vestito da passante
mi portò via dicendomi
così:
No,
guardi, signor Angelo vestito da Passante, in realtà stavo per buttarmi di
sotto. Una volta che prendo una decisione importante nella mia vita vorrei
poterla realizzare senza disturbo. L’ho chiamata io? No. Lei è forse l’ispettore
del ponte? No. Allora per favore non mi metta le mani addosso.
Se
mi lascia in pace un attimo faccio una capriola e tolgo il disturbo. Uno non
può neanche buttarsi in santa pace che subito gli vengono a rompere. Comunque,
no, non compro niente. Le sembro interessato a comprare qualcosa? I venditori
porta a porta del giorno d’oggi non sanno più cosa inventarsi per accaparrarsi
clienti.
Ah,
lei non è un venditore?
È lo
stesso, non mi interessa. Gentilmente, se si sposta mi butto. Poi dicono il
sovraffollamento delle città. Di notte su un ponte guardando l’acqua scura uno
pensa di essere da solo. Altro che il Grande Fratello globale, le videocamere
di sorveglianza e tutte queste storie. Ma le pare? Già è notte. Se no mi
buttavo a mezzogiorno che di qua passa mezzo mondo e di solito gli unici che
vorrebbero buttarsi sono gli automobilisti. Ma non per farla finita, per saltare
la coda.
Ho
anch’io una dignità, signor passante, mi vergogno a buttarmi con uno che mi
guarda. Certe cose bisogna farle con una certa privacy. Non ha mai sentito
parlare, lei, di privacy? Evidentemente no.
Meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso
Innanzitutto,
caro signor Passante, da quando in qua ci diamo del tu? non ha neanche un
briciolo di rispetto per un uomo che si sta per buttare! Lei non sa cos’è la
dignità, caro signor Passante. Viene qui a rompere di notte sul ponte sotto il
quale passa l’acqua scura, rivolge la parola a degli sconosciuti e, non
contento, dà pure del tu a tutti.
Questa
era una prima puntualizzazione. La seconda è proprio nello specifico della
questione.
Ma
và? Ma no? Non mi accorgo di quanto sia meraviglioso il mondo! Ecco cosa mi
stavo dimenticando! Per fortuna che c’è lei, signor Passante!
Ah.
Ah. Ah. Seriamente… se mi volevo buttare secondo lei il mio mondo è
meraviglioso? Parliamone. Anzi, no, non parliamone. A lei in fondo non importa
niente. Il mondo fa schifo, signor Passante, e se non ha il coraggio di
buttarsi anche lei, almeno lo lasci fare a me. Come le ho già detto,
gentilmente si allontana e fa finta di non aver visto niente.
Meraviglioso
perfino il tuo dolore
potrà apparire poi
meraviglioso
No,
guardi, Signor Passante il mio dolore non è che mi renda proprio molto
soddisfatto. Va bene che al giorno d’oggi non ci sono più le mezze stagioni e
che una volta qui era tutta campagna, però, il dolore meraviglioso proprio no.
Come
cosa c’entrano i proverbi?
C’entrano.
Non ha senso dire una volta qui era tutta campagna! Perché non diciamo “una
volta qui passeggiavano i dinosauri”, “eh, sì, là c’era la tana di un
triceratopo, però, come è cambiato il mondo dal Giurassico”. Che stupidaggine è? Certo
che il mondo è cambiato!
Adesso
sa cosa facciamo? le pesto un piede, le strappo tutti i capelli, e infine con
le sue orecchie ci gioco a flipper. Dopo una mezz’oretta di flipper parliamo di
quanto sia meraviglioso il suo dolore. Sarà entusiasta.
Giustamente
mi fa notare che mi sbaglio. Il mio dolore apparirà meraviglioso poi. Cioè, un domani. Tra dieci anni io
penserò a questo momento e dirò: “eh, caro mio, quel dolore di dieci anni fa…
ah che rimpianti! Com’era meraviglioso quel dolore!”
Signor
Passante, lei non mi frega con questi giochetti! Ci sono già quelli che dicono:
si stava meglio quando si stava peggio. È la frase più stupida che abbia mai
sentito.
Quest’inverno
sì che faceva caldo, non come quest’estate. Il Monte Bianco sì che è basso, mica
come Venezia sotto l’acqua alta. Mio nonno è più giovane di mio figlio. Ricordami
di salutarti, quando ti incontrerò ieri l’altro.
Prenda
una qualsiasi di queste frasi. Sono completamente prive di significato. Io mi
domando: perché tutti dicono “si stava meglio quando si stava peggio” e nessuno
dice “ricordami di salutarti, quando ti incontrerò ieri l’altro”? è la stessa
cosa!
Quindi
non mi racconti storie sul dolore meraviglioso un domani.
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l'amore
Va
bene, mi butto. Faccia largo, signor Passante!
Lei
vorrebbe convincermi, ma mi ha appena ricordato che non so nuotare e soffro il
mal di mare. Quindi chi ha inventato il mare poteva anche inventarlo meglio,
direttamente con le pastiglie anti-vomito. Perché se no uno il mare non se lo
gode e preferisce buttarsi che non andare in spiaggia.
Ha
citato il sole: io soffro di eritemi solari, non posso abbronzarmi, mi dà
fastidio il caldo, sudo molto in estate, mi dà fastidio il riflesso, ho la vista
debole.
Le
basta?
Meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso
Veramente
mia moglie mi ha lasciato. Per il mio migliore amico. Due giorni dopo le nozze.
E si è tenuta la casa, la macchina, i soldi, il cane e pure il pesce rosso. Mi ha
detto che non mi ha mai amato e ha fatto sempre finta. No, signor Passante,
questa poteva risparmiarsela…
La luce di un mattino
l'abbraccio di un amico
il viso di un bambino
meraviglioso
meraviglioso
In effetti c’è qualcuno che mi pensa tutti i giorni: gli esattori delle tasse e
quelli delle bollette che non ho ancora pagato. Ah sì, ci sono anche i
rompiballe che telefonano a casa per vendermi le pentole senza i coperchi e i
coperchi senza le pentole. Tutti i giorni. Invece gli amici no, se ne fregano
di me. Si ricorda il mio migliore amico, che abbiamo fatto le scuole insieme
dalle elementari all’università? Sì, proprio lui, è quello che adesso sta con
mia moglie…
Vede,
signor Passante, alla fine è costretto ad ammetterlo anche lei. Ho proprio
ragione se voglio buttarmi.
No,
aspetti, cosa fa? Vuole buttarsi lei per primo? Fermo, dove va?
Anche
sua moglie l’ha lasciato? Le è morto il gatto proprio l’altro giorno? Mi dispiace…
ah lei dice che è stato licenziato in tronco?
Aspetti
un momento… vuole buttarsi proprio adesso? Ha deciso?
Non
faccia azioni avventate! Aspetti un attimo!
Potrei
cantarle una canzone! Intanto venga con me, lontano dal parapetto del ponte. Ah
sì, adesso ricordo come fa:
Meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso …
NdA
Songfic
sulla canzone “Meraviglioso” di Domenico Modugno, interpretata nel 2008 anche
dai Negramaro.
Per
rispettare le regole sulle songfic rilevo che sulle 1200 parole della storia
non più di 120 (10%) compongono il testo vero e proprio della canzone.
Ho
dato rating giallo e avvertimento “tematiche delicate” in via del tutto prudenziale perché la canzone, in
effetti, parla di un tentativo di suicidio, e così la storia. Specifico
e sottolineo che questa songfic, che ha un intento ironico e completamente disimpegnato, vuole essere un
inno alla vita così come lo è la canzone originale.
Garantisco
che nel finale della mia storia né il Passante né il signore che voleva
buttarsi si sono poi effettivamente gettati dal ponte, ma sono tornati entrambi
a casa e adesso sono buoni amici !!!
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