inadeguati ed innamorati!

di Bricciolo
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Ciao, ti ricordi di me? ...No? Bhe, sono io. Sono il tuo "Bricciolo". O meglio, ero il tuo "Bricciolo". Si, esatto. Sono io. Sono quella che hai chiamato "Grazzotta". Non ti ricordi? Il giorno dei nostri tre mesi mi hai chiamato così: il Ventiquattro Aprile Duemiladodici, affondandomi tra le tue braccia e ridendo, mi hai sussurato all'orecchio "Sei la mia Grezzotta!". Cazzo, eccoli di nuovo. Di nuovo quei brividi. Quelli che ho provato in quel vicolo. Si, esatto... In quel vicolo. Cazzo, quant'ero agitata. Quanta voglia avevo di te. Ed era freddo fuori, ma noi dentro avevamo il fuoco. Quel fuoco capace di incendiare il mondo, cancellando tutto quello che ci circondava. Facendo rimanere solamente i nostri corpi. Quei corpi Aggrappati l'un l'altro, che, come per la prima volta, continuavano a Scoprirsi e ad assaporarsi. Sopratutto ad assaporarsi, però. Si, perché me lo ricordo bene il sapore delle tue labbra. Quelle labbra al retrogusto di tabacco che, dopo tutti i momenti passati insieme, si sono stancate delle mie. Ma sai? Quando altre ragazze ti baceranno, ti verrò in mente. Si, ripenserai alle nostre labbra che si sfioravano delicatamente. Alle nostre lingue intrecciate come se ballassero un valzer impazzito. E ai miei denti che incastravano fortemente il tuo labbro rossiccio e carnoso. Ed ecco, mi immagino ancora noi due. Tu. Io. Tu ed io. Noi. Si, Quell'immagine di noi su quel divanetto: con le nostre gambe intrecciate e le tue braccia a stringermi al tuo petto. Uno sguardo fulmineo. Uno sguardo sincero. Uno sguardo d'intesa da far invidia. Quello sguardo concluso con un bacio. Un bacio che lasciò in me brividi ed emozioni che mi invasero fino al midollo. Ed eravamo terra contro cielo. Freddo contro caldo. Aria contro acqua. Eravamo due opposti che diventavano il nulla da soli. Eravamo la somma di due numeri estranei. Ah ecco, forse ho trovato. Ora so cosa eravamo: eravamo due numeri primi. Si, primi... Perché eravamo capaci di fidarci solo di noi stessi e di una persona. Tu per me. Ed io per te. Eravamo quegli elementi e quei numeri inadeguati a questo mondo, ma pronti a difendere il nostro amore contro ogni avvelenamento.




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