Non
sono una scrittrice comica e infatti non so quanto valga questo mio
scritto ma non ho saputo resistere alla tentazione di partecipare a
pannolini challenge! Quindi ecco la prima tragicomica di Apple e Fufi:
UN
PERICOLO MONDIALE
La
strada era deserta, nel cielo potevano vedersi solo grosse nuvole nere,
il vento soffiava potente e rumoroso, la pioggia si abbatteva
incessante e violenta sulle strade di una piccola cittadina alla
periferia di Tokyo. Nerima era sempre stata nota per i suoi temporali
improvvisi ma Ryoga, ormai “uomo”, persisteva nel
dimenticare questa statistica e si faceva trovare impreparato anche ora
che su di lui gravava la responsabilità di un figlio, un
piccolo bambino ancora in fasce di nome Takeru che cagava e pisciava
dalla mattina alla sera incessantemente, quasi fosse programmato solo
per questo! Quale demonio ha creato un essere del genere? Chi glielo ha
fatto fare???. Alle prime gocce di acqua gelida Ryoga si
aprestò ad accorrere al riparo prima che fosse troppo tardi.
Ora la pioggia aumentava sempre di più e ciò non
permetteva di tornare a casa.
*NOOOOOO!
Proprio adesso nooo!!* pensò papà Ryoga
osservando il suo erede con un pannolino di dimensioni e
odore spropositate per una creaturina così piccola e docile.
Con
sforzo crescente appoggiò il disgraziato
ben attento a non respirare l'aria fetida che fuoriusciva dal
pannolino. Non riconosceva il luogo in cui era capitato eppure era
convinto di non essersi allontanato molto da casa quel pomeriggio.
Rimanere lì poi, non rendeva le cose più semplici
all'eterno disperso che si vedeva costretto a cambiare il pannolino
senza l’aiuto di nessuno.
Nonostante
cercasse di calmalo, il piccolo Takeru non sembrava avere
intenzione di smettere di piangere i grandi lacrimoni che gli
solcavano il viso continuando ad impregnarlo, ma ciò che
più terrorizzava Ryoga erano i “lacrimoni
gialli” che c’erano sul pannolino. Con aria di
sfida sembravano dire:
-tu
mi dovrai cambiareeee! Muhahaha!!-
-noooooo!
Qualcuno mi aiutiiii!-
Mise
una mano davanti agli occhi come per non voler vedere la sua fine
davanti a quel mostro bianco contente l’arma più
efficace al mondo per distruggere qualsiasi essere vivente superiore ai
tre anni di vita! Come faceva Ryoga Hibiki a non avvicinarsi senza
morire intossicato mentre quel bambino era ancora cosciente
(purtroppo), doveva avere qualcosa di straordinario per resistere a
quel tanfo inverosimile!
-ebbene!
Questo è il momento di cambiarti! … se
morirò…. Sappi che… tutto
ciò che mi appartiene un giorno sarà tuo!-
Detto
questo trattenendo il respiro si avvicinò con due dita al
tessuto bianco e lo aprì. Ne fuoriuscì una nube
tossica dal colore verdognolo a forma di teschio, il bambino
continuò ad urlare.
-accidenti!
Ma io il cambio non ce l’ho!-
Dopo
aver a lungo pensato prese a grattarsi nervosamente la nuca, tutto quel
pensare invano lo rendeva nervoso, poi finalmente un'illuminazione
alcuni dei suoi neuroni si unirono e fecero in modo di accendere la
lampadina. Ma certo! come aveva fatto a non pensarci prima, la sua
bandana!!! Con non poca fatica e disgusto pulì quel lercio
fin quando non poté nuovamente respirare aria pulita, ad un
certo punto venne colpito nell’occhio dal
siluro-pipì del figlio che ora sorrideva per essersi
scaricato finalmente la vescica quando la faccia del padre era
pietrificata con la bocca spalancata non aspettandosi un attacco
così diretto.
-maledetto
pistolero! Mi tradisci proprio tu, sangue del mio sangue. Non potevi
avvertire prima??!!!-
Di
tutta risposta vide il piccolo sorridergli a 32 denti…
anzi…… a 2 denti, per la precisione! Intanto la
pioggia cominciava a diminuire fino a cessare completamente.
-Voglio
la mamma!!!!!!!-
-la
voglio anche io!! Voglio che sia lei a cambiarti! Non ho intenzione di
rischiare le penne di nuovo per colpa di questa piccola ernia iatale!!!
non voglio nemmeno che questo pensiero mi passi per la mia vuota
anticamera del cervello! Santi numi! Come fanno le donne a cambiare
questi alieni con il sorriso sulle labbra! Cosa avranno mai da
sorridere! Stanno rischiando la loro vita, la loro
incolumità, e ti guardano felici come se fosse la cosa
più bella del mondo! Ma dimmi te come diamine fanno?! Io
proprio non lo so!!! Fossi al loro posto prenderei una maschera
subacquea pur di respirare ossigeno! Chissà quale Kami
permette loro di sopravvivere ogni volta!-
-disgraziato!
Tu eri pure peggio!-
Ryoga
si girò e notò che dietro a lui c’era
la vecchia figura decrepite di sua madre ovvero la nonna di quel
“bambino” che aveva osato cambiare poco prima
-ma
tu non potevi spuntare anche prima??!!-
-silenzio!
Devi imparare a cambiare tuo foglio!-
-questo
non è un figlio! Non vedi che razza di roba a fatto su quel
pannolino??! Nemmeno un lottatore di sumo saprebbe fare di meglio!
Poteva distruggere l’intera città come una bomba
atomica! Per l’amor di Dio!-
-ah!
Vergognati!-
Prese
il bimbo tra le braccia e se lo portò via con sé.
-EHI!
Aspetta! Non mi ricordo la strada di casa!! Aspettamiiiiiiiii!!-
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