Adgnosco veteris vestigia flammae

di Eurydice_
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Annibale, mio caro.

Come è strana questa parola, non è vero? È una parola che dovrebbe indicare una persona amata, ma è troppo formale, non riuscirà mai a esprimere i complicati sentimenti che provo ora. Credo che mio adorato renda meglio l’idea. Cosa ne pensi tu? Non mi hai mai scritto, mio adorato Annibale. Sei via da mesi, sperduto tra le Alpi, quasi non ho più tue notizie. Ma io so. So che stai combattendo come non hai mai combattuto, per me, per la tua patria, per il nostro orgoglio. E so che non ti lascerai battere, questa volta Cartagine risulterà superiore a Roma, e riconquisterà prestigio.  E noi potremo vivere senza più nasconderci, senza più doversi confidare tra le lenzuola di un letto; potrò finalmente smettere di preoccuparmi e starti accanto fino a quando gli dei non ti vorranno con loro. Lo farò, mio adorato, se tu vuoi. Dipende tutto da te. Ritorna da me vittorioso! Distruggi Roma, bruciala, uccidi i suoi abitanti, ma non fargli del male. Fermati, fermati prima che lui scompaia. Te ne prego, ti chiedo solo questo piccolo sacrificio.
Perché? Perché io la amo, mio adorato. Come amo te, amo anche lui. Di chi mi sarei mai potuta innamorare, se non dell’uomo che già una volta mi ha umiliata e sconfitta?
Ma ormai è tutta acqua passata. È passato tutto in una notte, una notte buia e fredda, di tanti anni fa. Ancora non ti conoscevo, chi combatteva era tuo padre, Amilcare, che ti fece giurare odio eterno davanti al dio Baal. Un  giuramento importante, che suscitò un’accesa lite fra di noi, e una frattura che non riuscimmo più a risanare. Vedi, tuo padre voleva obbligare me, Cartagine stessa, a giurare davanti agli dei un odio che non provavo, e che, inevitabilmente, mi avrebbe procurato un dolore indicibile. Ma non ti scrivo per tediarti con storie passate, ti scrivo per augurarti buona fortuna. Gli dei sono sempre dalla tua parte, potrai contare su di loro. Sei partito all’inizio dell’estate, spero che tornerai entro la fine della prossima. Io ti aspetterò, non ti tradirò. Smetterò di crucciarmi per faccende come l’amore, fino a quando non tornerai. Dirigerò i lavori per la difesa della città, rincuorerò gli animi preoccupati delle donne che, come me, attendono i loro uomini. Uomini che magari non torneranno mai più. Ma tu torna, ti supplico.
Ho già dato il mio cuore una volta, e purtroppo questo sentimento mi ha impedito di concentrarmi adeguatamente.
Ora lo sto dando a te, di nuovo, e so che non mi deluderai.
Non cadrai tra le braccia di quella città tentatrice, non tradirai la tua patria per un briciolo di passione, no, tu sei il Grande Annibale, e non seguirai le orme della tua amante.
Sconfiggerai Roma, e riscatterai il mio orgoglio ferito.
 

 
 
 
 
Ok, grazie a tutti per aver letto fin qui! Basta dirlo, e avrete un biscotto <3
A parte questo, sono aperta a consigli e critiche, non mordo mica!
Giusto, volevo dire: non sono meravigliosi Cartagine e Nonno Roma insieme? Li shippo un sacco, sul serio. E anche se questa fanfic non è una gran roba, mi ci sono impegnata davvero, e spero vi piaccia.
Sono anche andata a prendermi il titolo in latino, hey.
Chu,
<3




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