Lost

di mymindfliesaway
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La pungente brezza autunnale le solleticava il viso mentre calpestava seccata le foglie sparse alla rinfusa per opera del vento tutt'intorno al viale dell'orfanotrofio.
- Dov'è che vuole che vada? -
L'aspetto di quella sottospecie di monaco le dava i brividi: aveva indosso una lunga tunica del colore del marmo in malora e il volto era un'unica macchia scura, celato dal cappuccio della sua veste.  Ad accentuare la sensazione di irrequietezza provata dalla ragazza, era il fatto che avvertisse la presenza di un qualcosa di inusuale nella figura che aveva dinanzi, proprio come le accadeva con le guardie di quel posto.
Non si preoccupi, signorina. La accompagno.
La gelida voce del monaco  - che per giunta conosceva il suo nome per intero senza che lei gliel'avesse mai detto - sembrò risuonarle nella testa, quasi come se le parole non fossero state pronunciate; eppure, non era la cosa più poco normale che avesse vissuto fino a quel momento.
L'anno prima, e poteva giurarci, durante una breve visita al negozio di libri nei pressi dell'orfanotrofio, appollaiata in un angolo vide una ragazza straordinariamente bella intenta a leggere un libro che non aveva mai visto prima. Quando si fermò, in un secondo momento, ad osservarla, notò il colore della sua pelle: blu, intenso e lucido come il riflesso del cielo notturno su di un lago. Tante altre volte aveva assistito a bizzarrie del genere, ma non se ne stupiva più: credeva di avere un qualche strano disturbo che le facesse sembrare il mondo più interessante.
- Sì, ma con l'orfanotrofio? Chi avvertirà? E quand’è che torneremo? - Cercava di tenere un tono neutro, ma probabilmente senza successo.
È già tutto risolto. Lei non vivrà più in questo posto. Andiamo.
Hazel si sentì pervadere da una sensazione negativa, come un campanello d'allarme. - Che cosa?! Dove starò? - Per un breve ed interminabile istante si vide privata del potere decisionale sulla sua vita.
Per l'Angelo! Mi segua, e taccia.
Il tono del monaco le risuonò nella testa come un ordine a cui non ci si può sottrarre; così, raccolte le poche cose che possedeva lì all'orfanotrofio, lo seguì, spaventata e titubante.







 
                                                                                                                                                                        Angolo Autrice
Ciao! Non so se qualcuno leggerà mai questa storia,
ma se stai leggendo questo, allora vuol dire che lo stai facendo.
Quindi grazie mille! Spero ti sia piaciuto, vorrei sapere cosa ne pensi.
Aggiornerò presto.
Grazie ancora!




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