EPILOGO
“Kyouya-kun,
posso chiederti una cosa?”
“Certo,
Meiko”
“Ero
io la prima nella lista delle persone da uccidere, vero?”
“Sì”
“Tu
avevi fatto manomettere tutte le penne di Ayanokouji per impedirle di scrivere.
Ma se l’altro giorno lei ne avesse usata un’altra, oppure una matita?”
“Mmm…
ora che me lo fai notare, è una eventualità a cui non
avevo pensato”
“Cosa?! Allora vuol dire che se non sono morta è solo per una
questione di fortuna?!”
“Beh,
diciamo che questo è un possibile punto di vista sulla questione”
“Povera
me… ha ragione Haruhi-kun a dire che siete un branco di idioti”
“Tanto
ormai Ayanokouji è innocua, rinchiusa in un centro di cura. E poi, siamo idioti
con cui Haruhi si trova bene”
“Lo
capisco. Devo ammettere che anche io mi trovo bene con voi”
“E
scommetto che ti trovi anche più a tuo agio col tuo corpo, vero?”
“E
sempre su quell’argomento tornate”
“Non
hai risposto alla domanda”
“Eh…”
“Sto
aspettando”
“Sì,
hai ragione, quando sto con voi non mi sento brutta! Contento
ora?”
“Certo
che sono contento, vuol dire che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di host”
“Mica
tanto: quando sono fuori dal club l’effetto svanisce”
“Quella
non è competenza nostra. Noi ti abbiamo aiutata a fare il passo da zero a uno, e cioè ad accettare l’esistenza della possibilità. D’ora in poi tocca a te”
“Allora
se dipende da me sto fresca”
“Non
essere disfattista. Tu non sei come Ayanokouji, dietro le tue incertezze hai
una forza d’animo notevole”
“Dici?”
“L’abbiamo
capito tutti quando hai detto quelle cose ad Ayanokouji. Sei una ragazza
speciale”
“Oddio,
non mi sarei mai aspettata di sentirti dire cose simili, Kyouya-kun”
“Infatti di solito non le dico. Vedi che
sei speciale?”
“Scemo!
Allora era un trucco!”
“Parli
sempre dei trucchi come se fossero qualcosa di scorretto. Prova a vederli come
mezzi non convenzionali per far emergere la verità, ti facilita le cose”
“Sei
sempre così filosofo?”
“In
realtà no. Questa frase me l’ha detta Keito”
“Ah,
lo shinigami. Ma allora state davvero lavorando insieme?”
“Sì,
nei fine settimana. È una compagnia interessante, anche se mi tortura i timpani
ascoltando a ripetizione la cover dei Graveworm di Fear of the dark”
“Povero!”
“Ridi,
ridi. Anzi, ora che ci penso devo andare a controllare lo stato dei primi
investimenti”
“Peccato,
mi stavo divertendo a parlare con te”
“Avrai
altre occasioni, se tornerai come cliente”
“Non
dubitarne. A presto, Kyouya-kun; e grazie”
“Grazie a te. In bocca al lupo, Meiko”
FINE
Iniziato a scrivere a
Foggia, il 21 dicembre 2007
Terminato di scrivere a
Cerenzia, Crotone, il 25 dicembre 2007