Era una bella persona.

di LaRagazzaDagliOcchiSpenti
(/viewuser.php?uid=671404)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Era troppo stanca per continuare, troppo stanca per resistere, troppo stanca per vivere. In quegli ultimi attimi ripercorreva la sua vita, i bei momenti, quelli tristi. Ricordava la prima volta in bicicletta, la prima volta che andò a scuola, il primo bacio. Fra quei bei momenti si facevano spazio i brutti ricordi. Si ricordò della prima volta che l'avevano derisa, della sua voglia di cambiare, di scappare da quell'inferno, di voler vivere per davvero. Era cambiata, ci aveva provato, ma nessuno ci faceva caso. Fra le lacrime inviò un messaggio al fratello, dicendogli:"mi troverai nel nostro posto preferito, non ce la faccio più, mi mancherai". Andò in quel parco abbandonato, ascolto le sue canzoni preferite e tra una lacrima e l'altra sistemò la corda su un albero, fece un largo cappio, salì aiutandosi con una piccola giostrina sotto di lei, e s'impiccò. La sera la sorella non tornava, e tutti erano preoccupati. Erano ormai le ventitré. Quando il fratello aprì il suo cellulare, trovò quel messaggio, l'ultimo che la sorella le aveva mandato. Singhiozzando lo comunicò ai genitori, che con lui, piansero in modo straziante. Il giorno che la notizia si sparse, tutti erano allibiti, persi nel vuoto, tristi. Si erano resi conto di ciò che avevano fatto, di quanto le loro parole fossero state di troppo. Qualcuno quel giorno si presentò al funerale, altri invece, stettero fuori per la vergogna, per i sensi di colpa. Solo adesso si erano accorti di lei, solo adesso dissero che era la persona migliore del mondo.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2611561