DISCLAIMER: i fatti e i personaggi contenuti nella storia non mi appartengono e ogni riferimento è puramente casuale; inoltre la storia non è stata scritta a fini di lucro.
L'ultima Riga delle Favole.
«Per sempre felici e contenti.»
Così recitava l'ultima riga delle favole che la mamma gli leggeva prima di metterlo a letto quando era un bambino.
E Grant di notte lo sognava quel 'per sempre felici e contenti', si immaginava su di una favolosa macchina nera e con una bella ragazza al suo fianco e una casa enorme e bellissima, una bella storia come quella dei suoi genitori.
Poi però all'improvviso qualcosa era cambiato.
Grant ne dava la colpa ai genitori che alla nascita del fratellino più piccolo avevano smesso di dargli le cure a cui si era ormai abituato.
Di colpo la favola della buonanotte divenne per il suo fratellino, e non più per lui.
Poi tutto venne da sé. Il riformatorio, il carcere minorile, Garret.
E poi lo S.H.I.E.L.D. e la squadra. Skye.
Se oggi Grant pensasse a quel 'per sempre felici e contenti' penserebbe a Skye.
Potrebbe immaginare la sua intera vita con quella ragazza. In una casa grande e bellissima, con una lussuosa macchina nera parcheggiata sul viale - proprio come immaginava quando aveva soltanto sei anni.
Poi però scoppierebbe a ridere. Il 'per sempre felici e contenti' non esiste, è tutta una menzogna.
Altrimenti ora vivrebbe a Beverly Hills, con Skye. Senza di lei non andrebbe da nessuna parte.
Ma ride. E ancora e più forte.
E prenderebbe a pugni chiunque sia il pazzo che l'ha inventato e ha deciso di piazzarlo in tutte le favole per bambini.
«Per sempre felici e contenti.»
Così recitava l'ultima riga delle favole che una volta gli piacevano e sperava di realizzare, un giorno.
Così recitava l'ultima riga delle favole ed è per questo che spera che la sua, di favola, sia solo all'inizio. ©
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