Salve
a tutti voi! Come avevo già anticipato sono ritornata, e
questa volta con una nuova long-fic ambientata nella Monaco di Baviera
del 1924, ovvero un anno dopo il film "The Conqueror of Shambala".
In questa storia, come potetrete ben vedere ho inserito luoghi e fatti
reali, e parole tedesche (come il titolo dei capitoli e della storia)
con relative traduzioni e spiegazioni a fine capitolo.
Ah
volevo aggiungere che il vecchio Hohenheim è ancora vivo e
Edward ha iniziato a frequentare l'università di Monaco (poi
si scoprirà quale), e il titolo della fan fic significa "Io vivo a Monaco"
Detto
questo vi lascio alla lettura <3.
Disclaimer:
i personaggi di Full Metal Alchemist non appartengono a me, ma ad
Hiromu Arakawa.
♥ҳ̸Ҳ̸ҳ♥
Ich wohne in München
#01
Ich
habe ihn wieder
getroffen
L'ultima cosa che quella
volta disse fu “addio” e mi sorrise per poi
prendere la sua strada.
Ricordo che quel
pomeriggio il tramonto era più bello del solito.
Come per dare un tocco
magico alla nostra separazione, che non sarebbe durata a lungo...
Nonostante due anni dopo
sia ritornato non ci siamo potuti riunire.
Ora sono tre anni che ti
bramo...
...ma io sono ancora
qui...
Era una tipica mattina di metà Novembre, e a Monaco la neve
aveva preso ad imbiancare i tetti delle case; benché fosse
ancora piuttosto presto la città era già gremita
di gente presa nelle sue attività giornaliere.
Il vento continuava a sferzare sulla faccia di un ragazzo che si
dirigeva a passo lento verso l'università, dove sperava di
trovare almeno un po di calore.
Questo si raggomitolò un po di più nel cappotto e
si avvicinò a un venditore ambulante di giornali per
comprarne uno, pagò e riprese a camminare lungo la
Arcistraße, questa volta più veloce.
«Accidenti a questa dannata neve! Mi sto bagnando tutto
quanto» fece per scrollarsi un po di neve, ma
peggiorò solo la situazione perché continuava a
cadere incessante «Possibile che in ogni città
debba trovare sempre un tempo di merda?»
Varcò la soglia dell'edificio continuando ad imprecare
«Alcune volte mi sembra di stare a Central City»
Si bloccò.
Come gli era venuto un pensiero simile?
Ok erano più o meno tre anni che si trovava in questo mondo
(a parte quella breve fuga dell'anno prima oltre il Portale).
E ormai erano svariati mesi che lui e suo fratello avevano
accantonato i loro viaggi e si erano stabiliti in quella
città con la loro coinquilina Noah.
Quindi anche se che non aveva più ne motivi ne speranze di
poter tornare a casa, voleva ancora crederci lo stesso.
Credere che avrebbe potuto rivedere le persone a lui care...Winry, la
zia Pinako, Den...
«Chissà come stanno...?»
...Roy...
«No. Non lui» sbottò con tono scocciato
continuando ad avanzare tra i corridoi «Perché
dovrei interessarmi di quel bastardo? Sicuramente staranno tutti
bene!»
...Roy...
«No, no non me ne importa niente di lui»
"Addio"
Edward si girò verso la finestra per contemplare i fiocchi
di neve, che scendevano lenti, cercando di scacciare quei stupidi
pensieri.
“Ho
l'impressione che questa nuova seccatura sia arrivata con te”
«AAAAHHH COM'È IRRITANTE!!! PERFINO LA NEVE DEBBA
RICORDARMI QUELLA SOTTOSPECIE DI INUTILE FIAMMIFERO
AMBULANTE???!!»
Detto questo continuò a camminare sotto gli sguardi straniti
degli altri, questa volta a passo di marcia, quando qualcosa o per
meglio dire qualcuno gli andò a dosso, rovesciando a terra
tutti i libri che l'altro aveva in mano.
«Ahia che male»
«Ehi ti sei fatta male?» il biondo vedendo la
ragazza a terra le porse la mano per aiutarla.
«No non è niente, piuttosto tu? Entschuldigung¹,
non volevo farti male solo che con quella pila di libri non vedevo bene
(e poi non è che tu sia un gigante)»
Finalmente lei alzò lo sguardo su quello che le porgeva la
mano.
Due occhioni blu oltremare si posarono su di lui scrutandolo.
No. Com'è
possibile?
«Winry?!» Ed la guardava incredulo.
«Si come conosci il mio nome?» l'altra si
stupì alla domanda del giovane.
Giusto. Lei non
è la Winry che conosco.
«No niente ti ho scambiata per un altra!»
«Capisco» lanciò uno sguardo per terra
sui libri «Oh che disastro sono tutti sparpagliati»
«Aspetta ti aiuto» l'Elric maggiore si
inginocchiò vicino a Winry aiutandola a raccogliere i libri.
«Grazie mille» disse sorridendogli «Ah
senti non è che potresti indicarmi dove si trova
quest'aula?»
Concluse porgendogli un foglio dove vi dovevano essere scritte tutte le
informazioni sul suo corso.
«Sei nuova?» chiese quest'ultimo.
«Si mi sono trasferita da poco insieme a mia madre»
«Bene allora percorri questo corridoio a sinistra, la prima a
destra è l'aula che cerchi»
«Non so come ringraziarti, sei un tesoro» gli
sorrise di nuovo provocando un pallido rossore sulle gote di Ed.
«Di niente» scuotendo le mani e ricambiandole il
sorriso.
«Allora alla prossima...» mosse un po la testa come
per chiedergli come si chiamasse.
«Edward, mi chiamo Edward»
«Allora alla prossima...Edward. Auf
Wiedersehn²» la bionda lo salutò
velocemente e si dileguò tra la folla di studenti creatasi.
Le lezioni erano finite da un po e fuori aveva smesso di nevicare, cosi
l'ex Fullmetal andò ad accomodarsi su una panchina difronte
l'università, iniziando a leggere il giornale che aveva
comprato quella mattina.
Segnava l'8 Novembre.
Era già passato un anno da quando era ritornato in questo
mondo insieme ad Al, e avevano preso insieme la decisione di vivere
senza l'uso dell'alchimia.
Roy stava bene.
Sbuffò sonoramente accantonando quell'inutile pensiero e si
soffermò nella lettura.
Sempre le solite noiose cose, dopo il Putsch³ fallito dei
nazisti le condizioni avevano iniziato a migliorare, anche grazie al
rilassamento nei pagamenti delle riparazioni di guerra e al
miglioramento delle relazioni con gli ex-nemici.
«Sempre le solite stupidaggini»
Poco dopo una una figura avanzò alle sue spalle
«Hai ragione, però penso sia meglio
così. Non vorrai un'altra guerra suppongo?!»
«No no per carità» rispose girandosi
verso il suo interlocutore.
Lo sguardo dorato dei biondino incontrò quello antracite
dello sconosciuto.
No.
Il terrore si impossessò di lui.
Roy?!
♥ҳ̸Ҳ̸ҳ♥
¹Scusa
²Arrivederci.
³Putsch di Monaco (8-9 novembre 1923), tentativo di colpo di
stato messo in atto da un gruppo dell'estrema destra bavarese, facente
capo al generale Erich Ludendorff e ad Adolf Hitler, leader del Partito
nazionalsocialista tedesco. L'episodio si inserì nei
difficili anni del primo dopoguerra, nel clima di aspre tensioni
ideologiche, controllate con difficoltà dai deboli governi
democratici della Repubblica di Weimar. Il putsch venne represso senza
difficoltà dalla polizia e i responsabili condannati a pene
lievi poi condonate: Hitler rimase in carcere circa un anno.
(informazioni tratte da Msn Encarta)
Allora come
vi è sembrato questo primo capitolo (che considero
più come un prologo)? Naturlalmente le vicende si
svilupperanno più in la, quindi per ora le cose rimarranno
così XD.
Spero vi abbia incuriosito almeno un po e...il prossimo capitolo
arriverà presto in base al numero delle recenzioni ( scherzo
XD).
Per quanto riguarda il prossimo capitolo di My Little Sister...beh quello
arriverà prima o poi X3.
Ringrazio chi commenterà e chi leggerà soltanto.
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