E poi, il silenzio. di MarcoG (/viewuser.php?uid=47873)
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"Ah! Che bello poter camminare per strada senza avere una guardia della
NERV sempre addosso che mi spia ovunque vado!"
Asuka camminava tranquillamente verso scuola, era ben conscia del fatto
che anche alzandosi così presto non era per niente detto che
sarebbe riuscita ad incontrare Ian, ma da quando stavano insieme lei
cercava sempre di arrivare a scuola prestissimo per incontrarlo.
Anche quella mattina le andò male, riuscì a
vederlo di sfuggita entrare di corsa nella sala riunioni professori
dopodichè iniziò anche per lei l'orario
scolastico e dovette rinunciare all'idea di potergli parlare.
Seguì le lezioni del mattino controvoglia, sapeva che Duncan
sarebbe dovuto partire nel primo pomeriggio e che quindi per tutta la
giornata non l'avrebbe potuto vedere.
Si guardava annoiata intorno e si stupì di quante cose
riusciva a notare da quando stava con lui. In particolare le emozioni
delle altre persone, ora le sembravano tutte molto più
chiare.
L'allieva modello, tanto per cominciare. Il suo modo di fare sempre
così solitario, osservato con un occhio più
attento, si rilevava essere una continua attesa per qualcosa che non
succedeva mai. Era come se Rei aspettasse continuamente qualche
avvenimento che le cambiasse la vita, anche se poi non si attivava mai
in prima persona per far sì che ciò accadesse.
Si stupì di se stessa per quello che provava, ma ormai lo
doveva ammettere, iniziava a provare pena per quella ragazza.
Non da meno era la sua amica Horaki, sempre allegra e cordiale con
tutti ma cambiava completamente stato d'animo quando guardava Toji. Il
non riuscire a confessargli i suoi sentimenti, e ancor di
più avere la certezza di non essere ricambiata, la faceva
diventare incredibilmente triste.
E poi c'era Shinji, che da quando Ian le aveva detto quella cosa sugli
sguardi, ogni volta che lei si voltava lo trovava effettivamente sempre
lì a fissarla. Per poi girare subito la testa una volta che
lo aveva visto.
La realtà ora le pareva chiara: amare non le dava solo
benessere mentale, ma la apriva anche alla comprensione delle altre
persone. Era come se la comprensione degli altri le era stata possibile
solo dopo essersi compresa lei stessa, capendo i suoi limiti e i propri
modi per essere felici.
Fra un pensiero e l'altro, arrivò la pausa pranzo.
Asuka cercò nuovamente di avvicinare il suo professore, ma
riuscì solamente a salutarlo dalla finestra mentre lui si
allontanava in macchina.
Cercò di consolarsi andando a mangiare con la capoclasse e
le altre ragazze, quando poco dopo aver finito i loro pranzi
vide correre via sia Shinji che Rei. Li raggiunse di corsa e chiese
loro cosa stava succedendo.
- Un allarme! Un angelo è in città! Dobbiamo
andare alla base!- urlava Shinji mentre correva dietro a Rei.
"Già...ormai a me non chiamano più per difendere
Neo Tokio 3..."
Alla questione NERV Asuka non aveva ancora pensato. Si era ripromessa
di parlare alla dottoressa Ritsuko per chiederle una mano a recuperare
il proprio tasso di sincronia, ma ora le sembrava troppo tardi.
Sentì urlare dalle finestre il suo nome, era Horaki e le sue
compagne che la invitavano ad andare con loro nei rifugi.
Corse nella loro direzione e si precipitarono tutti, alunni e
professori, al raduno più vicino. "Ecco, così
vedo come si sta a stare dall'altra parte" pensò.
Mentre stava scendendo le scale per arrivare alla struttura adeguata
sentì parlare due ragazze a proprosito dell'attacco che
avevano sentito.
- Dove hai detto che è stato avvistato l'angelo?- chiese
Asuka afferrando per un braccio la ragazza che stava parlando con la
sua amica.
- Aia mi fai male!- cercò di dire lei liberandosi dalla sua
presa.
- E' importante! Ti prego!- insistette Asuka.
- Ok...ho sentito che è stato avvistato molto a ovest di Neo
Tokio 3, proprio sopra l'autostrada.-
Asuka rimase impietrita.
"Proprio sopra l'autostrada..." guardò immediatamente
l'orologio.
Era passata solo poco più di un ora da quando Duncan era
andato via da scuola. Il tempo di tornare in albergo, di farsi una
doccia e di mettersi in macchina non gli consentivano di essersi
già allontanato da Neo Tokio 3. Anzi, razionalmente parlando
era altamente possibile che fosse proprio incolonnato nella fila di
macchine che caratterizza sempre l'autostrada della capitale.
E da lì a poco proprio sopra quel tratto si sarebbe
scatenato l'inferno. Asuka lo sapeva bene, quando c'era un angelo in
città non si badava a nulla. L'unico obiettivo era quello di
farlo fuori, non si dava priorità a nient'altro.
"Maledizione" pensò. Doveva parlare con Rei e con Shinji per
dire loro di spostare la battaglia il più lontano possibile
dall'autostrada, ma sicuramente nè uno nè l'altra
ne sarebbero stati capace.
Asuka strinse i pugni.
Lei non si poteva arrendere così, non era nella sua natura.
"Ok...vediamo se veramente non si attiva più
quell'affare..." pensò iniziando a correre.
Da quando li aveva lasciati ad ora erano passati non più di
quindici minuti, questo significava che attualmente si stavano
preparando ad uscire con gli eva. O per lo meno Rei, visto che
l'unità 01 dopo quello che aveva combinato contro l'ultimo
angelo era finito sotto la giurisdizione del comandante Ikari che non
sembrava avere voglia di tornare ad usarlo molto presto.
Mentre correva a perdifiato alzò per un attimo la testa e
dovette fermarsi. "Angelo avvistato ad occhio nudo..." proprio davanti
a lei sospeso nel cielo c'era il sedicesimo angelo. Si manifestava come
un fascio di luce di forma circolare, in continuio movimento su
sè stesso. Manteneva stranamente la sua posizione, come se
fosse in attesa di qualcosa.
Asuka ricominciò a correre verso la base della NERV, quando
arrivò a circa metà strada sentì un
forte rumore metallico seguito da un leggero tremolio del terreno. Lo
00 comparve alla sua vista.
Asuka si fermò ancora, un po' per riprendere fiato un po'
per vedere come se la cavava Rei.
L'evangelion blu rimaneva fermo con il Positron Rifle in mano,
probabilmente attendendo l'attacco dell'angelo.
Ricominciò a correre nella speranza che i due si studiassero
ancora il più a lungo possibile per permetterle di arrivare
in tempo alla NERV, ma purtroppo le sue speranze non vennero
accontentate.
Il cerchio di luce si aprì in un punto e una delle due nuove
estremità creatasi si lanciò dritta verso
l'unità 00. Rei provò ad attivare il suo AT Field
ma ormai era troppo tardi, l'angelo gli era già addosso e
riuscì a penetrarlo facilmente colpendola in pieno stomaco.
Asuka rimase esterrefatta osservando quanto facilmente l'angelo l'aveva
colpita. Ciò che stava succedendo era poi ancora
più allarmante: l'angelo rimaneva incastrato nell'addome
dello 00 e pareva non muoversi più. Nel punto in cui si era
inserito iniziarono a comparire delle strane forme venose che si
riproducevano velocemente su tutto il corpo dell'eva.
"Mio Dio....ma che le sta facendo?" si chiese terrorizzata Asuka.
Lo 00 sembrò riprendersi per un momento e si
piegò verso l'angelo per afferrarlo ma il fascio di luce fu
veloce a spostarsi e l'evangelion cadde rovinosamente sul suolo
vicinissimo alla carreggiata dell'autostrada.
- NOOOO!- urlò Asuka istintivamente.
Con la testa dello 00 Rei aveva appena distrutto una dozzina di
macchine che erano ferme in coda.
"E se c'era Ian dentro una di quelle?" ma dalla sua posizione non
riusciva a vedere quasi niente, l'unico modo era quello di salire a
bordo dell'eva e dare una mano a Rei.
Ricominciò a correre, dando di tanto in tanto un'occhiata
allo scontro, ma nulla al mondo l'avrebbe fermata ancora una volta.
Lo 00 sembrava dimenarsi sempre di più e l'angelo non
sembrava infierire, era evidente che l'attacco che stava subendo Rei
era di tipo psichico e non fisico.
Quando finalmente Asuka arrivò all'ingresso della NERV,
passò il tesserino nel rilevatore di badge e le porte si
aprirono davanti a lei. Con l'ultimo fiato rimasto corse dentro la
prima ascensore che trovò, dopodichè al suo
interno iniziò a spogliarsi. Si tolse le scarpe e si
abbassò le spalline della divisa da scuola che ancora
indossava. Se l'ascensore non fosse arrivato in tempo a destinazione,
probabilmente si sarebbe tolta anche quella.
Fece qualche passo e si aprì l'ultima porta che la divideva
dal centro di comando.
Ritsuko all'interno della stanza sembrava veramente spaventata.
- E' pericoloso! Ormai più del 5% ha già subito
una biofusione con l'angelo!-
- Allora? Si può sapere cosa sta succedendo?-
urlò Asuka appena entrata.
Tutti si girarono verso di lei.
- Asuka!- urlò Misato. - Cosa ci fai qui?-
- Misato devi farmi salire sull'eva!- la ragazza si era avvicinata ai
monitor e si trovava proprio sotto Gendo che si era alzato per sentire
cosa stava dicendo. - Sono troppo vicini all'autostrada! Lì
c'è un sacco di gente a quest'ora e...e...c'è
anche Ian....-
Nessuno capì a cosa si riferisse tranne Misato.
- Il tuo nuovo professore?-
Ma Maya urlando interuppe la conversazione.
- Biofusione arrivata al 6%!-
- Dannazione!- urlò Ritsuko. - Asuka! Non puoi ancora salire
sul tuo eva non ho ancora ultimato il cambio di nucleo!-
- Me ne frego del nucleo!- disse Asuka agitando le sue scarpe che aveva
ancora in mano. - Io quel coso lo devo far partire, se non si aziona lo
prenderò a calci fino a quando non si accenderà!-
Poi si rivolse a Misato. - Misato ti prego! Se non allontaniamo subito
da lì lo scontro moriranno un sacco di persone fra cui anche
Ian! Ti prego, fammi salire sullo 02!-
Misato era scioccata dal sentire Asuka pregarla di fare qualcosa. Era
così diversa dalla solita Asuka...comunque si
limitò a girare lo sguardo su Gendo.
- Mandatela- rispose freddo Ikari.
- Grazie!- urlò Asuka gettando via le scarpe. - Voi
preparatelo, io finisco di togliermi questa roba di dosso e esco
subito!-
Nel frattempo Gendo si era riseduto. Fuyutsuki, come al
solito al suo fianco, bisbigliò - Ho visto che stavi per
dire qualcosa un attimo prima che il second children entrasse . Stavi
per rimuovere il fermo dell'unità 01 vero?-
Gendo non rispose, ma a Fuyutsuki fu sufficiente come
risposta, anche se muta.
Nel giro di un minuto Asuka tornò con addosso il plug suit e
si mise all'interno dello 02.
- Asuka non c'è un attimo da perdere! Rei potrà
resistere ancora un paio di minuti al massimo! Mi raccomando!-
- Roger- rispose seria la ragazza.
- Inizio connessione all'eva. Collegamenti sinaptici del nervo A10
attivati. Collegamenti nervosi di entrata/uscita attivati. Il tasso di
sincronia è al 51%- finì di elencare Maya.
- 51%? Ma se solo neanche una settimana fa era a ridosso
dell'attivazione?- chiese stupita Misato.
- Non c'è tempo ora per farsi queste domande- rispose fredda
Ritsuko. - Asuka il tuo tasso di sincronia è ok. Puoi
andare.-
Ma l'espressione di Asuka era quella di una ragazza completamente
concentrata, quando sentì il livello del tasso di sincronia
non fece neanche una smorfia.
Lo 02 fu spedito in superficie e Asuka ne approfittò subito
per guardare in direzione delle macchine distrutte. Utilizzò
lo zoom dell'eva per osservarle più da vicino e
notò che al loro interno erano vuote. Molte persone si erano
nascoste sull'altro lato della carreggiata impaurite e tremanti.
Cercò anche di localizzare Ian, ma Misato la
chiamò immediatamente.
- Asuka che succede? C'è qualche problema?-
- No nessun problema- rispose Asuka ritornando alla visualizzazione
normale. - Ora ci penso io- e si mosse a gran velocità verso
verso l'altra estremità dell'angelo che era rimasta libera.
Come lo afferrò l'angelo smise di muoversi convulsamente e
Asuka vide comparire sulla mano del proprio eva gli stessi grossi
rigonfiamenti che vide qualche minuto fa sullo 00.
Poi il buoio più totale.
"Dove sono?" si chiese stupita Asuka.
Quando l'oscurità cessò, si ritrovò a
fluttuare su un mare senza confini di LCL, con il corpo talmente
leggero che le sembrava normale non appoggiare i piedi da nessuna
parte. Il cielo pareva essere diventato completamente nero, senza
traccia di una stella o della luna. Davanti a sè,
due figure umane. Una era Rei, l'altra sembrava Asuka stessa.
- Chi c'è?-
- Io- rispose l'Asuka che aveva davanti.
- Chi sei tu? Sei l'angelo che ci sta attaccando?-
Ma l'Asuka che le stava davanti non sembrava rispondere. Al contrario,
formulò lei una domanda.
- Vuoi diventare una cosa sola con me e Rei? Lei è
già d'accordo, condividerò con voi una parte del
mio animo. In questo modo nessuna di voi due soffrirà
più.-
Asuka spostò lo sguardo sull'immagine di Rei, ma rimaneva
con il capo chino in avanti e non si riusciva neanche a leggere
l'espressione dei suoi occhi.
- Rei vuole unirsi con te?- chiese sospettosa Asuka.
- Certamente. Lo vuoi anche tu? Io non ti farò
più soffrire. Non dovrai più soffrire se ti
unisci a me-
Asuka si sentì vacillare. La sua forma era indefinita, non
sentiva neanche tutte le parti del suo corpo. E quella voce le arrivava
direttamente dentro l'anima.
- No...io non voglio unirmi a te.-
- Ma io posso farti smettere di soffrire. Non è forse vero
che soffri, Asuka?-
- Io...no, io non soffro più...-
- Ma come, non sono forse esempi di sofferenza questi?- Ad Asuka si
visualizzarono davanti una serie di immagini della propria vita, quasi
come dei brevi flash, a partire dalla sua infanzia fino a pochi giorni
fa. Erano momenti in cui piangeva o era triste, caratterizzati quasi
sempre dalla solutidine dell'Asuka bambina che si trovava a piangere da
sola la morte della madre.
O, ancora, l'Asuka della settimana scorsa, che si ritrovava a piangere
da sola nella stanza di Horaki.
- Non è dunque sofferenza, questa?- insisteva l'angelo
dentro di lei.
- Sì...ma...io ora l'ho superata- riuscì a dire
con uno sforzo.
- L'hai superata?-
- Sì...grazie a Ian....-
L'immagine che aveva davanti a sè parve rimanere in silenzio
per qualche instante, poi ricominciò - E in che modo questo
Ian potrà smettere di farti soffrire?-
- Perchè lui...mi ama...-
Di nuovo silenzio.
- L'amore può lenire le sofferenze dell'animo?-
- Sì, può.- rispose Asuka, sentendosi finalmente
riprendere coscienza.
- Nessun sentimento umano lo può fare.-
- E invece è proprio così- alzò la
voce sentendosi tornare anche le forze.. - Tu queste cose non le puoi
capire, non puoi sapere cosa significa amare! Voi angeli siete
freddamente rinchiusi dentro il vostro potentissimo AT Field e volete
distruggerci senza neanche sapere chi siamo! E non lo verrai a scoprire
da me, te lo posso assicurare!!-
Detto questo, quello strano incubo scomparve dalla sua mente e si
ritrovò nuovamente dentro l'eva. La voce di Misato
dall'autoparlante sembrava arrivarle da lontanissimo.
- Asuka! Asuka! Mi senti?-
Asuka notò che l'angelo aveva penetrato entrambi gli
evangelion 00 e 02 e capì che era stato in grado di
collegare tutte e tre le loro anime in un unico luogo e momento. "Ma
non la passerai liscia con me..." pensò decisa.
Estrasse dalla spalla il progressive knife, lo impugnò e lo
conficcò dentro il corpo luminoso dell'angelo. Nel punto
esatto in cui lo penetrò esplose un violentissimo gettito di
sangue.
L'estremità dell'angelo che era ancora dentro lo 00 si
ritrasse, lasciandolo così libero, e si diresse velocemente
contro lo 02. Ma Asuka fu abbastanza svelta da spostarsi in tempo per
evitare di essere nuovamente violata, afferrò anche l'altra
estremità e colpì anche lei con la sua speciale
lama. Un altro gettito di sangue uscì dalla ferita appena
provocata.
- MUORI MUORI!- urlava Asuka all'interno dell'eva
- Ce la sta facendo...- notò quasi incredula Ritsuko
osservando tutta l'azione.
Asuka pugnalò altre volte l'angelo che iniziò a
dimenarsi in maniera scoordinata, fino a quando
iniziò a spingersi verso l'alto. Asuka, che ancora lo
impugnava con una mano, fu alzata dal suolo con tutto lo 02.
- L'angelo si sta alzando da terra! L'evangelion 02 sta iniziando a
salire con lui! 50 metri di altezza! 100 metri di altezza!- urlava
spaventata Maya.
- Asuka! Staccati dall'angelo!- disse intervenendo Misato.
- NO! PRIMA LO DEVO ELIMINARE DEFINITIVAMENTE!- urlò Asuka
dall'entry plug. Lo pugnalò ancora altre tre o quattro
volte, ma nel frattempo i due corpi continuavano a salire verso il
cielo sempre più velocemente.
- 250 metri! 270 metri!- continuava a ripetere Maya.
- Asuka!- urlò Misato.
Ma Asuka non si fermò nonostante la situazione,
continuò a colpire l'angelo fino a quando, dopo essere stato
trafitto per l'ennesima volta, si sbriciolò lentamente in
una miriade di coriandoli di luce.
- Altezza attuale?- chiese nervosamente Misato.
- 350 metri! Angelo eliminato!- rispose altrettanto nervosamente Maya.
- Santo cielo! Non può cadere da un'altezza simile! Asuka!-
La ragazza dall'interno dell'eva sembrò rendersi conto solo
in quel momento della sua situazione.
L'unità 02 iniziò a precipitare velocemente.
- 330 metri d'altezza! 310 metri! A questa velocità fra
molto poco si schianterà al suolo!- disse Maya non smettendo
di aggiornare la situazione.
"Come possiamo fare? Avanti Misato! Cerca di ragionare!" si ripeteva
fra sè e sè.
- Ci sono! Interrompere tutti i collegamenti nervosi fra Asuka e
l'evangelion! ORA!-
- Subito!- rispose Maya.
- Ma cosa...?- all'interno dell'entry plug si spensero tutte le luci e
i monitor e Asuka rimase quasi completamente al buio.
Ci furono secondi di silenzio in cui tutti i presenti trattennero il
fiato, dopodichè si sentì un enorme boato. L'eva
02 si era schiantato al suolo provocando una buca di diversi metri di
profondità.
- La condizione del pilota?- chiese immediatamente Misato.
- Non ha subito danni...grazie al fatto che non era più
connessa- disse Ritsuko. - Ben fatto, maggiore Katsuragi.- le disse
sorridendole.
Misato sospirò sorridendo a sua volta, dopodichè
si rivolse ad Asuka.
- Perfetto Asuka...rientra, qua siamo tutti pronti per farti i
complimenti!-
Ma appena le immagini dall'entry plug dello 02 ritornarono sui video
del centro di comando, tutti poterono vedere un'Asuka in lacrime.
- Cosa c'è Asuka?- chiese subito Misato.
- Io...ecco io...ho avuto paura di non farcela...-
Sul volto di Misato apparve un sorriso quasi materno.
- Non ti preoccupare ragazzina, ce l'hai fatta come al solito. Ora
rientra che non vedo l'ora di abbracciarti.-
- No...non posso ancora- bisbigliò Asuka togliendosi le
lacrime dagli occhi con il braccio.
- Riattivatemi l'eva, devo trovare Ian-
Misato sorrise. - Lo troveremo noi stai tranquilla, ora rientra-
- No non posso! Ho fatto tutto questo per salvare lui!- insistette lei.
- Asuka capisco che tu ci tenga, ma l'angelo è stato
eliminato e l'eva deve rientrare.-
- Me ne frego di cosa deve fare l'evangelion!- urlò Asuka
nervosamente. - Riattivatemi subito questo coso! Io devo andare da
Ian!!-
Tutti in sala rimasero colpiti da tanta determinazione, pur non sapendo
chi fosse quello Ian di cui stava parlando Asuka.
Misato si girò verso Gendo. - Comandante Ikari cosa
facciamo? In fondo si tratta di pochi passi...-
- Assolutamente no.- rispose freddo Gendo. - L'angelo è
stato abbattuto e gli eva devono essere subito riportati alla base. Non
sono giocattoli in mano alla volontà dei piloti.-
Asuka aveva sentito tutto.
Il suo sguardo si riempì di odio.
- BASTARDO! Riattivami subito l'eva! Devo andare da Ian, è
solo per lui che ho fatto tutto questo!-
- E' escluso!- rispose Gendo alzando la voce, cosa che normalmente non
faceva mai.
Asuka sbattè forte il pugno sull'induction level.
"Stronzo! Fino a quando combatto per lui gli va bene, ma ora che serve
a me...si comporta così!" La ragazza guardò verso
l'alto.
"Ma io me ne posso fregare anche dell'alimentazione. Sono o non sono il
second children? Basterà impegnarsi solo un po' di
più..." e alzò il braccio destro.
- Asuka che fai?- chiese preoccupata Misato.
Asuka, la cui immagine era ancora riportata sui grandi monitor del
centro di comando, stava allungando il braccio verso l'alto.
"Muoviti muoviti muoviti muoviti!" continuava a ripetere a se stessa.
- Asuka!- Misato la chiamò ancora, questa volta con un po'
più di stizza.
"Muoviti muoviti muoviti muoviti muoviti muoviti!!" pensò
arrivando quasi a toccare l'interno dell'entry plug con la mano.
E improvvisamente l'eva mosse il braccio.
- Eva 02 in movimento!- confermò Maya.
- Che cosa?- chiese Ritsuko stupefatta. - Ma non è
possibile! I collegamenti sono stati tutti rimossi!-
L'evangelion nel frattempo aveva tirato fuori dalla buca che aveva
prodotto schiantandosi al suolo la sua mano, poi lentamente
tirò fuori anche l'altra.
- Che sia in berserk?- chiese Maya.
- Asuka!- tornò a ripetere Misato che incominciò
a rendersi conto della gravità della situazione.
- Siamo una cosa sola noi due, io e il mio evangelion- disse ad alta
voce la ragazza, in modo che tutti la potessero sentire dal centro di
comando.
Ed effettivamente l'evangelion si stava muovendo, a dispetto di
qualsiasi logica che Ritsuko aveva sempre adottato per basilare.
Dopo pochi passi, lo 02 si fermò davanti alla fila di
macchine ferme.
"Dannazione! Se solo avessi l'alimentazione potrei usare lo zoom per
vedere dov'è Ian...ma che cavolo, lui lo sa che sono io a
pilotarlo, se è ancora vivo si farà avanti..."
E infatti, dopo poco che l'eva si era avvicinato, Asuka notò
in lontananza qualcuno che correva verso di lei.
- Quello dev'è essere Ian! Sì dev'essere lui! E'
vivo!!- disse senza volerlo ad alta voce. - Espulsione dell'entry
plug!- La capsula uscì dall'evangelion e l'LCL fu espulso in
pochi secondi.
Asuka scese dall'evangelion e corse in contro alla figura che aveva
visto prima dall'alto.
Era proprio Ian.
Si incontrarono abbracciandosi praticamente senza fiato.
- Ian...ho così temuto...-
- Sù sù buona ora...- le disse lui stringendola
forte.
La ragazza iniziò a piangere. - Ho avuto paura che tu
potessi essere rimasto coinvolto...non avrei mai potuto accettare una
cosa simile...-
- Dai stai tranquilla, non è successo niente di tutto
questo. Come vedi sto bene, no?- le chiese prendendole il volto con
entrambe le mani. - Hai voglia di barciarmi?-
Asuka non se lo fece ripetere due volte e unì le labbra alle
sue.
Nel frattempo si erano avvicinati anche le altre persone che erano
rimaste nascoste fino a poco tempo prima per via dello scontro e
vedendo il bacio dei due si misero ad applaudire.
- Bravi! Bravi!-
Asuka fece un accenno di risata in mezzo alle lacrime. - Ma tu guarda-
disse singhiozzando. - Questi hanno già benedetto la nostra
unione...-
- Ehehe sì- rispose Ian. - Ma come fai adesso con
l'evangelion? Sei stata autorizzata a venire fin qui con lui?-
- Figurati- rispose Asuka tornando a guardarlo negli occhi. - Non so
neanche come ho fatto a muoverlo senza alimentazione...mi sa che ho
combinato un bel casino, il comandante Ikari sarà furioso
con me.- poi si mise a ridere. - Gli ho addirittura dato del bastardo!
Tu pensa quanto sono scema...-
Ian la strinse forte a sè. - Sì, sei stata scema-
le disse scherzando.
- Ma tu guarda! E io che faccio tutto questo solo per te!- rispose
Asuka facendo finta di spingerlo via.
In lontananza si udirono le sirene avvicinarsi.
Asuka si voltò nervosamente per guardarle. Ian se ne accorse
e la strinse ulteriormente a sè. - Credi che ti porteranno
via?-
- Sì, immagino che io debba anche finire in qualche cella di
isolamento della NERV per quello che ho fatto.-
Ian le riprese fra le mani il volto. - E se scappassimo adesso? Togliti
questa roba di dosso e scappiamo! In mezzo a tutta questa gente non ti
potranno riconoscere se sarai vestita come una civile!-
- Ma scherzi! Io sotto il plug suit sono nuda!- rispose divertita Asuka.
- Ah...idea! Vieni in macchina, ho i miei ricambi. Saranno un po'
larghi per te ma...serviranno a non farti individuare.-
- Ok!-
I due corsero mano nella mano fino alla macchina del professore il
quale tirò fuori dal bagagliaio una borsa contenente i suoi
vestiti.
Asuka, mentre si cambiava, non potè fare a meno di
chiedergli - ma non avevi detto che stavi via solo oggi? Come mai ti
sei portato dietro tutta questa roba?-
Ian restò a guardarla per un attimo, dopodichè
rispose - Te lo spiego quando saremo in albergo, ora sbrigati e
andiamo!-
Asuka finì di coprirsi il plug suit con i vestiti di Ian e
così non fu notata dagli uomini della NERV che si disposero
immediatamente a cerchio attorno all'unità 02 abbandonanda
sul ciglio dell'autostrada.
Tutte le macchine che non avevano riportato danni si riavviarono e Ian
e Asuka fecero ritorno a Neo Tokio 3.
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