Rieccomi!! Ebbene sì, sono tornata
con una nuova storia tutta per voi, in attesa di poter pubblicare la terza
parte di confessioni notturne.
Ma parliamo di questa nuova
storia, ho deciso di concentrarmi sul mio AU, vi ricordate di Alexis e Max per
non parlare di Julian? Ecco, mi sono scoperta affezionatissima a questi
bambini, così mi sono dedicata nuovamente alle loro vicende e delle loro
famiglie.
Come avrete intuito dal titolo ci
saranno novità e solo leggendo potrete scoprire quali, ma dovrete resistere per
tutti i sette capitoli + l’epilogo.
Non mi resta che augurarvi buona
lettura.
Dedicata a tutte le persone che mi sono
state vicine in questi mesi durante la stesura e durante i miei numerosi
blocchi.
Prologo
Tonks
passeggiava avanti e in dietro davanti al camino non curante degli sguardi
perplessi di sua madre e dei suoi figli.
«Tesoro,
perché non ti siedi? Libby ha detto…» Tentò di calmarla Andromeda, ma venne
fulminata con lo sguardo dalla figlia.
«So benissimo
cos’ha detto Libby, visto che è la stessa cosa che mi ha detto circa due anni
fa». Rispose, lasciandosi cadere sulla poltrona, il piccolo Max andò verso di
lei facendosi prendere in braccio.
«’Apelli
zsui!» Esclamò il bambino indicando i capelli della madre, la quale, da rosa li
fece diventare azzurri per la gioia del bimbo.
In quel
momento Remus comparve nella stanza. Alexis e Max, vedendolo, gli corsero in
contro con entusiasmo.
«Papà sei
arrivato!» Urlò Alexis abbracciandolo.
«Pa pa!
Baio!» Max allungò le braccia verso di lui così Remus lo prese in braccio e,
dopo aver salutato la suocera, andò dalla moglie dandole un bacio.
«Amore, come mai quel
faccino imbronciato?» Chiese lasciando libero Max di tornare a giocare.
«Remus, so
benissimo che hanno avvertito anche te, quindi, non fare finta di non sapere…»
Lo fulminò come aveva fatto poco prima con la madre.
Capendo
l’antifona, Remus si voltò verso Andromeda che, annuendo, prese i bambini e
andò in cucina, lasciandoli soli.
Remus la
prese tra le braccia, stringendola a sé.
«Sei mesi,
Remus. Sei mesi confinata qui!» Mugugnò Tonks trattenendo a stento le lacrime.
«Lo so
tesoro. Ma Libby preferisce non correre rischi, dopo quello che è successo con
Max. abbiamo quasi rischiato di perderlo». Rispose, mentre un brivido gli
percorse la schiena ripensando a quei momenti.
«Sì certo lo
capisco. Ma sei mesi sono troppi, dico davvero. E il mio lavoro… Come farò?»
Chiese.
«Non è
facile, lo capisco. Ma non voglio rischiare di perdervi entrambi». Continuò
Remus, stringendola ancora di più a sé.
Tonks rifletté
sulle parole del marito. Una parte di lei, quella di madre, concordava con lui,
ma quella di auror avrebbe voluto continuare a lavorare il più possibile. Sentì
una mano di Remus sfiorare il ventre, che ormai cominciava ad arrotondarsi.
Esitante,
Tonks, ci posò anche la sua.
Il lato di
madre aveva vinto ma, nel suo cuore, non le dispiaceva. Anche lei teneva a
quella nuova vita che cresceva dentro di lei, e l’avrebbe protetta ad ogni
costo.
Piaciuto?
Va beh dai è solo l’inizio della storia, magari i primi capitoli vi sembreranno
noiosi, vi chiedo scusa se fosse davvero così, ma vi assicuro che migliorano.
Vi do
appuntamento alla prossima pubblicazione. Tranquilli non vi farò aspettare
molto ;)
Tao tao
Smack