Primo Capitolo
Jasmine Evans, mezzo sangue, capelli neri come l’ebano, due
occhi rossi come la brace e la pelle diafana. Jasmine Evans era una
vampira, o meglio, una mezza vampira. Madre strega e padre babbano. Ma
questa è un’altra storia che risale a molti secoli
addietro. Jasmine Evans aveva l’aspetto di una sedicenne
qualunque ed era per questo che quel 1° settembre si trovava alla
stazione di King’s Cross alla disperata ricerca del Binario 9 e
¾ e in stato di fremente eccitazione. Non andava in una scuola
da secoli e questa volta sarebbe finalmente tornata ad Hogwarts dopo
tempo immemore. Era grazie al Preside Paciock se ora si trovava
lì, l’aveva accettata come studentessa nonostante il suo
particolare caso di genetica, se così possiamo dire. Jasmine gli
era molto grata, erano riusciti a trovare diversi modi per non farsi
scoprire e altrettanti per placare la fame.
Questo nuovo sistema di raggiungere la scuola le era nuovo, era per
questo che non riusciva a capire come e dove si sarebbe materializzato
il binario. Stava giusto trascinando il pesante carrello con sopra i
bagagli e una gabbia con chiusa all’interno una civetta del
colore della pece quando sentii un ragazzo dire a voce alta -Eccoci
mamma! Sono qui davanti-. Il ragazzo aveva una zazzera di capelli neri
e spettinati e si muoveva avanti e indietro nel mezzo dei binari nove e
dieci, in attesa del resto della famiglia. Jasmine notò che
anche lui aveva con sé un enorme carrello con sopra degli enormi
bagagli e una civetta... "Anche lui ad Hogwarts!"
pensò Jasmine. Era indecisa se presentarsi e farsi spiegare come
arrivare al Binario oppure restare in disparte a osservare. Ci
pensò un po’ sopra e poi decise che tanto valeva provare a
farsi un nuovo amico. Si stava avvicinando al ragazzo dai capelli neri
quando vide il resto della comitiva raggiungerlo per primi. Non aveva
mai visto una famiglia così vasta. Sembrava un raduno di
tifoseria Irlandese. Teste rosse ovunque con qualche puntino nero.
Jasmine si bloccò all’improvviso. Non poteva chiedere
così, l’avrebbero presa in giro. Chi a sedici anni non sa
andare ad Hogwarts d’altronde. Avrebbe fatto subito la figura di
quella nuova. Prima che potesse fare qualsiasi cosa si accorse di una
ragazza dai capelli rossi, una delle tante, che la osservava con vivo
interesse. Jasmine provò a fare la vaga fissando con eccessiva
attenzione un treno babbano.
Notò come erano tutti molto più moderni, sembravano dei
proiettili pronti per essere sparati. I colori erano sempre più
lucidi e metallizzati. Si azzardò a guardare in direzione della
ragazza che prima la stava fissando quando si rese conto che era
esattamente davanti a lei, e giudicare dall’espressione divertita
sul viso, lo era da diversi secondi. -Ah, finalmente ti sei girata.
Piacere, io sono Lily Potter-, nel presentarsi le porse la mano.
-Jasmine, Jasmine Evans- si presentò con un lieve imbarazzo e un
sorriso tirato. Aveva provato a evitare di fare una figura da idiota
con tutta se stessa, ma aveva miseramente fallito. -Ora lo so che non
vuoi fare la figura della ragazza nuova, ma l’ho notato
ugualmente. Se vuoi, puoi entrare con me e la mia famiglia- disse molto
alla mano Lily. Jasmine pensò automaticamente che quella
ragazzina oltre a essere molto sveglia era anche decisamente sicura di
sé.
Lei non avrebbe mai fatto una cosa simile, sebbene fosse una vampira
che poteva uccidere in meno di trenta secondi una decina di esseri
umani, quando si trovava in un ambiente a lei sconosciuto era di un
timido che sfiorava il ridicolo. E King’s Cross era uno di
quelli.
Lily notò il suo sguardo insicuro e titubante e le sorrise, di
un sorriso sincero, non derisorio o di compassione. Come se provasse a
infonderle un po' di coraggio, -Ehi guarda che non sono un vampiro, non
mordo mica-. Jasmine scoppiò in una risata di cuore, trovando la
battuta estremamente divertente data la sua situazione.
-Aspetta… ma dove dovrei entrare?- chiese Jasmine riprendendosi
dal momento d’ilarità. Lily la guardò perplessa,
-Al Binario, dove sennò…-. Giusto il Binario!Allora c’è un passaggio per accedervi.
Jasmine pensò che il Preside Paciock sarebbe dovuto essere un
po' più esplicativo riguardo all’arrivo a Hogwarts.
Accettò volentieri l’offerta e con le mani che le sudavano
per l’ansia si avvicinò alla marmaglia che era la famiglia
di Lily. Si avvicinarono per prime al ragazzo dai capelli neri,
-Allora, lui è James, mio fratello…- tentò di
presentarle Lily, il ragazzo però era impegnato in
un’accesa discussione con un altro ragazzo dai capelli rossi.
Sembrava che il motivo del diverbio fosse un bambino, sempre con i
capelli rossi, che al momento stava cambiando colore. Ora era blu e il
momento dopo era arancione -Non posso crederci Fred! Gli hai davvero
dato una Caramella Technicolor in mezzo a una stazione piena di
babbani!- gli stava urlando James, il ragazzo di nome Fred stava
provando a reprimere l’eccesso di risate, -Scusa Jamie ma non
l’ho fatto apposta! Lui ha frugato nel mio baule e l’ha
presa. Io non c’entro assolutamente nulla, vero Rosie?-. Jasmine
osservò James che indicava con foga il bambino dai capelli rossi
e che allo stesso tempo si rivolgeva a Fred e quest’ultimo che si
rivolgeva a una ragazza di nome Rose, che come se fosse una cosa nuova:
aveva i capelli rossi. Quest’ultima gli rivolse solo
un’occhiataccia e se ne andò a parlare con un ragazzo
biondo ossigenato che stonava con questa rumorosa comitiva.
-FRED!- urlò improvvisamente Lily. Jasmine sobbalzò e con
il cuore in gola osservo Lily dirigersi a passo di carica verso il
bambino multicolore e farlo tornare normale dandogli una caramella
presa dalla tasca di Fred, quest’ultimo
s’inginocchiò per chiedere umilmente scusa a Lily e James.
In tutto questo Jasmine non vide i genitori dei ragazzi. -Come ti
dicevo James- iniziò Lily con tono duro che era tornata al
fianco di Jasmine trascinando il fratello dalla manica, -lei è
Jasmine Evans. Una ragazza nuova- concluse con un gran sorriso e James
le porse la mano -Piacere James, James Potter-. Chiamò a gran
voce la famiglia e iniziò a presentarli -Lui è mio cugino
Fred, mia cugina Rose. Lui è Hugo, il fratello di Rose. Lei
è Lucy, sempre una mia cugina, Louis e Dominique e infine
Roxanne, la sorella di Fred.-. Mano a mano che snocciolava nomi i
ragazzi e le ragazze si avvicinavano per stringerle la mano, le davano
il benvenuto o l’abbracciavano augurandole di trovarsi bene a
Hogwarts.
Jasmine non si era mai sentita così a suo agio, le sembrava di
aver trovato finalmente dei veri amici. Represse questo pensiero
all’istante e fece un passo indietro. Per fortuna i nomi erano
finiti e lei era riuscita addirittura ad evitare le domande sulla sua
provenienza. Aveva mentalmente ripassato le battute da dire più
volte nel taxi per King’s Cross e percepiva che da un momento
all’altro avrebbe dovuto usarle e magari ricamarci
qualcos’altro sopra. Era talmente persa nei suoi pensieri che non
fece caso a un ragazzo biondo ossigenato che le si avvicinava -Io sono
Scorpius Malfoy, è un piacere conoscerti Jasmine. Da dove
vieni?- aveva appena osato pensare di essere scampata alle domande
inquisitorie che questo ragazzo si era già presentato e le aveva
stretto la mano. -Ehi, piacere mio.- fece spiccia -Dall’America.
Oh! Ma guarda...- disse Jasmine con fare sbadato e indicando
l’orologio, -mancano tre minuti alle undici. Non voglio rischiare
di perdere il treno il primo giorno di scuola. Ci vediamo a scuola!-.
Finì la frase incamminandosi verso Lily che stava parlando fitto
fitto con il fratello, riuscì a sentire solo un nome, Victoire ,
ma appena le si avvicinò la ragazza smise di parlare,
salutò il fratello e chissà come aveva capito che andava
di fretta.
La prese per un braccio e la scortò attraverso i binari nove e dieci.
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