Ti ricordi di quel giardino?
Mi ci portasti da piccolo...
Dovevo avere cinque anni...
Rammento il tuo sorriso...
I tuoi occhi dorati pieni d'amore...
Le tue forti braccia che mi poggiavano delicatamente a terra...
Mi viene da piangere se ci ripenso...
Oggi ti guardo e cerco inutilmente di scorgere nel tuo sguardo carico di odio, un minuscolo bagliore di luce, lo stesso che vedevo tante volte da giovane.
Ti ricordi di quel giardino?
A me capita spesso di sognarlo...
Rivedo la tua mano, coperta da un candido guanto, stringere la mia, piccola ed esile...
Rivedo quell'immenso specchio d'acqua al centro del parco...
Non riesco a credere che tu possa essere cambiato così tanto...
Dimmelo che non è vero...
Che mi sto sbagliando...
Quel ragazzino perfido e arrogante non puoi essere tu...
Un impostore...
Tu non sei lui...
Mi rifiuto di concepirlo...
Ti ricordi di quel giardino?
Di quella panchina vicino al lago?
Ci eravamo seduti lì...
Tu sotto e io sopra...
..che mi divertivo a disfarti la lunga treccia...
Quel bambino che è piombato in casa nostra con come unico pensiero la vendetta...
Che ha cambiato il nome mio e quello dei miei fratelli...
Che ha raso al suolo le nostre speranze...
Che ha spezzato il nostro cuore...
Che ci ha fatto rischiare la vita molte volte...
Che ci ha riempito di insulti...
Tu e lui non potete essere la stessa persona...
Credevo di essere destinato a quella vita priva di felicità...
Poi sono arrivate loro...
Che hanno cambiato leggermente le cose...
Mi hanno fatto tornare a sorridere...
In particolare una di loro...
Ma a te non piace vedere gli altri contenti...
Ho come l'impressione che tu voglia portarmela via..
Ti prego, non farlo...
Il tuo sguardo carico di disprezzo è come una pugnalata..
Tu, la persona che dovrebbe difenderci...
È l'ultima a preoccuparsi della nostra salute...
Più ti guardo negli occhi, più ho la consapevolezza che...
no,
tu non ti ricordi di quel giardino…
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