Ginny Weasley e i DDM: l'inizio di tutto
Ginny Weasley e i DDM:
l'inizio di tutto
Cap.1
Qualcosa da non dover mai
vedere
Era quasi Natale. Dopo due giorni
sarebbero ritornati a casa.
In realtà sarebbero tornati alla sede
dell’Ordine, ma era lo stesso.
Avrebbe rivisto la sua famiglia,
finalmente.
I primi mesi ad Hogwarts non erano stati
per niente facili. La Umbridge era una vecchia megera che somigliava tanto ad un
grasso rospo. Stava rendendo la vita impossibile a tutti, quindi era bello
sapere di stare per tornare a casa.
Peccato che qualcosa avesse rovinato il
suo umore.
Erano le tre di notte e lei era ancora in
sala comune, rannicchiata davanti al fuoco. Era scappata in dormitorio subito
dopo la fine della lezione dell’ES ed era scesa in dormitorio non appena tutti i
suoi compagni erano andati a letto.
Non aveva voglia di vedere nessuno, non in
quel momento.
Non dopo che aveva visto qualcosa che si
era augurata di non dover mai vedere.
Harry che baciava Cho.
- sei una stupida, Ginny. Per lui sarai
sempre e solo la sorellina del suo migliore amico. - si disse,
sbuffando
La mattina dopo, Ginny si diresse nel
parco di Hogwarts. Non aveva dormito, ma non si sentiva stanca, solo
depressa.
Si diresse verso il solito albero in riva
al lago, dove vide due ragazze, una bionda e una mora, che la stavano aspettando.
- Quest’anno è davvero uno schifo - esordì
sedendosi pesantemente tra le sue amiche, Astoria e Luna.
- sei in ritardo - disse acidamente una di
loro.
Per la precisione, Astoria. La cara dolce
Astoria. Davvero una serpe.
- cos’è successo? - aggiunse più
dolcemente accarezzandole i capelli.
Già, una serpe. Ma una serpe anomala e
molto dolce.
- Harry -
Solo un nome. Cinque lettere che
spiegavano tutto.
- Ah - disse Luna - cos’ha fatto? -
Ginny borbottò qualcosa su un idiota e una
vacca.
Astoria e Luna si guardarono.
- dai su, cosa può essere successo! Non
avrà mica baciato la Chang, no? - disse scherzando Astoria.
Poi si bloccò vedendo il volto di Ginny.
Aveva gli occhi lucidi, tristi e disperati.
- non l’ha fatto, vero? - chiese in un
sussurro speranzoso Astoria - ti prego, dimmi che non lo ha fatto! - aggiunse
quasi gridando
Non ci fu bisogno di rispondere. Lo
sguardo di Ginny parlava chiaro.
Astoria si alzò di scatto estraendo la
bacchetta dalla veste.
- Ma è davvero un idiota! Ora vado, lo
affatturo e torno! - esclamò quasi urlando, folle di rabbia perché "l’idiota
sopravvissuto" aveva osato baciare un’altra ragazza che non fosse
Ginny.
Luna e Ginny la bloccarono e quasi di peso
la fecero sedere di nuovo.
Quando si fu calmata, si girò di nuovo
verso l’amica.
- tesoro, mi dispiace tanto -
Ginny scosse la testa - dovevo
aspettarmelo. Le sbava dietro dall’anno scorso -
- come l’hai saputo? - chiese
Luna
- li ho visti - disse Ginny con una vocina
sottile sottile.
- Oh Morgana! - esclamò Luna - ma quando?
-
- si sono trattenuti alla fine della
lezione dell’ES. Hanno detto qualcosa a proposito dei Nargilli e poi si sono
baciati -
- hanno parlato di Nargilli? Allora avevo
ragione! Li avevo visti anche io sul vischio nella stanza delle necessità! -
esclamò Luna
Astoria le lanciò un’occhiataccia come a
dire "ma ti sembra il momento?"
Rimasero silenziose fino a quando non
sentirono delle voci familiari avvicinarsi a loro.
- No…. Ditemi che il mio "Potter-radar" è
andato in avaria e la risata che sento non è la sua - chiese esitante la rossa
alle sue amiche.
- ehm…. - fece Luna - se vuoi possiamo
anche dirtelo, ma non sarebbe la verità -
- Oh no! Io…. Devo andare! Non ce la
faccio ad affrontarlo adesso! - esclamò Ginny in preda al panico.
Si alzò di scatto e senza una parola, si
mise a correre verso la capanna di Hagrid, ignorando Harry e Ron che la
chiamavano.
- ma che le è preso? - chiese Ron a Luna,
non degnando Astoria di uno sguardo.
Quei due si detestavano
cordialmente.
- ehm… si è ricordata di avere un impegno
ed è corsa via! - improvvisò Luna, cercando di coprire l’amica.
Harry guardava pensieroso verso la capanna
di Hagrid, dove Ginny era appena entrata.
- siete sicure che stesse bene? Mi è
sembrata un po’ sconvolta - chiese il ragazzo.
Hermione si batté una mano sulla
fronte.
Maschi. Non avrebbero mai capito
nulla.
Astoria si alzò lentamente e con movimenti
studiati si avvicinò ad Harry, sotto lo sguardo terrorizzato di Luna, che
ricordava perfettamente lo scatto che l’amica aveva fatto solo pochi minuti
prima.
La mora si fermò a guardare Harry negli
occhi con un tipico sorrisetto da serpeverde - Harry, Harry. Tu non capirai mai
nulla. Per essere il salvatore del mondo magico, hai davvero la perspicacia di
uno schiopodo - disse, prima di dirigersi verso la capanna di Hagrid.
- vipera - bisbigliò Ron
- vermicolo - rispose Astoria senza
fermarsi.
Forse lei e Ron si detestavano. Ma non
tanto "cordialmente".
Harry era sempre più confuso. Non
ricordava di aver fatto o detto qualcosa di sbagliato a Ginny.
- ragazzi, io vado a vedere Ginny come sta
- disse dirigendosi verso la capanna.
Hermione e Luna si guardarono e
contemporaneamente lo fermarono
- No! Harry, non andare! - esclamò
Hermione
Harry si fermò e la guardò,
sorpreso
- perché no? - chiese
"Già, perché no?" pensò Luna -
perché…perché Ginny ha problemi di cuore e non vorrà sicuramente vedere un
ragazzo, adesso! - esclamò la bionda
- nemmeno me? - disse quasi triste
Harry
- specialmente te - bisbigliò Luna così
piano che la sentì soltanto Hermione.
- Harry, sei un ragazzo. - disse
Hermione
- Grazie ma ne ero a conoscenza - rispose
il moro ghignando
- intendevo - continuò Hermione con gli
occhi rivolti al cielo - che se Ginny ha litigato con il suo ragazzo, al momento
odierà tutto il genere maschile e sicuramente per questo si è allontanata da
voi. Probabilmente per evitare di riversare su di voi la sua rabbia. - disse,
complimentandosi con se stessa per l’ottima scusa che aveva trovato.
- oh - disse Harry, forse cominciando a
capire
- non pensarci Harry! Mia sorella se lo
merita! Così impara a mettersi con dei completi idioti! - esclamò Ron sotto lo
sguardo sconvolto di Hermione
- Ronald Bilius Weasley! Come puoi dire
una cosa del genere? Quella è tua sorella! Dovresti essere tu a consolarla per
primo, lo sai? Astoria ha ragione: sei un vermicolo! - esclamò furiosa,
incamminandosi per raggiungere le amiche.
Luna si avvicinò a Ron - sai, credo che
abbia ragione. E poi, ci somigli anche un po’ ai vermicoli! - disse,
allontanandosi saltellando come al suo solito.
Ron aveva le orecchie rossissime per il
rimprovero di Hermione.
Harry si era dovuto trattenere dal non
ridere di gusto di fronte all’espressione dell’amico dopo il commento di
Luna.
Poi si impietosì e gli mise un braccio
intorno alle spalle.
- su amico, andiamo. Sono donne, non
riusciremo mai a capirle - disse il moro, conducendo Ron verso il
castello.
Ginny era seduta sulla poltrona di Hagrid
con la faccia tra le mani.
Non stava piangendo. Lei non piangeva
mai.
Ok, quasi mai.
In ogni caso in quel momento non stava
piangendo. Pensava.
Pensava che era stata una stupida a
reagire così. Sapeva che questo momento sarebbe arrivato e lei sapeva che
sarebbe morta di crepacuore, quindi doveva essere preparata, no?
Beh, forse in teoria.
Peccato che in pratica, non appena avesse
visto il ragazzo dei suoi sogni che baciava Cho - annaffiatoio umano - Chang, il
suo cuore si fosse sgretolato.
Aveva dovuto trattenersi per non
trasfigurare quella gallina in un copriteiera che le avrebbe fatto guadagnare
sicuramente una E dalla McGranitt, che l’avrebbe consacrata come sue erede
indiscussa nella trasfigurazione.
Dannazione!
Com’era possibile che fosse ancora
irrimediabilmente innamorata di Harry Potter?
Una lacrima sfuggì al suo
controllo.
In quel momento la porta si aprì e Astoria
fece il suo ingresso nella capanna.
- ti aspettavo prima - disse
Ginny
- ho perso tempo ad insultare tuo fratello
- rispose Astoria
Ginny le fece un piccolo sorriso, subito
trasformato in una smorfia triste.
- guardami! Sono diventata una piagnona! -
singhiozzò Ginny all’amica
Astoria le si sedette accanto
- ma no, non sei una piagnona. Sei solo
innamorata - la consolò l’amica
- credevo mi fosse passata, sai? - le
disse Ginny tra i singhiozzi
- quando una persona è davvero innamorata,
difficilmente riesce a dimenticare il suo amore - le rispose Astoria,
accarezzandole i capelli
In quel momento una furiosa Hermione entrò
con la grazia di un elefante nella capanna, seguita da una saltellante
Luna.
- Tuo fratello è un troglodita! - esordì
la riccia
- Ma no….. Davvero???? - dissero in coro
Ginny e Astoria
- Si, davvero! Fatemi posto - disse
Hermione, sedendosi accanto alle amiche
La poltrona di Hagrid era un piccolo
divano, quindi ci stavano sedute comode tutte e quattro.
- Allora…spiegaci. Cos’ha fatto mio
fratello, stavolta? - chiese Ginny
- beh, diciamo che ha fatto un commento
poco opportuno su di te ed Hermione si è imbestialita. Il solito quindi -
rispose Luna
- Un commento su di me? - chiese Ginny -
perché? -
- Sai, Harry stava venendo qui da te. Ti
aveva vista giù e voleva sapere cos’era successo. Così abbiamo dovuto trovare
una scusa per trattenerlo - disse Hermione
- Cioè? Quale scusa? - chiese
Astoria
- Gli abbiamo raccontato che ti eri
lasciata con Michael - rispose Luna
- Lasciatemi indovinare: a questo punto
mio fratello ha commentato che me lo meritavo, vero? - disse Ginny
- Ci sei andata vicino - disse
Luna
- L’avevo detto che era un vermicolo! -
esclamò Astoria
- Non lo sopporti proprio, vero? - chiese
Luna
- in realtà no. Anzi, mi sta anche
simpatico. Ma è troppo divertente stuzzicarlo! - rispose Astoria, facendo ridere
le amiche
- Ma Hagrid dov’è? - chiese
Luna
- Sarà dal suo "fratellino" - rispose
Astoria
- Hermione, smettila di guardarmi così.
Non è colpa tua se Harry si è innamorato di un’altra - esclamò Ginny
- Mi dispiace tanto, Ginny - esclamò
Hermione abbracciando l’amica
Astoria si unì all’abbraccio, seguita da
Luna
- Aahhh, ragazze! Così mi soffocate! -
rise Ginny - Comunque grazie. Grazie per essere qui - sussurrò
- Di nulla, tesoro. Siamo le tue amiche,
no? - le disse Astoria
- Che ne dite di preparare un bel
pranzetto? - propose Luna
- Qui? - chiese Hermione
- Si! Così pranzeremo con Hagrid! - disse
Astoria
Si misero subito all’opera, preparando un
succulento pranzetto in pochissimo tempo.
All’improvviso un’ombra si stagliò sulla
porta
- Hagrid! - esclamarono in coro
- Heilà! Le mie allieve preferite! Cosa ci
fate qui? - chiese il mezzogigante
- Avevamo bisogno di un posto dove stare
tranquille. C’era un "Codice-Potter"! ti dispiace? - chiese Astoria
- Certo che no! Potete venire qui quando
volete! - rispose bonariamente Hagrid, poi si voltò verso Ginny - Non
preoccuparti, piccola, prima o poi il nostro Harry si accorgerà di te. Ma cos’ha
fatto, questa volta? - chiese curioso
- Ha baciato Cho Chang - rispose
Hermione
- Perdinci, davvero? Beh, sapevo che ci
piaceva, ma non così tanto! Non te la prendere, Ginny! Anzi, fallo ingelosire,
esci con altri ragazzi! E non ti abbattere! Facci vedere chi è Ginny Weasley! -
disse il mezzogigante
- Grazie, Hagrid - disse commossa la
rossa, alzandosi e andando ad abbracciare l’omone, che sembrava tanto emozionato
da mettersi a piangere
Astoria, Hermione e Luna si guardarono un
attimo, prima di unirsi all’abbraccio collettivo.
- Ehi, che ne dite di una foto? - propose
Luna, avendo visto passare fuori dalla finestra Colin Canon
- E’ un’ottima idea! - esclamò
Hermione
- Ehi Colin! Colin! Vieni a farci una
foto? - disse Ginny, chiamando il compagno
- Certo Ginny! Arrivo subito! - esclamò
colin, correndo verso di lei
Harry e Ron, che erano poco distanti,
seguirono lo scambio di battute tra i due e si avvicinarono, curiosi, senza però
farsi vedere.
- Mettetevi tutte attorno ad Hagrid! -
ordinò Colin.
Le ragazze obbedirono, sedendosi sui
braccioli della poltrona, dove era seduto Hagrid.
Thor, l’immenso cane del guardiacaccia, si
accucciò ai piedi del padrone.
- Allora, pronti? Sorridete! - disse Colin
prima di scattare
- Grazie Colin! Ce ne farai delle copie,
vero? - chiese Hermione
- Certo! Ve le farò avere al più presto!
Ciao! - disse il ragazzo, uscendo dalla capanna
Harry e Ron, che avevano spiato dalla
finestra, si avvicinarono al ragazzo
- Ehi, Colin! - lo chiamò Harry
- Ciao Harry! Dimmi pure! -
rispose
- Potrei avere una copia di quella foto? -
chiese il moro
- Quella di Hagrid e delle ragazze? -
chiese
- Si, quella - rispose un po’ imbarazzato,
Harry
- Ma certamente! Te la porterò stasera! -
gli rispose Colin correndo verso la scuola
- Cosa devi farci con quella foto? -
chiese Ron
- Nulla. Voglio solo conservarla. Ron io
vado da Cho. Ci vediamo più tardi! - disse il moro, allontanandosi
- Ok. Ciao - rispose il rosso
" Ed io ora che faccio?" pensò
- Ehi, Ron! - chiamò Ginny dalla
finestra
Ron si voltò e le si avvicinò
- Dai, vieni dentro. Stiamo per pranzare -
gli disse
- Davvero? Posso? - chiese titubante il
rosso
- Certo! -
- Grazie! - disse il ragazzo,
entrando
- Ginny, ma cosa fai? - chiese
Astoria
- Che vuoi farci. È un vermicolo, ma è
sempre mio fratello. E poi, se non lo frequentiamo, come facciamo a farlo
mettere con Hermione? - disse sorridendo
- Giusto! - fece Astoria, prima di seguire
la sua amica a tavola.
Eccolo qui il primo
capitolo del prequel!!! scusate l'immenso ritardo ma il mio pc ha fatto un pò i
capricci.
Recensite, mi
raccomando!!!
Un bacione
Rosy
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