La Pioggia Di Konoha
Ciao a tutti... Evvai!!! Sto postando anche la prima fanfic di Naruto... Comincio a cavarmela abbastanza con l'html...
Ma bando alle ciance
come si suol dire... LEGGETE E GODETEVI QUESTA MINI FANFIC che ho
deciso di scribacchiare in tre capitoletti molto tempo fa e che mi pare
abbastanza fatta bene nonostante tutto... SPERIAMO LA PENSIATE ALLO
STESSO MODO...
Ispirata alla canzone "Hunting High And Love" degli Stratovarius
La Pioggia Di Konoha
La pioggia cade incessante dal cielo, nero come le braci
antiche e spente di un fuoco, nero come solo il velo della notte si stende
sulla landa più desolata e cruda.
Non si ode che il continuo scrosciare dell’acqua che crolla
dall’immenso spazio scuro a terra, a ripulire, a cercar di lavar via per
sempre, tutto il sangue che negli anni quel mondo non ha mai smesso di
spargere sulla sua stessa carne.
Lassù, sul pianoro, sopra la montagna degli
Hokage, cinque
volti immortali scolpiti sulla roccia, la boscaglia fitta che lo
abbraccia attorno, sente il vento che gli soffia tra i capelli, che gli
sussurra, gli
racconta cose, gli fa ricordare quello che è stato, che pareva
potesse essere
eterno in quei momenti. Quelle sensazioni, quelle emozioni , poi
scomparse,
strappategli dal destino scellerato e giudice supremo di tutti gli
esseri umani.
Giudice di lui e della sua intera esistenza.
Il capo chino sotto al cappuccio, per nascondere a quel
nessuno che gli sta accanto le lacrime di sale che rigano il suo viso, si
mescolano inesorabili all’acqua della pioggia violenta che crea un sottile
strato di nebbia, sopra ed intorno ad ogni cosa.
L’aria pare rarefatta e del fumo esce dalla sua bocca
socchiusa in un muto gemito di disperazione, mentre, ingiustamente, egli
continua a riempire i suoi polmoni di ossigeno, a respirare.
Gli occhi di pece, profondi e non più glaciali come un
tempo, ma mesti e addolorati, fissano la lapide scura di fronte a qualche
passo, che si erge meschina sull’erba verde acceso della primavera.
Semplici parole scolpite sulla quella pietra fredda che
creano in lui un fastidio indicibile, che gli suggeriscono
un’amara e ripugnante verità.
Qui giace Naruto Uzumaki
che sacrificò sé stesso, la sua vita e i suoi sogni
per le persone che amava
Egli vivrà, un tutt’uno con la nostra memoria
Se ne valesse la pena non esiterebbe a togliersi la vita lì,
adesso, in quell’istante.
Fa un altro passo, più vicino, le gambe gli si fanno molli,
cedono e cade in ginocchio sul suolo bagnato, sporcando col fango il kimono
candido e zuppo.
Con la parvenza di un fantasma, di uno spirito nostalgico di
questo o dell’altro mondo, solleva il braccio e posa la mano destra sulla
lapide gelida, come lo è ormai la sua anima solitaria, forse più per scelta adesso...
Da quanto non veniva a trovarlo… da quanto non piangeva
sulla sua tomba…
-Sono qui, Naruto- mormora con voce scossa.
Sente un groppo enorme alla gola che lo fa respirare a
fatica, un immenso dolore lì, sul petto, a sinistra.
Una morsa d’acciaio gli stringe il cuore, lo sente appena
pulsare il sangue della vita attraverso le vene. Il suo battito è stanco,
stanco di soffrire, stanco di lottare, stanco di esistere.
-Un giorno saremo di nuovo uno affianco
all’altro… Ma prima
ho l’ultima missione da portare a termine. Per te, Naruto, lo
faccio solo per
te. La proteggerò ad ogni costo… Qualsiasi cosa
succederà mi prenderò cura di lei, in qualsiasi modo mi
sarà possibile... Lo vedi, vero? Lo sto facendo, giusto?- chiede
infine, quasi sia veramente convinto di ricevere una risposta.
Resta lì accasciato per ore e ore, finché la pioggia smette
di scendere, l’acquazzone si ritira e le nubi plumbee si diradano pian piano.
Un raggio di sole, squarcia il cielo, pallido e di un
azzurro che… gli ricorda i suoi occhi fiordalisi.
Sembra un altro mondo quello che gli si presenta davanti.
Konoha splendete e grondante sotto di lui; deserta e
immobile, nel silenzio del vento che soffia ancora infido tra le case.
Sasuke non riesce a godersi lo spettacolare
riverbero del suo villaggio natale come addirittura uno straniero
farebbe: la mano della
natura, con i suoi alberi, i suoi animali, le sue rocce, trova una
perfetta
armonia con quella dell’uomo, con le case, i negozi, i locali, i
palazzi e le caotiche voci, gli odori che sanno di casa, vengono
trascinati sino a lui ovatatti e distanti dal vento…
L’Uchiha sa quanto l’apparenza delle cose inganni.
Bella Konoha, stupenda Konoha.
Konoha, il potente villaggio ninja del Paese del Fuoco…
“Dove si troverà al sicuro per po’…”
FINE CAPITOLO UNO.
A breve il secondo capitolo intitolato "Fiore Al Tramonto".
SCRIVETE UN COMMENTINO anche se so che non è un granchè... U___U
Ciao ragazzi!!!
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