- Aaaaahhhh…..finalmente
a casa!!!Comincio a non sopportare più questi test in piena notte…
Shinji si buttò steso
sul letto e lanciò uno sguardo all’orologio: mezzanotte. Per quanto fosse
stanco non riusciva a dormire. La signorina Misato aveva fatto irruzione nella
sua camera un’ora prima per i test di sincronia degli EVA, e alla fine lo aveva
scaricato di nuovo lì. Poi era partita di nuovo con Pen Pen, destinazione
veterinario, per un controllo, e aveva detto che si sarebbe fermata a dormire
da Kaji. In quel momento, qualcuno bussò alla porta della sua camera. Era
Asuka.
- Ciao!…ti ho svegliato?
Shinji scosse la testa.
Asuka entrò e chiuse la porta alle sue spalle.
-
Non riesci a dormire, vero?!- domandò Shinji
-
No…posso stare un po’ qui con te?
Shinji
annuì e Asuka si sedette sul suo letto. Dopo un po’ che stavano parlando del
più e del meno, Asuka cominciò a rabbrividire
-
Hai freddo?
-
No, ho molto, molto caldo…e un mal di testa molto forte, ho anche i brividi….
Shinji
le sfiorò la fronte con le dita
- Uhm, penso che tu abbia la febbre…
-…-
-
Sei preoccupata?
-
No, l’ho avuta altre volte, solo che…- la ragazza esitò un attimo, mentre i
suoi occhi si riempivano di lacrime -…solo che quelle altre volte non c’era
nessuno che mi abbracciasse, mi dicesse che era una cosa da niente, che presto
sarei guarita…mia madre non pensava a me, solo a quella bambola… io, la vera me
stessa, non ho mai avuto un valore per lei..e non avevo neppure un
padre…sebbene mi finga forte e decisa, non lo sono affatto…lo faccio solo per
non mostrare chi sono in realtà…perché non ho mai avuto qualcuno che mi volesse
veramente bene…sono sempre stata sola..
Asuka
scoppiò a piangere nascondendo il volto tra le mani. Shinji la fissò senza
parlare…ma del resto, cosa poteva dirle? Lui che non era in grado di consolarsi
da solo, come sarebbe riuscito a confortare una come Asuka a parole?? Il
ragazzo allora le posò la mano su una spalla e le disse:
-
Asuka…Asuka, cerca di dimenticare quello che è successo in passato, non lo puoi
cambiare…forse allora eri sola, ma ora…ora non ha senso ripensarci…
Asuka
si voltò verso di lui con il volto rigato dalle lacrime e mormorò:
-Io…non
me ne ero resa conto, pensavo che mi odiaste tutti per via del mio carattere…
-Beh,
infatti hai una personalità non proprio docile…ma del resto le persone imparano
a comprendersi cominciando dal fatto che non siamo tutti uguali…forse due
individui non si capiranno mai alla perfezione, come dice mio padre, ma si
apprezzeranno per quello che sono…dopotutto, abbiamo tutti dei lati buoni-
Shinji
rimase un po’ in silenzio, poi aggiunse:
-…ora
non sei più sola…ci siamo noi… - e le sorrise.
Asuka
lo guardò con un’aria sorpresa, non immaginava che Shinji avesse un modo così
dolce di rassicurare le persone…forse c’erano ancora tante belle qualità in lui
che lei ignorava completamente…e come poteva conoscerle?! Dal primo giorno che
si erano incontrati, lei non aveva saputo far altro che trattarlo
male…ciononostante lui non aveva mai risposto male alle sue offese, e ora la
stava addirittura consolando, dopo il modo in cui lei l’aveva sempre
trattato…si sentiva un persona spietata, una che nella propria vita era stata
capace solo di lamentarsi e odiare gli altri…ora odiava solo se stessa…
- Mi
dispiace, Shinji…
-
Uhm? E di cosa?
- Di
non aver capito subito che sono una circondata da un sacco di persone che mi
vogliono bene,
senza
essermene mai accorta…di essere stata in grado solo di detestarti, quando tu
invece sei una
persona
che pensa così tanto agli altri, al punto che nonostante tutto mi stai ancora
vicino…scusa…
-
Ehi, Asuka…non devi dire queste cose…non ti odio mica!!!
-
Shinji…-
-
Sei intransigente, spavalda, esibizionista, scorbutica ed egocentrica, ma…ma in
fondo sei una brava ragazza, una grandiosa stratega in tempo di guerra e,
quando vuoi, una cara amica per tutti…
-
Sei pazzo a continuare a difendermi!- esclamò Asuka - Si può sapere perché lo
fai? Magari è perché sei un ragazzo troppo gentile per dirmelo in faccia, vero?
-
Dirti cosa?
-
Che mi odi!!!So che è così! Dì la verità: non mi sopporti, giusto???E hai tutte
le ragioni di questo mondo, perché ti ho sempre offeso, insultato e preso in
giro…
SCIAFF!!!
Shinji
schiaffeggiò Asuka con tutte le sue forze, e la ragazza cadde distesa sul
letto. Shinji tirò un pugno al cuscino di fianco al quale era appoggiata Asuka.
La ragazza lo guardava pietrificata mentre lui ansimava, appoggiato con la mano
di fianco alla sua guancia arrossata. Shinji la guardò con furia ed esclamò:
-
L’unica pazza qui sei tu! Sai che non ti odio, te l’ho detto, no? E allora
perché ti ostini a non ascoltarmi? Così facendo ti fai solo del male! Non lo
capisci? L’unica cosa che potrei dirti ora è di ascoltare gli altri, e non fare
sempre di testa tua!!! Vuoi continuare a soffrire per niente?
Asuka
sentì milioni di volte quelle parole rimbombarle nelle orecchie, mentre
l’espressione degli occhi cerulei del ragazzo si addolciva:
-
Scusami, Asuka…ora…ora hai capito?
La
ragazza rimase ancora a lungo intontita dalla precedente reazione del ragazzo,
poi sorrise e disse:
-
Sì…grazie, Shinji…
- E’
meglio che tu riposi un po’…
-
Come?
-
Beh, scusa…ma non stavi male?
-
Eh?Ah…sì…è vero!!!- Asuka ormai se ne era completamente dimenticata
- Ma
perché giri sempre scalza? Aspetta, ti porto un paio di…
Shinji
non finì nemmeno la frase. Asuka gli si aggrappò al collo, dicendo:
-
Non ce n’è bisogno…portami tu in camera mia…
- E
va bene…
Shinji
passò una mano sotto le gambe della ragazza e la sollevò dal letto. La portò
nella sua stanza e la appoggiò sul letto. Asuka si addormentò quasi subito, ma
Shinji non se ne andò. Dopo un po’ che la fissava, decise che era ora di
tornare in camera da letto. Prima di andare, si sporse verso di lei e le
accarezzò la guancia, poi si chinò e le diede un bacio leggero sulla fronte calda,
sussurrando subito dopo:
- Ti
amo, Asuka…
Un
bacio e una frase che Asuka non sentì, e Shinji pensò che forse era meglio
così…in fondo lei amava ancora Kaji…
Il
mattino dopo ormai Asuka era guarita, così lei e Shinji si prepararono per
andare a scuola. Erano già a metà strada, quando Asuka si fermò e disse:
-
Shinji…ci sono due cose che devo dirti…
-
Sì?
-
Ecco…prima di tutto, volevo ringraziarti per ieri sera…
- Di
niente
- …e
poi…ho deciso di rinunciare a Kaji…lui ama Misato, ormai è un dato di fatto, e
io… devo
lasciarmi
alle spalle il passato, quindi non piangerò…lo sapevo fin dall’inizio che per
lui sono solo una ragazzina che non conta nulla, al massimo sono un’amica…ma
dove lo troverò mai il ragazzo capace di accettarmi, con tutta la mia stupidità?
-
Asuka, voglio esserlo io…
Asuka
lo fissò sorpresa:
- Ma
che cos…
-
Sto dicendo che voglio essere io quel ragazzo, il ragazzo che ti sopporterà,
nonostante il tuo caratteraccio!
-
Sei pazzo, Shinji!- esclamò Asuka incredula
- E’
vero, lo sono, lo sono per non aver mai ammesso a me stesso che sei una ragazza
meravigliosa, che amo tutto di te, persino il tuo temperamento aggressivo. Ma
soprattutto perché non ti ho mai detto la verità: TI AMO, ASUKA!!!
-
Shinji…
Asuka
si avvicinò velocemente a Shinji e si buttò tra le sue braccia piangendo a
dirotto…piangendo di gioia, perché, in fondo, anche lei aveva sempre nascosto i
suoi veri sentimenti…poi Shinji la strinse più forte e sfiorò le labbra di
Asuka con le sue, in un bacio delicato e dolce come il miele. Non era un sogno,
entrambi stavano raccogliendo i frammenti di un futuro sgretolato, lo avrebbero
ricostruito insieme, il loro Paradiso…
THE END
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