Donnie Darko è un ragazzo problematico ,Donnie
Darko è un ragazzo disturbato , Donnie Darko ha degli amici
immaginari ,Donnie Darko vive in un mondo al di fuori della
realtà ,Donnie Darko ha un nome singolare ma soprattutto
Donnie Darko è un ragazzo che ama e odia se stesso.
Il sole mattutino rinfrescava l'aria ,un limpido cielo estivo faceva da
riparo a Donnie .Lui ama il nero ma ama anche il cielo e faceva fatica
a scegliere tra l'azzurro ed il suo colore preferito ,tanto che perse
tutta la mattinata indeciso tra una bella felpa scura ed una camicia
rilegata azzurra .Quando uscì di casa ,superbo, sulle sue
belle scarpe color ebano il resto del mondo sorrideva ai suoi occhi ma
nessuno prendeva in simpatia il povero Donnie Darko da quando girava la
voce che avesse visioni orripilanti. Donnie è un ragazzo
terribilmente solo,triste e apatico rispetto al mondo che lo circonda
ma riusciva a conservare una certa integrità mentre andava
in giro a testa alta ,nonostante tutto aveva la forza di nascondere
quello che in realtà era .Donnie Darko , sembra il nome di
un supereroe e forse lo è dopotutto, un eroe modesto che ha
come unico pregio la sua integrità che ,ironia della sorte
,è allo stesso tempo il suo più grande difetto.
La ragazza di Donnie , Gretchen Ross, è carina ed insicura e
vede nei bellissimi occhi castani di Donnie quella tenera sicurezza che
avrebbe sempre desiderato avere .Donnie e Gretchen si avventurarono
nella radura dietro il cortile della ragazza per stare in
intimità quando un ramo ricurvo ,veloce e preciso
colpì gli occhi di Donnie che si accasciò al
suolo sbraitando .Gretchen corse verso di lui agitandosi ma ormai il
ragazzo vedeva solo delle ombre indistinte ,i suoi begli occhi castani
compromessi dal sangue ,sfregiati per sempre da quella ferita
.Com'è potuto succedere ? si domandava mentre lo potavano
d'urgenza al pronto soccorso e steso lì , su una barella
d'ospedale con gli occhi bendati sentiva il passo lontano degli
infermieri ,il tintinnare delle flebo che venivano sballottate di
quà e di là ,avrebbe voluto vederci per avere
meno paura o almeno per sapere di cosa avere paura .Pochi minuti e
Donnie Darko sarebbe stato disteso su un letto d'ospedale con gli occhi
bendati e decine di pillole sistemate in ordine alfabetico sul comodino
.
"Ciao ,Donnie"
Una voce cavernosa a sinistra del suo letto fece tremare il giovane
Darko .Rimase impietrito ,terrorizzato , quella voce non era umana .
"Sei così vulnerabile e la tua pelle così sottile"
La voce si avvicinava sempre di più all'orecchio di Donnie e
sentì una fredda mano scheletrica agguantargli il braccio e
poi accarezzargli con le dita appuntite il polso .La mano che lo
sfiorava era viscida ,gelida e Donnie si sentiva osservato .Il buio
cominciava a terrorizzarlo ,dopo quell'esperienza ,Donnie, chiese di
tenere la luce accesa tutte le notti nonostante non potesse vederla .Ma
la notte seguente l'essere si ripresentò . Donnie dormiva
placidamente affondando la testa sul guanciale e un dito gli tocco il
labbro superiore , Donnie si svegliò ma finse di essere
profondamente addormentato . Un brivido lo trapassò tutto
sentendo la stessa mano viscida e fredda della notte precedente
toccargli le lebbra .
"Ciao ,Donnie ,come va ?"
Lo picanalista dell'ospedale di chiamava Frank Morrison ,era un uomo
alto ,robusto e calvo con l'aria del gentiluomo ma naturalmente ,
Donnie , non poteva vederlo.
"Bene ,signor Morrison, tralasciando qualche sveglia notturna"
"Non dormi la notte ,Donnie ?" Il signor Morrison sembra molto
interessato al caso del ragazzo ,aveva sentito dei suoi precedenti e
preso a cuore la situazione.
"Io . Io sento delle cose .C'è un qualcosa che viene nella
mia camera ogni notte da quando sono quì . è gia
la seconda volta che viene a trovarmi"
"è immaginario o una persona reale?" Il signor Morrison
assumeva un espressione ancora più interessata quando Donnie
gesticolava e descriveva il movimenti dell'essere e le sue sensazioni
al momento .
"Dunque non sono sicuro che fosse frutto della mia immaginazione ,mi
toccava .Sentivo la sua mano ma sono certo di una cosa :non
è una persona" Il dottor Morrison chiuse dietro di
sè la porta della stanza di Donnie e si rivolse ai suoi
genitori che lo guardavano allarmati.
"Signori ,vostro figlio ha delle visioni ,è comune negli
individui paranoidi-schizzofrenici ,avvolte capita che il nostro
cervello ,per evitare danni irreversibili ,assecondi se stesso . In
parole povere le sensazioni che sente sono ne più ne meno
inesistenti delle visioni stesse"
Quella notte, Donnie si sentì nuovamente osservato
.Sentì sul suo collo in respiro insistente di qualcuno .
"lo so che sei sveglio Donnie ,io so tutto" Donnie rimase in silenzio
,completamente pietrificato
"Io sono Dio,Donnie" Il ragazzo alzò il braccio e lentamente
sfiorò il volto della creatua .Il sio muso allungato e
rinsecchito faceva da contorno a due orbite completamente svuotate e
sulla cima della testa si alzavano un paio di corna da cervo.
"Ciao ,Dio"
Il giorno seguente, Gretchen decise di fare visita a Donnie e lo
trovò intento a lanciarsi dalla finestra della sua stanza
,l'unica spiegazione che riuscì a dare fù quella
che era stato Dio a dirgli di farlo.
Erano le due di notte ,Donnie sapeva che Lui sarebbe tornato a
tormentarlo e nonostante dovesse urgentemente andare al bagno decise di
rimanere steso sul letto a fingere di dormire, tuttavia il bisogno fu
talmente impellente che fu costretto ad alzarsi dal letto ed
accasciarsi al muro per trovare la porta del bagno.Quando
tornò a letto lo sentì stranamente più
stretto perchè effettivamente al suo fianco era seduto
qualcosa .
"Donnie"
"Dio. Cosa vuoi da me ?"
"Tu cosa vuoi da te stesso ?" La voce diventava ogni notte
più caversona ,sinistra e terrificante ma Donnie si era
quasi abituato a tutto ciò .
"Vorrei poterti vedere"
"Puoi farlo , tu puoi fare tutto .Tutto quello che vuoi" Dio
esortò Donnie a togliersi le bende e questo
eseguì .Aprì gli occhi e l'unica cosa che vide fu
Lui , proprio come l'aveva immaginato ,orribile .
"Visto ,Donnie? Tu puoi vedere e ,come puoi fare questo , puoi anche
fare tanto altro ,nessuno può dirti nulla perchè
tu puoi fare tutto"
Donnie ,sconvolto ed impaurito raccontò al dottor Morrison
quello che aveva visto e con il tempo ,questo , divenne arrendevole
,ormai Donnie era un caso perso .
"Va' via ! non mi toccare !" Urlava Donnie quando Gretchen cercava di
abbracciarlo ,le voci si facevano distorte e ormai non viveva nemmeno
più in quel mondo .Gretchen rimase in ospedale a piangere
per ore dopo che Donnie le intimò di uscire dalla stanza e
lasciarlo solo. Donnie Darko era arrivato al limite dell'esasperazione
quando finalmente arrivò il giorno dell'operazione , avrebbe
riavuto i suoi occhi .Il ragazzo venne portato su una barella fino alla
sala operatoria ,Donnie si addormentò ,in torno a lui
sentiva la presenza di chirurghi ed infermieri e c'era anche Lui ,lo
osservava e ripeteva senza interruzioni il suo nome .Quando tolsero le
bende a Donnie lui sperava di vedere una famiglia felice ad attenderlo
e così fù ,tuttavia nell'angolo della sua comoda
,ovattata stanza d'ospedale c'era Lui che lo salutava con la sua mano
scheletrica e ripugnante.Fu una visione vomitevole ma Donnie finse di
non vederlo ,sorrise e prese le sue pillole.
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