Questo matrimonio s’ha da fare

Lo sguardo di Lord Stark indugiò su sua figlia con un’espressione che non ammetteva repliche. «… a Harrenhal ci sarà il fiore della nobiltà meridionale e conto di trovarti un marito. Perciò non infangare in alcun modo il Nord.»

Lyanna aprì la bocca per rispondere, ma preferì un docile: «Sì, Signor Padre.»

Rickard Stark annuì, chiedendosi se non fosse stato meglio assumere una septa invece di lasciare l’educazione della figlia a una balia locale. Restava un quesito senza risposta e poteva solo sperare che la bellezza – e la ricca dote – di sua figlia fossero sufficienti a trovarle marito.

Quando, durante il viaggio, Lord Stark parlò dell’intenzione di maritare sua figlia, nessuno avrebbe immaginato che Robert Barethon chiedesse la mano di Lyanna, nel bel mezzo della cena e dopo aver tracannato un boccale di birra per farsi coraggio: Rickard colse la palla al balzo, asserendo che il torneo era un’ottima occasione per annunciare il fidanzamento.

Lyanna non disse nulla, almeno fino a quando non fu sola con il padre e i fratelli nella sua stanza della locanda.

«L’ho già fatto¹!»

«Lyanna…»

«Cia ‘na regazzina ar Nido!»

«Lyanna Stark…»

«Se lo sgamo a metterme le corna, je sporvero la faccia!»

«A Lya’ datte ‘na calmata!» tuonò Rickard, poi tossì cercando di darsi un certo contegno, prese un respiro profondo e tentò di far ragionare sua figlia. «Robert è sinceramente innamorato di te, giusto Eddard?» Il ragazzo annuì. «Inoltre i Barethon sono imparentati con la famiglia reale, neanch’io avrei potuto fare di meglio. E poi, quando ti ricapiterà un altro che ti prenda così, su due piedi?»

La ragazza incrociò le braccia sul petto, borbottando fra sé e sé: aveva incontrato Robert solo un paio di volte, troppo poco per conoscersi e ancor meno per innamorarsi – i colpi di fulmine esistevano solo nelle canzoni. Osservò suo padre uscire dalla stanza e le sue labbra si allargarono in un sorriso che non prometteva nulla di buono.

Dieci giorni sarebbero bastati per far disamorare Robert?

Note

1. L’ho già fatto: rafforzativo di “lo sto a fa’” (non illuderti affatto che io faccia quello che vuoi).
Allora, c’è una punta di What if perché Rickard Stark non era presente al torneo: avevo pensato di cambiare questo dettaglio, ma ho lasciato stare.

Questa triple drabble è stata scritta per il contest “Drabble di stile” di Marge Pendragon: dopo aver letto la mia consegna [“Nella drabble deve essere presente un personaggio che parla con uno stile proprio molto particolare e ben riconoscibile (ad esempio un accento straniero o un modo di dire ripetuto)”] ho avuto quest’idea di rendere l’accento del Nord di Westeros con… il romanesco! Sono partita dal presupposto che l’educazione di Lyanna, contrariamente a quella di Sansa e Arya, fosse stata affidata a una donna del Nord, la cui influenza si sente soprattutto quando la ragazza è particolarmente agitata, nel bene e nel male (spulciando un paio di siti di detti romaneschi, mi sono scompisciata immaginandomi quali avrebbe potuto usare per/con Rhaegar e la faccina pucciosamente confusa di lui XXDDD).
Ho supposto anche che Eddard, Robert e Jon Arrin si siano accordati con Lord Stark per incontrarsi lungo la strada e terminare il viaggio per Harrenhal insieme: è proprio durante quest’ultima parte che Rickard rivela le sue intenzioni per Lyanna e Robert, già invaghito da un po’ di tempo, si fa avanti così, senza pensarci due volte.
Quanto al fidanzamento di Lyanna e Robert, sappiamo solo che era stato deciso prima del torneo, ma non quanto tempo prima: da qui l’idea di una decisione presa un po’ su due piedi e di annunciarlo non appena arrivati a Harrenhal – Rickard e Robert potrebbero aver definito i dettagli proprio in quei giorni. E sì, Robert ha lo stesso livello di romanticismo di mio marito ù.u
Le ragioni per le quali Lyanna è contraria al fidanzamento, invece, sono canon: non so nella serie, ma nel libro Ned ricorda quando la sorella gli espresse i suoi dubbi circa la fedeltà di Robert dopo il matrimonio, ribadendo che avesse una figlia naturale nella Valle.

Grazie a chi, non solo leggerà queste righe ma lascerà anche un commento.

Kindest regards, 

D. Rose