The Last Years

di King Of My World
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THE LAST YEARS
 
Com’era difficile viversi la vita al meglio. Era come un qualche cosa di estremamente complicato. Mi mettevo in ginocchio per pregare e pregare ancora. Per avere solo un pezzetto di felicità, ma essa cessava sempre di più in un sonno profondo: proprio come l’oscurità e la luce. L’oscurità aveva sempre la meglio, ma non era semplice guidare verso la luce. Essa si era smarrita nell’aria come qualsiasi altro gas, non riuscivo più a vivere al meglio questa vita. Era tutto così complicato, tutto così confuso. No, davvero, non saprei se il mio subconscio avesse torto o ragione. Ero confuso, molto confuso.
Amavo ogni singolo istante, ogni attimo, sì, ma solo quando stavo con i miei amici; invece, mentre ero solo e spensierato mi lasciavo coinvolgere dalla mia negatività... Essa era stressante quanto mia madre.
Lei non faceva altro che assillarmi ogni santo giorno e stava a starnazzare come una gallina impazzita. Non la sopportavo! Mi rendeva la giornata un incubo. Avevo diciotto anni, la vita dovrebbe essere un sogno ma qualcosa mi proibiva questa libertà di spirito. Non vorrei sbattere le palpebre nemmeno per un istante, vorrei godermi ogni minuto di questi anni, che sicuramente fioriranno come un lungo ricordo della mia vecchiaia.
Gli anni stavano passando ed io sarò solo un ricordo per la mia famiglia, una potenza serenatrice, dove un giorno potrò riposare in quella tomba dove tutti i miei cari verranno a pregare e sarò sicuramente dimenticato rispetto ai Grandi Della Storia italiana. 


 




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