Dicono “lontano dagli occhi,
lontano dal cuore”
Ma io passo ore
Scandite da fugaci rintocchi
A pensare al tuo viso
Illuminato da un sorriso,
Scivolato fra le dita
Come sabbia di un estate finita
Al rumore della porta che sbatte,
Dei miei passi sulla strada
E tu che lasci che me ne vada,
Gli occhi persi nella tazza del latte.
Dai nostri cuori
Una volta pieni
Di fantasia e d’amore,
Colavano da tutti i pori,
Riversandosi fuori come veleni,
Sentimenti ormai senza sapore. |