wings ;
(dormi, bestiolina.)
«Mi piacciono
le tue ali.»
È sempre un
sussurro stanco e felice, giunto al calar del sole di un’ennesima giornata
fatta di folli corse tra risa e canti – quando la sua regina la raggiunge nel
suo albero, dove non c’è poi molto spazio e si deve respirare il respiro dell’altro
per essere in due, e là si accoccola addosso a lei, col profumo dei suoi
capelli e il calore del suo sorriso raggiante come una stella nel buio.
E lo sussurra
spesso. Mi piacciono le tue ali. Come
se non si rendesse neppure conto – chi lo sa, magari è proprio così – che è
stata lei a ridargliele, già da prima, molto prima di averlo fatto.
Malefica non le
fa mai notare tali ridondanze; quasi non le parla. Di notte, al buio, usa quelle
sue ali ritrovate per fare l’unica cosa che non si sente (ancora) in grado di fare con le mani e con le braccia (ma c’è tempo per questo) – circondarla, stringerla,
tenerla vicina e non lasciarla andare mai più. Aurora ridacchia e soffia via le
piume e nel suo sorriso felice e stanco le dice che non se ne andrà, che
resterà.
«Dormi,
bestiolina.»
Dormi,
ma poi svegliati e sorridimi.
[ 202 parole
]
Spazio dell’autrice
Ciò che ci tengo a dirvi è che Maleficent è un capolavoro e per inciso è il capolavoro manifesto
dell’umanità e per quanto mi riguarda ognuno è libero di interpretare il
rapporto tra Malefica e Aurora come meglio crede, ma per me e per Fosco
il loro è Vero Amore del tipo per cui non ne esiste di più vero. Non so più
cosa sto dicendo. La verità è che sto ancora sanguinando nel cuore al pensiero
del discorso di Malefica ad Aurora addormentata.
Questa double drabble praticamente senza senso
si ambienta dopo il finale del film, obviously, e
fantastica di una vita passata a dormire (e a svegliarsi) insieme.
Aya ~