« You raped her. You murdered her. You killed her children. »

di Ivola
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Note: Ho scritto questa flashfic letteralmente di getto (e credo si noterà, ma più o meno è l'effetto voluto) dopo aver visto la 4x08. Questa è una rivisitazione della parte finale del duello tra Oberyn e la Montagna dal punto di vista scritto, dato che io non ho letto i libri (soltanto il primo, ahimè). Le parole di Oberyn non sono quasi sicuramente nello stesso ordine in cui vengono pronunciate da Pedro Pascal in questa scena, ma non avevo il coraggio e la voglia di vivere necessari per rivedere l'episodio, perdonatemi. Ero (e sono) ancora troppo scioccata. Tornerò quasi certamente, comunque, a parlare/scrivere di Elia, Oberyn, Rhaegar e Lyanna, perché la loro storia mi ha presa troppo ç_ç
Nient'altro da dire, a parte che la prossima puntata è la 4x09 e ho veramente paura perché il nono episodio è sempre quello cruciale.








You raped her.
You murdered her.
You killed her children.

(Say her name!)


 

« Dì il suo nome! » urlò, puntandogli la lancia al petto. « DILLO! »
Il silenzio degli spettatori gli rimbombava nelle orecchie, il vento a stento gli scompigliava i corti capelli bruni, lo sguardo cupo e furente e nero scintillava di vendetta. « Elia Martell! »  
Elia Martell.
Elia.
Martell.

« L’hai stuprata, l’hai uccisa, hai ucciso i suoi figli. » Un passo, un altro. Troppo vicino alla Montagna, troppo pericolosamente vicino. Rischiò. Voleva ascoltare bene le sue ultime parole. « Chi ti ha dato l’ordine? Confessa! »
Stuprata. Uccisa. Ha ucciso i suoi figli. Lo raccontava spesso, a volte senza nemmeno un motivo. Ha ucciso i suoi figli e poi l’ha stuprata con ancora il loro sangue a imbrattargli le mani. A volte gli sembrava di sentirla, sua sorella. Urlava straziata, mentre Gregor Clegane, su ordine di Tywin Lannister, la violava e ammazzava in tutti i modi che si potessero immaginare.
Elia, la dolce Elia, la bellissima Elia. Abbandonata dal proprio marito per un’altra donna. Dimenticata, cancellata, invendicata. Stuprata, uccisa, così come i suoi figli.
Elia Martell, dì il suo nome, avanti!
« L’hai stuprata. L’hai uccisa. Hai ucciso i suoi- » La Montagna gridò e ringhiò di rabbia contemporaneamente, strattonandolo per un piede con le forze che ancora non l’avevano abbandonato. La Montagna, Gregor Clegane, colui che stava per morire per mano sua.
« Questo non è il giorno della mia morte » aveva detto Oberyn Martell, qualche minuto prima. « Sai chi sono? Principe Oberyn Martell. Hai ucciso mia sorella, preparati a morire. »
Oberyn Martell inciampò.









 




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