Il mio capolavoro

di ___Page
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IL MIO CAPOLAVORO


 
Apro gli occhi, ancora in dormiveglia, rendendomi conto di una presenza accanto a me nel letto.
Il tuo calore mi raggiunge anche se il tuo corpo non mi sfiora nemmeno.
Te l’avrò ripetuto mille volte che non m’importa niente di svegliarmi, perché ti ostini a non abbracciarmi quando, rientrato dagli allenamenti, mi trovi addormentata?!
Mi volto e ti vedo profondamente rilassato, immerso in un sonno ristoratore.
Non posso impedirmi di ammirarti.
Il tuo viso è così calmo e sereno.
Semplicemente perfetto.
Studio attentamente la tua mascella squadrata, il tuo naso dritto, le tue labbra sottili e invitanti e le tue palpebre rilassate.
Quella cicatrice che ti attraversa l’occhio mi fa sempre venire una gran voglia di ricucirla con le mie labbra.
Ma non voglio svegliarti.
Il tuo respiro, profondo e regolare, è come una ninna nanna per me.
Sento già il bisogno di richiudere gli occhi, ma non prima di avere fatto una cosa.
Mi sollevo con il busto, sporgendomi verso di te.
Mi abbasso sul tuo orecchio e ti sfioro appena con le mie labbra sulla basetta verde.
Non è neanche un bacio, ma lo senti.
Senza svegliarti – nemmeno una cannonata ci riuscirebbe quando dormi così – ricambi con il regalo più bello che potresti farmi.
La tua bocca si piega in un ghigno sghembo, il mio sorriso preferito.
Sorrido a mia volta, soddisfatta.
Nemmeno se vivessi mille anni e mi impegnassi a fondo per diventare la migliore artista del mondo, riuscirei mai a disegnare qualcosa di così bello come il tuo sorriso storto sul tuo volto rilassato.
Eppure anche questo capolavoro l’ho fatto io, con il mio bacio a fior di labbra.
È merito mio, porta la mia firma, umida sulla tua pelle.
Il mio capolavoro.
Mi sdraio, stavolta stringendomi a te e, con un profondo respiro, in un attimo ti raggiungo nel mondo dei sogni.
 




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