ale
La
musica saliva nella sala,le luci erano abbaglianti,il brusio delle voci degli
invitati era intenso,tutto era perfetto come era stato organizzato da lei.
Lei…Alessandra,la
vj italiana che aveva rubato il cuore al ragazzo più desiderato del momento,un
angelo sceso sulla terra per accendere i cuori,dalla grinta irrefrenabile,dalla
bellezza sconvolgente,”arte pura “
come Ale amava definirlo…Bill Kaulitz.
Quella
sera però,dopo un intenso periodo trascorso insieme al suo angelo,ricco di
emozioni,risate,giochi ,complicità,amore… Ale sarebbe ritornata alla
normalità!! Sì,sarebbe ripartita per l’Italia. Per questo motivo il suo viso
era velato di tristezza ;in cuor suo sapeva già che le sarebbe mancata ogni
cosa di lui,del suo Bill.
Ale
stava ripensando tra se e se al motivo per cui aveva deciso di prendere quella
decisione…quella brutta litigata tra i gemelli non sarebbe dovuta
capitare;aveva già assistito a dei piccoli litigi tra i due,anche cruenti,ma
poco dopo il piccolo rancore creatosi veniva a mancare in un attimo. Questa
volta era diverso e lei purtroppo si sentiva responsabile.
“Come
mai quel visetto triste?”
Sentì
Ale alle sue spalle.
Si
girò di scatto e si ritrovò di fronte Tom…questa volta vestito in un modo più
elegante ,anche se non aveva abbandonato il suo stile unico. I suoi rasta
apparivano in perfetto ordine e sembravano luccicare grazie alle luci della
sala. Era lì davanti a lei,col suo solito sorrisino un tantino malizioso,col
suo fare da rapper,con la sua aria spavalda, ma Ale notò che anche i suoi occhi
erano diversi..non erano vispi come al solito,anch’essi erano velati di
tristezza.
Ale
gli sorrise
“Mi
sembri triste anche tu,Tom!”
“Si
nota così tanto?”
“Un
po’!”
Gli
rispose Ale col sorriso…un sorriso che lui ricambiò.
Tom
avanzò di qualche passo,si accostò a lei per poterla sentire meglio..la musica
nella sala incominciava ad essere più forte.
“Perché
sei così triste,Ale?”
Le
chiese Tom fissandola
“
Penso che immagini il motivo,no?”
Tom
annuì
“E
perché lo sei anche tu,Tom?”
“Perché
mi dispiace per quello che è accaduto,e che tu creda di essere la causa del
nostro litigio…non lo sei Ale,come devo spiegartelo!! Perché poi hai deciso di
partire?? Sai che Bill la prenderà malissimo…”
Tom
si era leggermente animato, Ale lo aveva notato e si rese conto che stava per
fare la cosa giusta. Con la sua presenza aveva sconvolto la vita dei
ragazzi,lei avrebbe fatto qualsiasi cosa per il loro bene,perché era quello che
le stava al cuore maggiormente..il bene di Bill e di Tom.
“Sarei
partita lo stesso. Tra un po’ devo riprendere il mio lavoro.”
“Sì
ma,non questa notte.”
Ale
aveva voglia di piangere,non riusciva più a sostenere lo sguardo di Tom e si
voltò dalla parte opposta,per paura che lui potesse accorgersi dei suoi occhi
pieni di lacrime.
Tom,in
realtà aveva capito tutto
“Ecco,sono
riuscito a farla piangere…mi farei un applauso da solo!”
Pensò
tra se e se Tom
“Scusami
Ale…io non volevo…io…”
“Non
è niente Tom…non devi scusarti…però credimi
è meglio così..è meglio che vada.”
Tom
si rese conto,che non sarebbe riuscito a farle cambiare idea;durante quel
periodo aveva imparato a conoscere bene Ale,una ragazza
dolce,gentile,disponibile per qualunque cosa,simpatica,dinamica,dal sorriso
contagioso,testarda proprio come suo fratello e bella. Forse per lui non era una
semplice amica,sentiva qualcosa di più nei suoi confronti..quel qualcosa che
non voleva ammettere di provare..lei era la ragazza che suo fratello amava,lei
aveva scatenato la sua gelosia nei confronti di Bill…per questo si era
incavolato ed era scoppiato il finimondo.
Adesso
lei era lì davanti a lui,desiderava abbracciarla e dirle che di lì a poco tra
lei e Bill sarebbe tutto tornato come prima,ma sapeva che suo fratello non
avrebbe mai fatto la prima mossa,per lui a volte era troppo difficile chiedere
scusa.
Lui
era lì dall’altra parte della sala,stava osservando ogni minimo movimento di
Tom e di Ale. Era arrabbiatissimo con suo fratello,ma in qualche modo anche con
Ale,anche se non sopportava l’idea che lei fosse triste o stesse male per causa
sua. Avrebbe voluto correre verso di lei,per dirle di cambiare idea sulla
partenza,ma il suo orgoglio glielo impediva…era arrabbiato con lei,perché era
diventata importante anche per suo fratello..questo lo irritava
irrimediabilmente.
“Sei
così bella questa sera,è il caso che qualcuno ti faccia almeno ballare!!”
Disse
Tom ad Ale,sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.
“Qual
è il tuo piano Tom?”
Gli
chiese Ale guardandolo divertita.
“Farti
sorridere un po’,perché sei molto più carina quando sorridi…non che tu non lo
sia anche quando non sorridi…ma…”
Ale
rise di gusto,e Tom ne fu felice.
“Dai,balliamo.”
“Come?”
Chiese
Ale con aria sorpresa.
“Balliamo,senti
c’è anche la musica adatta.”
“Ma
tu odi ballare questo tipo di musica e soprattutto questi party di “lavoro”.”
“E’
vero,ma per te farò un’eccezione!”
Tese
le sue mani…Ale riflettè un attimo,ma
poi col sorriso accettò il suo invito . Avvolta nel suo abito nero,si ritrovò
tra le braccia di Tom e si rese conto di volergli molto bene. Dall’altra parte
della sala,Bill aveva notato ogni loro minimo passo. Sorrise vedendoli
ballare..Tom era riuscito a distrarre Ale per un attimo dai suoi pensieri
tristi. La fissò da lontano cercando il suo sguardo,ma non appena Ale tese gli occhi verso di lui,Bill si voltò
di scatto sfuggendole solo per un attimo.
“Sono
uno stupido orgoglioso!”
Pensò
Bill,mordendosi le labbra.
Ale
aveva notato lo sguardo sfuggente di Bill e senza volerlo si strinse a Tom più forte…doveva andare via di lì,era
meglio salutarlo in quel momento.
Tom
si accorse delle sue intenzioni.
“Ale,tutto
ok?”
Le
chiese
“Sì!”gli
rispose Ale
“Tom”
“Cosa
c’è?”
“Ti
voglio bene,Tom!Grazie di tutto,mi sono trovata benissimo da voi,non dimenticherò
mai i momenti passati con Bill e con te,mi sono davvero divertita! Grazie.”
Si
staccò da lui,dopo avergli stampato un bacio sulla guancia.
“Salutami
tu Bill….mi mancherà da morire.”
Ale
s’incamminò a passo svelto verso l’uscita,mentre le lacrime invadevano il suo
viso.
“Anch’io
ti voglio bene e,non sai quanto.”
Tom
pronunciò quelle parole troppo tardi…Ale era già andata via.
“Tom”
Si
sentì chiamare
“Bill”
“Se
ne è andata?”
Gli
chiese Bill fissandolo
“Sì!....Avresti
dovuto fermarla!”
Gli
rispose Tom con disappunto.
Bill
scosse la testa,sentiva già la mancanza di Ale…Tom era l’unico ora, che poteva
aiutarlo e capirlo.
“Torniamo
a casa Tom?” gli chiese
Tom
lo fissò,era chiaro che Bill avvertiva un senso di vuoto,lui avrebbe provato a
colmarlo col suo affetto.
“Andiamo!”gli
rispose appoggiando la mano sulla sua spalla.
Insieme
s’incamminarono nella notte, verso casa.
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