La
raccolta partecipa alla challenge “La
sfida dei duecento prompt”
indetta
da msp17 sul forum del sito.
Nichijō
[1.
La resa]
Sasuke
sbuffò e lanciò un'occhiata in tralice alla
sua ragazza
a
Sakura,
la quale lo stava graziosamente ignorando.
Non avrebbe dovuto acconsentire a uscire quel giorno, lo aveva capito
subito. Prima aveva voluto a tutti i costi mangiare delle
dannatissime crêpes, poi lo aveva costretto a fare una
passeggiata romantica
nel parco e infine (perché non era ancora contenta, lei)
aveva squittito per cinque minuti buoni alla vista di uno scatolone
con dentro dei... cuccioli
cani rognosi. E adesso sembrava decisa a fargli definitivamente
perdere le staffe. Anzi no, l'aveva già fatto. «Ti ho
detto di no, Sakura», sibilò contrariato. «Cosa
ti costa?». Si era avvicinata, la stronza.
Aveva allacciato le braccia intorno al suo collo e posato il viso
nell'incavo dello stesso, sospirando. Sasuke stava quasi per
mandarla al diavolo, ma l'intromissione di Kiba Inuzuka – era
più che certo che, qualora avessero avuto una missione
insieme, al ragazzo sarebbe capitato uno spiacevole incidente
– lo costrinse alla resa. «Io
sarei disposto a regalarti un cucciolo, Sakura-chan».
[2.
Il
bastone]
La
situazione davanti cui si trovava aveva dell'incredibile. In effetti,
prima di convincersi del fatto che il suo fidanzato fosse impazzito,
aveva formulato diverse ipotesi; non era certamente normale –
nemmeno
lontanamente immaginabile,
si corresse mentalmente – vedere Sasuke che, sull'orlo di una
crisi di nervi, cercava disperatamente di convincere il cucciolo che
avevano appena comprato a rincorrere un bastone
che, a occhio e croce, doveva pesare due volte il suddetto. Kiba
aveva ripetuto più volte che il cane era appena stato
svezzato, quindi, per quanto poco se ne intendesse di animali, non
doveva avere più di un mese, un mese e mezzo. Sasuke sembrava
non capirlo, però. «Muoviti», sbraitava in
quello che sembrava un bizzarro incoraggiamento, «Stupido
cane!», esordiva quando quello, le orecchie basse, lo fissava
senza muoversi di una virgola. Aveva anche iniziato a tremare, ora
che ci faceva caso. Così decise di prendere in mano la
situazione e prese in braccio il piccoletto. «Sarà
meglio tornare a casa», disse avviandosi verso il sentiero che
li avrebbe condotti fuori dal parco. Sasuke fu subito accanto a
lei, camminava con le spalle curve e sembrava pensieroso. Decise di
non intromettersi. Poi lo vide pararsi davanti a lei e guardare truce
il cane. «Domani non accetterò fallimenti»,
sibilò. E Sakura, Sakura rise per anni nel ricordare
quella storia.
Angolo
dell'Autrice. Salve a tutti! Posto oggi queste due flash
scritte la settimana scorsa. A dire il vero non posso proprio
affermare che partecipino alla challenge (chi la organizza non si è
ancora degnato/a di darmi una risposta, mh), ma mi piace
pensare che sia così... quindi sì, aspettatemi una
valanga di drabble, flash e forse OS in cui esternerò tutto il
mio amore per questa coppia meravigliosa. Le due pubblicate oggi sono
insieme perché profondamente legate l'una all'altra, ma non
sono ancora sicura che questa sia la prassi: ci sono ben 200 prompt
fra cui scegliere, quindi potranno capitare occasioni in cui avrete
un bel po' da leggere e altre in cui dovrete accontentarvi di 90
parole precise. Solo il tempo sarà darci una risposta. Per
quanto riguarda la frequenza degli aggiornamenti, dipenderà
tutto dal tempo libero (e dall'ispirazione, ovviamente). Detto
questo vi saluto e... niente, una recensione è sempre
gradita. Alla prossima,
egoica
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