Tywin/Olenna
~not
too seriously.
1.
-Tywin, chi è quella? Ti sta salutando.-
Le pere mature imbrattano l'erba,
trascinate a terra dalla propria polposa pinguedine, e le farfalle
molestano i commensali del torneo. Joanna Lannister aggrotta le
sopracciglia.
Olenna Redwyne siede poco lontano, ad un altro tavolo. Ha candore nel
collo, cremisi sulle guance ed ebano nei riccioli
-bianca, rossa e nera come un arazzo.
-Nessuno.- replica Tywin, aggrottando la fronte. Non
è
necessario che Joanna lo sappia. Neanche lui lo sa con certezza, in
verità. Sarebbe difficile spiegarlo.
Olenna gli rivolge un sorriso beffardo, come se gli avesse giocato un
tiro mancino. Riceve, in risposta, un'occhiata scettica.
(102 words.)
2.
Per carità, sarà
anche un suo limite - ma Tywin non riesce proprio a
prenderla sul serio.
Olenna cinge una colonna dorata con il braccio nudo, piegando
graziosamente il mento e guardandolo da sotto in su.
-Giochiamo che tu scappi e io ti prendo, Tywin. Ti lascio un
po'
di vantaggio, altrimenti sarebbe troppo facile... sono veloce, sai?-
Nella sua mano destra, svolazza un ventaglio guarnito di piume e
perline. Tywin fa una smorfia.
-Sei così terribilmente infantile.-
-Poco male. È quando si invecchia che si peggiora. Hai paura
di perdere, per caso?-
La segue con lo sguardo, affilato di sottile disapprovazione, mentre
fluttua come un fantasma di luce.
-Io decido di giocare solo quando sono assolutamente sicuro che
vincerò.- dichiara il ragazzo con freddezza.
-Non sempre si può scegliere.- Olenna scivola alle sue
spalle, sfiora
la sua nuca con le labbra, lieve.
-E quando crederai di essere in
salvo, allora ti renderai conto che ti ho afferrato per il braccio.-
E gli rivolge ancora quel
maledetto sorriso,
altezzosamente imperturbabile e sardonicamente indulgente, che quasi lo
schernisce perchè non ha ancora capito, che quasi lo
rimprovera
di esserci cascato in pieno.
Tywin non riesce a prenderla sul serio -oppure, a volte, sembra essere
lei a non riuscirci.
(207 words.)
3.
Lei non si
può assolutamente paragonare a Joanna.
Olenna Redwyne non l'ha mai fatto sorridere, soltanto innervosire. Lo
lambisce come un'onda -l'enigmatica ipnosi dei suoi occhi di fuoco
bronzeo.
-Ho sempre sognato di andare così vicino ad un leone da
potergli contare gli artigli.-
Lo schernisce, sempre.
La risposta è lapidaria. -Credevo preferissi le rose.-
Ma Olenna è così leggera, aerea -soffusa. Non gli
permette la durezza. Nessun colpo la ferisce.
Gli sussurra un segreto all'orecchio.
-L'oro fa di un Lannister un leone. Senza, non rimane
nient'altro che un ragazzo che arrossisce se una ragazza gli fissa le
labbra.-
Nella gola, la cenere. -Ti sbagli.-
-Strano. Succede così di rado.-
Olenna gli rivolge un'ultima
occhiata, maliziosa, salace e confidenziale. -Sai tenerlo un
segreto, Tywin? Ho sempre detestato
le rose.-
Levita via, cammina ad un palmo dal suolo, la brezza le soffia tutte le
storie dei Sette Regni.
Tywin ama Joanna, davvero.
Solo che quella ragazza... continua a farlo innervosire.
(159 words.)
4.
Ombre viola disegnano geometrie nitide sulle piastrelle di smalto del
terrazzo. Un abito di seta di Myr tocca i fianchi di Olenna -Olenna,
bella e calda come quell'estate che fugge già.
-A vederti, nessuno direbbe mai che hai l'amante.-
Le
stelle giocano fra i suoi ricci biondi. È attraente,
soprattutto quella
sera, e Olenna osserva il suo volto -irrigidito dalla brina delle
formalità e dalla brezza dell'autunno precoce.
Tywin tira le labbra in una linea severa. -E infatti non è
così.-
-E io cosa sarei, finta?-
Il loro conversare è sempre un duello, che segue dettami
rigorosi: il ritmo duttile e frenetico della consumata esperienza dei
professionisti, quello di due mercenari che incrociano le spade, quello
di due danzatori che non mancano una nota.
-Fintanto che non ho ancora una moglie, non la posso nemmeno tradire.-
Non fa una piega. Lei tace. Non è certo cosa da tutti, chiudere la bocca ad Olenna
Redwyne.
-E perchè io?-
Tywin
risponde con raggelante franchezza. -Perchè sei la donna
più astuta che io abbia mai conosciuto, con tutta
probabilità.-
Un sopracciglio inarcato. -Attento, non troppi complimenti. Altrimenti
finirai con l'innamorarti di me.-
-So chi sei. Non sarei mai così sprovveduto da innamorarmi
di te.- Tywin soppesa l'autenticità delle sue stesse parole.
Olenna annuisce fra sè, soddisfatta, quasi trovasse conferma
alle sue opinioni.
-E io so chi sono.- Il suo sorriso sa di dolci agrumi, di pere mature,
di vino di Arbor. -Va bene così.-
(241 words.)
5.
-Alto Giardino sarà la tua tomba. Quando Tyrell ti
sposerà, non sarai più così.-
Olenna
solleva le ciglia, chine in un pastoso sopore d'estate. Giace fra
cuscini di velluto, un'imperatrice senza scettro. Sta attorcigliando le
perle d'una collana attorno ai pollici, distrattamente -ed è
l'unica
cosa che indossa.
-Sono io che sposo Tyrell, mio caro Tywin.-
-Cambia qualcosa?-
-Cambia
tutto. Tu estingui le casate con la tua gloriosa spada, io le congiungo
con il mio umile ingegno. Ma il risultato è lo stesso.-
All'improvviso, Tywin si chiede quanto potere può esercitare
sulla
politica dei Sette Regni una ragazza di vent'anni. E non vuole
rispondersi.
La
contempla. Languida come un'odalisca, bianca come il latte,
superba di
una nudità pressochè perfetta. Lei incontra il
suo sguardo.
Per un istante si svela d'ogni artificio, e sono solo loro -sono solo
così. Per un istante, sua.
Cambia tutto,
ripete Tywin a se stesso.
(149 words.)
6.
L'oscurità dei suoi capelli beve la luce della luna. Quel
profilo, celeste nell'ombra notturna, conosce la grazia liliale
dell'alabastro. Si sussurra che un
Targaryen l'abbia chiesta in moglie: all'improvviso, a Tywin non sembra
più così strano.
Poi Olenna parla -e quando parla, è sempre devastante.
-Vattene, Tywin Lannister. La tua promessa sposa ti sta aspettando
ansiosamente. La ami?-
-Anche se ti dicessi di sì, non ci crederesti.-
-Sì, invece. Un amore fatale?-
La voce di Tywin suona quasi compiaciuta. -Determinate circostanze squisitamente
favorevoli hanno contribuito.-
Olenna storce il naso, annoiata. -Non ti viene mai voglia di sovvertire
la banalità dell'ordine delle cose?-
-Gli unici che possono sovvertire questo e quest'altro sono i Sette
Dèi.-
-Esiste un unico dio, ed è quello che si onora a Castel
Granito.-
-Così come dappertutto. Tu lo sai meglio di chiunque, Olenna
Redwyne...- I suoi occhi si accendono pungenti. -Olenna Tyrell, a partire
da domani.-
Olenna rotea lo sguardo al soffitto, scuotendo appena il capo.
-Buonanotte, Tywin. Chiudi bene la porta.-
Tywin Lannister ghigna.
Scacco matto alla regina.
(173 words.)
7.
-Avremmo dovuto sposarci, noi due.- L'ha detto.
I
riccioli di pece -spuma nera di mare notturno- frusciano sontuosi
contro la pelle. È dietro di lei, e quel pensiero la fa
sorridere, e il
suo sorriso sbroglia un alito di vento. Agita il vino cremisi nel lungo
calice di cristallo. Un pendente di zaffiro riposa incastonato
nell'incavo della sua gola.
Se Tywin non la sapesse cinica come lui, scambierebbe l'emozione
sul viso di Olenna per malinconia.
-Potremmo smontare e rimontare i Sette Regni come ci pare, se soltanto
lo volessimo.- Lei sorride ad immaginare questo. -I nostri
figli conquisterebbero tutte le terre
conosciute, da Essos a Westeros. Siamo belli, furbi e ricchi. Insieme,
una calamità naturale.-
Olenna Redwyne Tyrell
non è altro che la malia, che ha
assunto forma femminile per pungolarlo.
-Eppure il
destino ci vuole lontani.- dice Tywin, con un filo di sarcasmo.
-Il destino non ci vorrà mai separare. In un modo o
nell'altro.- Lo sguardo che incrocia il suo. -Se il nostro sangue non
si unirà per matrimonio,
allora lo farà sui campi di battaglia.-
-Tu credi?-
Verde nel castano, perchè gli occhi di lei sono marroni come
la terra dopo la pioggia.
-Di più. Ne sono certa. E, alla fine di tutto questo, io
parteciperò al tuo funerale e mi dispiacerà
addirittura
un po' per te.-
Il reticolo di quella scacchiera è sempre disegnato ai loro
piedi, inviolabile, inesorabile.
Tywin tace. Non riesce ad interpretare il suo sorriso.
(242 words.)
8.
-Tywin...-
Ormai Joanna Lannister non fa domande, si limita ad indicare al cugino
la ragazza. Ha compreso che non vuole sapere, in fin dei conti.
Olenna Tyrell solleva un bicchiere nella direzione di Tywin,
un sorriso
crudelmente affabile a fior di labbra. La rosa non è
più la regina del giardino, evidentemente: lesti tralicci
d'uva l'hanno avviluppata e si nutrono della sua linfa per crescere
più rigogliosi. Il suo ventre è gonfio
del primo figlio. Luthor Tyrell, di fianco a lei, le stringe la mano
come se
temesse una sua repentina volatilizzazione.
Dopo qualche istante, Tywin alza il calice a sua volta, un bagliore
ironico nel profondo degli occhi verdi.
(110 words.)
Note dell'Autrice: Ahh, ecco due personaggi nati per stare insieme...
cioè. Già da soli sono una figata, ma insieme
raggiungono livelli di epicità mai sentiti prima. Ho
apprezzato infatti particolarmente tutte le scene Tywin-Olenna nel
telefilm, che nei libri non ci sono. Far interagire due personaggi
simili è stata una genialata, a parer mio.
Ci-o-è. Immaginate un figlio di Tywin e Olenna. Con la
badass di Tywin + la badass di Olenna... Salta fuori il re/regina dei
Sette Regni PERFETTO.
Non chiedetemi quando, dove e come. Non ho idea di come possano
incontrarsi, a parte ai tornei, visto che abitano piuttosto
lontanucci... però pazienza, dettagli! ^-^"
Fra gli avvertimenti ho aggiunto OOC, perchè -qualsiasi
giustificazione retorica a parte- Tywin che va a letto con qualcuno che
non è sua moglie mi sembra non da lui. Ma ditemi... era
possibile shipparli senza mandarli a letto insieme?? NOoooo, ovvio che
no. Ecco.
Grazie per avere letto, spero abbiate gradito <3 Mi farebbe
molto piacere sapere che ne pensate,
Lucy
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