Non ascoltarli

di kamy
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Ringrazio anche solo chi legge.


Non ascoltarli

Vegeta si avvicinò la gamba al petto e appoggiò la guancia sul ginocchio.

“E’ un assassino Bulma” si lamentò Yamcha. Il principe dei saiyan allungò l’altra gamba sulla superficie liscia e color crema del tetto della Capsule co. Alzò gli occhi al cielo e guardò due piccole stelle.

-Vorrei tornare a casa- pensò.

“E’ un tipo strano, ma …”. Tentò di difenderlo Crilin al piano di sotto.

“E’ pericoloso. Ha ucciso persino un suo compare” ringhio Then.

“Lo so e probabilmente mi abbandonerà, ma …” ribatté Bulma.

“Io penso che ancora non dovremmo fidarci di Junior e tu ti porti un pazzo in casa!” gridò Yamcha a pieni polmoni.

“Lascia stare Junior” implorò Crilin con la voce tremante.

“Porto suo figlio in grembo” esalò Bulma.

“Ti conviene tenere quella povera creatura lontana da un mostro simile” consiglio Jirobait.

Vegeta si morse il labbro e rabbrividì. Sentì un fischio e una mano calda sulla spalla. Si voltò e guardò Goku che gli sorrideva.

“Lo dicono anche di me, alle volte” lo rassicurò. Goku si alzò in piedi sulla Capsule co.. Il vento notturno gli scompigliava i capelli neri dalle ciocche grandi tre dita, colpendogli gelido i visi abbronzati.

“Che cosa vuoi Kakaroth?” domandò.

“Se ascolti le pressioni che mettono, io penso che le cicogne abbiano i bambini” sussurrò. Vegeta ghignò e incrociò le braccia.

“Pensavo le navicelle” mormorò rauco. Goku ridacchiò e si passò la mano tra i capelli.

“Urca, certo. Ed i cyborg in realtà sono marchi di merendine” disse ironico. Vegeta si voltò e strinse le labbra.

< Non posso farmi vedere a ridere delle sue battute > rifletté.

“Non dimenticarti che non me frega niente di quegli insulsi terrestri. Io voglio sconfiggerti e nient’altro mi trattiene su questo stupido sasso” ringhiò. Spiccò il volo e alzò il capo.

“E non teletrasportarti mai più da me se non vuoi che ti uccida” sibilò. Goku lo guardò levitare, la sua figura scura si stagliava contro il cielo blu notte.





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