Cap.1 Acquisto
Tony affondò le mani nelle tasche e osservò il
palazzo di vetro, abbassando lo sguardo nel seguirne la forma.
«Il signor Stark?» domandò una voce
maschile.
Tony si voltò, un uomo in giacca e cravatta
allungò la mano.
«Sono l'intermediario della concessionaria del signor
Witwicky» disse.
Tony gli strinse la mano, sogghignò e inarcò le
sopracciglia, aggrottando la fronte. «Bel posticino. Molto
post-apocalittico».
L'uomo ritirò la mano, si passò le dita sulla
giacca e indicò il parcheggio.
«Ci ha fatto sapere che era interessato ad una Camaro
d'epoca. Le farà piacere sapere che ne abbiamo diverse che
potrebbero riscontrare i suoi gusti. Ovviamente, tutte a sua
disposizione».
Tony arricciò il naso seguendo l'uomo tra le macchine
parcheggiate fino ad entrare in una zona con una decina di camaro
parcheggiate in fila. L'intermediario passò tra una camaro
rossa e una blu, sorrise.
Cominciò: «Queste sono le più nuove che
abbiamo, appena arrivate dalla Russia».
Tony scosse il capo, percorse con lo sguardo la fila di macchine fino a
vedere le ultime tre. Il commerciante lo raggiunse, si
strofinò le mani tra loro.
«Ma lei vuole un'auto d'epoca, giusto? Vedo che ha
già avvistato le migliori. E mi dica, quale le interessa di
più?».
Tony avanzò, sfiorò una camaro nera carezzandone
le linee gialle, vi girò intorno osservando il motore di una
blu e guardò le portiere di una gialla a strisce nere.
«Sembrano in buone condizioni».
L'intermediario annuì più volte, si
leccò le labbra e si sporse in avanti.
«Detto tra noi, quella gialla è in condizioni
migliori. Il signor Witwicky l'ha sempre trattata con la massima cura,
ma adesso siamo in tempi duri ed è costretto a venderla ad
un prezzo stracciato» disse.
Tony alzò il capo inarcando un sopracciglio,
osservò l'interno della camaro attraverso il finestrino e
socchiuse gli occhi intravedendo il volante brillare.
Aggrottò la fronte, si leccò le labbra e
alzò la testa.
«Poche storie. Quanto? ».
Il commerciante spostò il peso da un piede all'altro.
«Sessantaduemila dollari, ed è un prezzo di
favore».
Tony sorrise, passò la mano sul tettuccio della macchina.
«Vogliono proprio liberarsi di te, eh?»
sussurrò. Alzò il capo e tirò fuori il
portafoglio. «Andata. Dove pago?».
L'intermediario sorrise, indicò la cassa.
«Mi segua, prego. Le consegno subito le chiavi».
Tony seguì l'uomo e pagò con la carta di credito,
l'uomo gli consegnò il mazzo di chiavi senza smettere di
sorridere. Tony si voltò, raggiunse la camaro e
cliccò il pulsante sulla chiave togliendo l'allarme; le
portiere si aprirono. Stark entrò in macchina,
infilò le chiavi e sfiorò il volante,
sogghignò mettendo in moto e diede gas uscendo
dall'autofficina sgommando. Accelerò, attraversò
il parcheggio sentendo lo strillo di una donna arrivargli attutito a
causa dei finestrini e uscì dalla concessionaria.
Rallentò, carezzò il volante e sorrise.
«Vediamo di divertirci» sussurrò.
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