Ringrazio anche solo chi legge.
Bulma è gelosa
Goku
biascicò nel sonno, sentì una mano tenerlo alla
spalla.
Le dita strinsero spingendolo, le unghie strisciarono sulla sua pelle.
Socchiuse un occhio e guardò Chichi, i capelli le ricadevano
sul viso pallido.
Gli occhi erano cerchiati di blu e le labbra erano ancora sporche di
rossetto
uscito fuori dai bordi.
“Co
… cosa …” biascicò.
“Alzati,
c’è Bulma in salotto”
sussurrò la moglie. L’uomo
annuì, guardò il viso della mora allontanarsi e
si diede la spinta per alzarsi
seduto. Si tolse la coperta da sopra, si guardò intorno e
scosse il capo.
-Sonno! Urca,
non riesco a vestirmi- si disse. Si alzò in
piedi, si guardò intorno e osservò gli stivali
abbandonati a terra. Alzò i
boxer mezzi calati con entrambe le mani, passò a fianco a
Bulma. Mugolò e
strinse gli occhi accecato dalla luce accesa del corridoio. Si diresse
verso le
scale, cadde dal primo gradino. Sentì dolori ovunque, alla
nuca e alla schiena
davanti agli occhi gli esplosero tante piccole luci bianche.
Rotolò giù per i
gradini e atterrò a faccia in giù
dall’ultimo. Si nascose il viso e si diede la
spinta per rialzarsi.
“Goku!
Goku finalmente, amico mio!” urlò Bulma. Le
orecchie
del Son fischiarono e si alzò in piedi. Sbatté
gli occhi, piegò il capo e
guardò l’azzurra.
“Ti
prego, parlaci tu!” gridò la donna.
“Con?”
domandò il Son.
“Con
Vegeta, è impazzito!” si lamentò lei.
Si sporse sulle
punte, si aggrappò al collo del Son e gli
sussurrò all’orecchio. Goku annuì, la
spinse staccandola e si teletrasportò da Vegeta.
“Vegeta,
non posso essere la tua ossessione!” gridò. Il
principe dei saiyan saltò sul letto riatterrando in piedi e
si voltò verso
Goku.
“Io
ti ammazzo Kakaroth!” gridò. Sgranò gli
occhi e indicò
con l’indice il Son. I pantaloni del pigiama di un verde
pisello erano due
volte la sua misura e lo stesso valeva per le maniche azzurre, della
mano si
vedeva solo l’indice teso.
“D’accordo,
ma non puoi a ogni cosa che succede darmi la
colpa, a ogni canzone dire che sarebbe bello trucidarmi sulle sue note,
minacciarmi di staccarmi la testa facendo saltare in aria con ki-blast
i muri
che trovi sul tuo cammino!” gli gridò contro il
saiyan cresciuto sulla terra.
“Paura?”
domandò Vegeta. Ghignò e si alzò sulle
punte,
guardando negli occhi il saiyan davanti a lui.
“No,
Bulma è gelosa” ribatté Goku. Vegeta
divenne verdastro
e alzò un labbro.
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