Fuga.

di Cable
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Sento il sangue
ribollire,
caustico,
ardente,
frutto della paura
che mi avvolge.
Scappo,
ma non ho vie di fuga.
Tutto il mondo è
una gabbia mortale,
ovunque regna
il mio terrore,
non esiste luogo
in cui io sia al sicuro.
I pericoli si insidiano
anche nel più innocente
fiore da cogliere.
Non sento più
i miei battiti,
sono tanto forti
da sembrare uno solo.
E provo a respirare,
senza riuscire
a distogliere i pensieri
dall’incombente orrore.
Cerco sollievo
nell’unica speranza che
rimane:
la morte,
la notte,
l’oblio,
il buio in cui
balugina la luce
della salvezza.
 




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