Quel giorno al riformatorio

di Utentesolitario
(/viewuser.php?uid=663053)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Buongiorno a tutti, oggi vi propongo questa flashfic su a tutto reality, è la prima volta che mi cimento nel tema e voglio premettere che uno dei personaggi che preferisco è Mike in tutte le sue personalità.

Ho scelto di raccontarvi un evento di cui sono stati protagonisti Duncan e Mal al riformatorio.

 ______________________________________________________________________________________

Era un giorno come altri in un comune penitenziario minorile, era un posto molto lugubre, la vita era durissima e le mura grigie mettevano tristezza.

-Lasciatemi andare! Non ho rubato io la macchina!- ogni giorno arrivavano nuovi prigionieri, alcuni nuovi, altri con dei precedenti.

Duncan era una faccia conosciuta nel luogo, quel giorno rientrava per l’ennesima volta, al tempo aveva tredici anni, non possedeva ancora la sua cresta verde.

Non era un duro ma ci si atteggiava, la verità era che aveva paura di rincontrare lui.

Un ragazzo della sua stessa età che però non aveva problemi a sottomettere il più spietato dei delinquenti presenti in quel riformatorio, non si sarebbe lasciato mettere i piedi in testa neppure dai maggiorenni.

Terrorizzava tutti con il ciuffo da emo e la sua risata malvagia ma quel che più lo rendeva così temuto era il suo fischio portatore di sventura.

Sembrava che quel suono potesse cancellare la speranza e la felicità dal cuore di tutti, quando lo sentivano tutti correvano a nascondersi, correva voce che potesse scatenare addirittura catastrofi naturali.

-Molto bene, guarda chi si rivede.-

Il tono sadico di Mal rendeva la sua voce ancora più spaventosa.

-Che aspetti, dillo.-

-Oh grande Mal, signore del male e onnipotente genio criminale.-

Sottoponeva tutti quelli che arrivavano a questo rito in cui gli giuravano fedeltà e guai a chi si rifiutava.

I crimini commessi da lui non erano bazzecole come tutti gli altri, non commetteva furtarelli di auto o di denaro ma veri e propri omicidi che lo avrebbero tenuto dentro per parecchi anni.

Giravano voci macabre sul suo conto ma quel giorno se ne ebbe la conferma.

All’ora di pranzo erano tutti in mensa a consumare la sbobba che gli veniva servita, peccato che Duncan non aveva fame e sfortunatamente per lui si imbatté nel peggiore dei suoi incubi.

La visione che ebbe era terribile, Mal in piedi su una guardia a terra in una pozza di sangue mentre si esibiva nel suo fischio malefico, il ragazzo ne rimase scioccato e filò via a gambe levate.

Ma quello stesso episodio cambiò qualcosa pure in Mal perché nel suo subconscio avvenne una ribellione.

-No Mal, adesso basta, hai superato il limite-

Era Mike, la personalità originale, che era stato rinchiuso insieme a tutte le altre.

-Il cervello è sotto il mio controllo, voi tutti mi dovete obbedire.-

-No, ragazzi, prendiamolo.-

Questa fu la fine di Mal… o quasi.

Tre anni dopo, a tutto reality all stars, Mal prende il sopravvento.

-Adesso nessuno mi fermerà.-

                                                                                              

                                                                                                       (420 parole Times New Roman)

_________________________________________________________________________________

Spero che la fic vi sia piaciuta e vi invito a recensire per fare presenti le vostre impressioni e vi do appuntamento a una mia eventuale prossima storia sul tema.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2650504