Accordarsi

di umavez
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Accordarsi

 

 

 

 

Le solite note

 

 

 

 

 

 

« Io non sono brava con la musica. »

Gli disse quando sentì i suoni fermarsi per un attimo. Magari era solo una pausa, uno stacco ben meditato a cui poi sarebbe dovuta seguire un'altra maratona di note, ma lei non lo sapeva e non lo poteva sapere, perché era la prima volta che lo sentiva suonare quel brano, e perchèSasuke gli spartiti li teneva ben nascosti nel cassetto della scrivania, il primo, quello che aveva la possibilità di essere chiuso a chiave, e rubargliene uno per sbirciare ed impararsi bene quando le pause sono semplicemente pause o sono la fine era impossibile.

Lui si fermò, forse scocciato, senza distogliere lo sguardo dalle corde, approfittando dell’interruzione – che probabilmente gli scocciava, eccome se gli scocciava – per riaccordare la chitarra. Pizzicava una corda e poi un’altra, e il suono a lei sembrava identico, eppure lui sentiva qualcosa che lei non percepiva, e allora modificava di poco la posizione di una delle meccaniche sul manico, per tirare di più o allentare la corda. Lo fece con altre note, mentre attendeva che lei continuasse il suo discorso.

« Cioè, io non capisco quello che stai facendo, guardo le dita muoversi e quando si muovono in fretta mi sembra che tu stia suonando bene, ma non so, non so dove sta la bravura nei musicisti.»

Sasuke alzò lo sguardo su di lei che aveva finito da un bel pezzo il suo tè, e aspettava che qualcosa si muovesse. Che qualcosa che non fosse il brano suonato da Sasuke cambiasse.

Lui fece spallucce.

« Non ce n’è bisogno, di solito.»

« Di cosa? »

« Di essere musicisti per apprezzare la musica.»

Lei sorrise. Si alzò dalla sedia e ripose la tazza del tè nel lavabo, poi si voltò a guardarlo e aspettò che lui posasse la chitarra sul supporto e che si alzasse anche lui, che proponesse una passeggiata sul lago vista la bella giornata, e che si perdessero nei suoni della gente, della natura, dei bambini che giocano, e non delle note della chitarra. Non tra le solite, infinite, bellissime e struggenti note della solita chitarra di sempre.

Sasuke ricominciò ad accordare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non pubblico su EFP da una vita e ricomincio da una flashfic deprimente, come al solito, ma il momento è buio, miei cari amici, e purtroppo la mia mente non è spensierata. Ci saranno capitoli migliori spero, e più felici, ma ho iniziato così, con una cosa che farà fuggire il 90% del lettori!

Non so se saranno sempre e comunque flashfic, cercherò di non sgarrare, ma non prometto nulla.

Buona lettura a tutti, e un grazie anticipato a tutti coloro che daranno un’occhiata/leggeranno/recensiranno!

umavez





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