Tieni il conto, otterrò mille punti.

di Half_Feather
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Prologo.

Lily Luna Potter, l’unica rossa trai tre figli Potter.
La sua è una storia come molte altre, perché lei è una persona come molte altre.
L’unica differenza? Ha una bacchetta con cui fare mille magie.
Non voglio io, però, soffermarmi su cosa riesce a fare con la sua bacchetta; far levitare gli oggetti? Trasformare una tazza in un animale? Schiantare altri maghi contro i muri?
Di questo ed altro è capace la nostra piccola Lily Luna. Nel caso vi interessi sul serio come far levitare un oggetto, devo dirvi a malincuore che siete solo dei Babbani (così vengono chiamate le persone senza poteri magici) e, a meno che non siate degli abili prestigiatori, non avete nessuna possibilità di riuscire nel vostro intento.
Sono altre le magie di cui ho intenzione di parlarvi quest’oggi; magie che possono fare due persone, anche comunissimi Babbani, sguinzagliando le proprie emozioni ed affidandosi l’uno all’altro.
Ahimè, devo premettere che il più delle volte ci vogliono mesi, anche anni, perché avvenga la magia. Se sarete pazienti, riuscirete a seguire la storia della nostra streghetta sino in fondo, altrimenti sarò costretta a dirvi “addio” nel bel mezzo del cammino verso quello che io credo sia il giorno più importante per i miei genitori: la mia nascita. Sì, sono modesta.
Forse non vi ho detto che sono la figlia della protagonista della nostra storia, ma suppongo non sia fondamentale per il suo proseguimento, poiché essa è ambientata in anni non molto recenti.
Perché la vostra attenzione “non vada a farsi fottere” ─ non dite a mia madre che sto usando un linguaggio poco carino ─, ho pensato di farvi ammirare, durante la narrazione, qualche foto; tuttavia non ho il permesso di mostrare a voi Babbani cose che hanno a che fare con il mondo magico, indi per cui cercherò semplicemente di facilitarvi la cosa parlando al presente e fingendo che mia madre sia ancora oggi una bambina di dieci anni che ancora non sa come preparare un panino al prosciutto con le proprie mani.

Suppongo sia arrivata l’ora di cominciare la nostra storia, non credete?

Adesso chiudete gli occhi, rilassatevi e giuratemi solennemente di non avere buon intenz…─ volevo dire, giuratemi solennemente di credere nella magia, perché altrimenti non avrebbe senso ascoltare questa storia. È come per Babbo Natale: se non ci credete, dove sono la magia e tutto il divertimento? Giuratemi di crederci e, se siete proprio senza speranze, provate come minimo a fingere di non esser Babbani.

Dicevo ─ questa è la storia di una ragazzina come molte altre, una testolina rossa costretta a convivere con due fratelli maggiori, una madre che ha un difficilissimo rapporto con i fornelli e con un uomo che è il salvatore del mondo magico, un uomo che è per tutti un eroe, ma per Lily è un semplice papà con cui è costretta a lottare ogni qualvolta le vien proibito qualcosa. Oh, vi sarà utile sapere che questa Lily ha un esercito di cugini, metà di loro con una chioma selvaggia rossa in testa.
Mettetevi comodi sui vostri divanetti fatti di chissà quali materiali o tessuti costosi, piccoli Babbani, perché sto per narrarvi l’intrigante storia di mia madre, Lily Luna  “la peste” Potter.





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