Sahara

di Francesco Coterpa
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Lei era la figlia più bella del faraone. Sahara figlia del Dio in terra. Toth gli aveva donato un'intelligenza divina, Maat la saggezza, Bastet l'amore e Ra la luce che risplendeva dal suo animo puro. Ella divenne una splendida fanciulla, con le migliori doti che gli uomini avessero mai potuto immaginare di evolvere in secoli di esperienza.

Ma la felicità non gli apparteneva ancora. Lei voleva volare e raggiungere così ogni frammento di terra e goccia d'acqua caduta in quel fazzoletto nella notte. Così all'età di vent'anni in una profonda e oscura sera fuggì dalla sua casa natale e dai suoi cari e si recò nel cuore delle terre calde.

Giunta nel posto pregò il dio Seth di far in modo che il suo desiderio fosse realizzato e il dio, il quale non aveva concesso mai nulla alla giovane, decise di soddisfare la sua richiesta. Il vento si alzò forte e il sole bruciò la verde terra finché non si aprirono squarci nel suolo.

Ella vide la sua candida mano divenire granelli e così il suo corpo intero. Il vento poi fece il resto e portò la sua presenza per tutta la terra, formando un caldo ed infinito orizzonte di sabbia. Da quel giorno lei vide tutto, lei sentii tutto, lei fu il tutto.

Lei divenne Sahara, figlia della terra e madre dei deserti.





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