POV FRED
A passo spedito, ma sempre umano, cominciai a percorrere l’autostrada, sapevo
per certo che la città in questione si trovava da queste parti, ma per qualche
strana ragione sulle cartine non era segnato. Continuai ad avanzare, il sole era
ancora alto, ma intorno a me vi era una leggera foschia. Ad un certo punto scorgo
qualcosa dall’altra parte della strada, non molto distante; dopo aver appurato che
in giro non ci fosse nessuno mi fiondo alla massima velocità in quella direzione,
per chiedere indicazioni. Quando arrivai abbastanza vicino, notai che quella era
una stazione di benzina con accanto un bar. Dopo aver notato che vicino alle
pompe di benzina non vi era nessuno, decisi di provare dentro il bar. Appena
dentro sentii subito l’odore di due esseri umani; la prima era una ragazza sulla
ventina, dietro la cassa, il secondo invece credo che fosse sul retro del negozio. Mi
avvicino in modo seducente (Volevo chiedergli informazioni in fretta) e,
sfoderando uno dei miei migliori sorrisi, le chiesi -Mi scusi signorina, mi sono
perso, sa dirmi per caso la strada più breve per arrivare a Silent Hill- A quel punto
sentii il cuore della ragazza cominciare a galoppare e vidi le sue guance colorarsi
di un rosso intenso -Emh… veramente questo bar è di mia nonna, io sono venuta a
lavorare qua da poco, se vuoi emh… chiedo a lei- Rispose facendo segno di andarla
a chiamare: Probabilmente era alla nonna che apparteneva il secondo odore che
avevo sentito prima. Dopo qualche secondo uscì dalla porta sul retro una donna
piuttosto anziana, aveva i capelli bianchi e diverse rughe in viso. Appena mi fu
davanti cominciò a strizzare gli occhi su cui aleggiava un velo di dubbio: sembrava
che mi stesse esaminando, come se le ricordassi qualcuno. -Salve, come avevo
detto a sua nipote, avrei bisogno di un indicazione per arrivare ad una città
chiamata Silent Hill: per caso lei può aiutarmi?- Le chiesi, passando da un tono
seducente ad uno gentile e pacato. Finito di parlare, alla donna le si illuminarono
gli occhi e dalla sua bocca sfuggì un esclamazione -AH! Ecco dove mi sembrava di
averla vista: circa trent’anni è passato un ragazzo molto simile a lei per chiedermi
la stessa identica cosa. Per caso era un suo parente? Aveva il suo stesso colorito
della pelle e gli stessi occhi, anche se era molto più grosso di lei*- Aveva incontrato
un vampiro vegetariano come me! Pensai per un millesimo di secondo a tutti i
vampiri che avevo incontrato nella mia esistenza, ma nessuno corrispondeva a
quella descrizione -Mi dispiace ma non ho nessun parente con queste
caratteristiche, forse si tratta solo di una coincidenza- La donna sembrò rimanerne
delusa, forse era sicura della sua deduzione -Comunque, tornando alla sua
domanda, basta proseguire verso est per circa 3 chilometri e poi svoltare a destra:
la vedrà, in bella mostra, il cartello che da il benvenuto in città- Ringraziai la
signora e per educazione decisi di comprare qualcosa. Uscì da quel bar con un
pacchetto di sigarette in mano, se dovevo comprare qualcosa almeno avrei preso
qualcosa di utile, e mi diressi verso la mia meta. Mi incamminai a passo veloce e
decisi intanto di farmi un tiro; dopo qualche secondo espirai il fumo dalla bocca:
facendolo mischiare con una strana nebbia che cominciava ad apparire davanti a
me.
*Si sta riferendo ad Emmett Cullen. L’anziana signora è la donna che gli ha dato indicazioni nella fanfiction “il gigante e la bambina”
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