PRAYER
Kazuto aprì lentamente la porta della stanza, l'aria all'aria all'interno era pesante e satura di medicinali. Un odore inconfondibile, riconoscibile tra tutti, un odore che era ormai diventato simbolo di sofferenza.
Il ragazzo respirò pesantemente e scostò la tenda. Lei era lì, distesa immobile. Kazuto si sedette accanto al letto e sorrise.
-Allora, come va oggi Asuna?- cominciò.
Non una risposta, non un sussulto, non un cenno, non un singolo movimento seguì quella domanda, ma lui sembrò non farci caso. Dopotutto era normale...
-Io oggi mi sono allenato al kendo e dopo anche Sugu mi ha dato una bella bastonata! Sai, non sono più così bravo come quando ero su SAO, ma voglio cominciare ad allenarmi seriamente! E poi potresti venire anche tu, no? Ci potremmo allenare insieme, come ai vecchi tempi! In effetti sei piuttosto brava con la spada... Beh, rispetto alle altre ragazze intendo!-
Kazuto si fermò e fissò il monitor. Onde cerebrali e battito cardiaco invariati.
È tutto vano, pensò.
Si alzò in piedi e fissò Asuna. Era bellissima. Le sfiorò delicatamente il viso e arrivò a toccare il casco. Il NerveGear era ormai consumato, le scritte erano quasi illeggibili, ma la spia verde del comando "Pow" rimaneva accesa.
Abbassò la testa e gli si adombrarono gli occhi.
-Ridammela!- sussurrò. -Ridammi Asuna, adesso!-
Kazuto strinse lentamente le dita a pugno e le nocche sbiancarono.
Due lacrime rigarono il volto del giovane.
-Ridammela, ridammela, ridammela...-
La parola era la stessa, ma era il tono che cambiava. La sicurezza, l'orgoglio, entrambi scomparivano, trascinati via dalle lacrime che ininterrottamente cadevano sul linoleum, formando piccoli cerchi scuri.
Tutti i sentimenti svanivano e rimaneva solo disperazione. E disperato era il tono di quella sua preghiera, anzi, di quella supplica che dalla terra si levava in alto nel cielo.
Moon's corner
"Heeeeei guuuuys, è passato veramente tanto tempo dall'ultima fanfic e mi sento un sacco in colpa!!! Oggi ho postato questa piccola storia che mi è venuta in mente così, aspettando un treno e pensando ai sentimenti di Kirito senza la sua Asuna.
Questa breve storia è da leggere in un giorno di pioggia, quando la tristezza aleggia nell'aria.
Spero vi sia piaciuta :)
Moon~
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