la stanza degli specchi

di ChiaraBJ
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La nostra anima è come uno specchio d’acqua
Riflette solo ciò che noi siamo …
(Cit.R.C.)                                                                                          

                                                                                                                                                                                                                     
 
 
PROLOGO
 
Ben correva all’impazzata sui tetti di Colonia.
“Fermati … Ben … fermati  o sparo” gli urlò dietro Semir.
Ma Ben non accennava a fermarsi. 
Fu allora che Semir  prese la mira e sparò. 
Ben cadde a terra colpito di striscio ad una gamba.
Come una furia gli si avventò contro Semir, gli piantò un ginocchio in mezzo alla schiena, gli prese le braccia e lo ammanettò.
 ”Ben Jager sei in arresto” disse il piccolo ispettore turco e lo prese rabbiosamente per i capelli e lo costrinse a mettersi in ginocchio davanti a lui:
ora si guardavano dritti negl’occhi.
“Dammi una ragione per cui non dovrei spararti … “ continuò Semir
Il piccolo ispettore turco aveva gli occhi furiosi e allo stesso tempo tristi, mentre quelli di Ben erano fieri e decisi.
”Maledetto bastardo” gli urlò contro ”Cinque anni … cinque anni della mia vita insieme … ti consideravo un figlio … ti ho affidato la mia vita , le
mie figlie, Andrea … lurido porco …”
Detto questo lo colpì violentemente in volto con il calcio della pistola  spaccandogli un labbro.
 ”Ora basta Gerkhan !!!” urlò la Kruger.
”E’ meglio che me lo tolga di torno, commissario, potrei fargli un bel buco in testa …”
La Kruger portò via Ben. 
Semir restò solo a guardare la città e mentre una lacrima solcava il suo viso disse
”Ben … perché?”.
 
 




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