All I feel is this cruel wanting
 

È puro acido.
Acido che gli scorre nelle vene corrodendogliele ad ogni singolo battito del cuore. Acido che scivola giù per la bocca dello stomaco, gli distrugge l’addome e gli dilania il ventre come una lancia affilata. Acido che s’insinua nei polmoni e ne scioglie gli alveoli impedendogli di respirare.
È acido e odio distruttivo, quel desiderio di spezzarlo, di annientarlo, di costringerlo ad inchinarsi al suo cospetto e poterlo calpestare; è acido e rancore puro e caustico, quella smania di sovrastarlo e troncare i suoi sogni e le sue aspirazioni, sottrargli quel malefico e velenoso talento che lo perseguita anche nei sogni.
È acido, quello con cui gli morde le labbra e gli solleva la maglia e gli graffia la pelle, è acido e bramosia e sofferenza e rabbia.
Eppure Tobio non si piega.  Lo strattona di rimando, gli tira i capelli, ringhia sulla sua bocca; anche quando le sue mani si fanno crudeli e malefiche, spingendolo tra le ombre degli spogliatoi e arrivando dove non avrebbero mai dovuto osare, Tobio non smette di guardarlo con sfida e determinazione.
È acido, bile che vorrebbe solo vomitare, e anche quando la sua resistenza si fa vincere Oikawa non riesce neppure a goderne.