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Capitolo
Primo
Boris
non era
solito guidare così lentamente, ma soprattutto non riusciva
a tenere la radio spenta.
Nel
momento stesso
in cui accendeva il motore, si trasformava in un essere indemoniato
capace di farti vivere l'esperienza del brivido dell'alta
velocità e se, per caso, fosse stata, disgraziatamente, la
prima volta che mettevi piede nella sua auto, oltre alla cintura di
sicurezza dovevi badar bene a reggerti per non farti sballottare da
ogni parte.
Lui
definiva il
suo modo di guidare un'arte.
Io
la definivo
l'arte del far apparire magicamente il riflesso di un'auto della
polizia sugli specchietti retrovisori.
Beh,
questo
è quello che sarebbe successo in un giorno qualunque.
In
genere odiavo
il suo modo brusco di guidare, ma quel giorno il suo andare a quaranta
all'ora lo trovavo ancora più irritante.
Ed
ancora
più irritante era il silenzio mortale che entrambi ci
ostinavamo a mantenere; forse per non rompere il flusso di pensieri che
ci stava come ipnotizzando: a lui lo costringeva a tener gli occhi
fissi sulla strada e a me ad osservare il paesaggio che mi lasciavo
alle spalle.
Un
paesaggio di
campagna, fatto di enormi campi di grano, alcune case sparse qua e
là, e alberi. Tutto ciò, in un giorno qualunque
mi avrebbe trasmesso un piacevole senso di serenità.
Ma
quello non era
un giorno qualunque, per nessuno.
Lo
spiegava il
nostro strano atteggiamento e chiunque ci conoscesse lo avrebbe subito
notato.
Quando
Boris
accostò l'auto all'ombra di una enorme quercia, controllai
il mio orologio al polso sinistro e mi resi conto che mancavano,
all'incirca , solo dieci minuti.
I
raggi del sole,
oramai prossimi al tramonto, davano un tocco pittoresco al paesaggio
circostante e da lontano, laggiù, uno stormo di uccelli neri
migrava in direzione del sole. Si credeva che fosse segno di un cattivo
presagio, legato alla morte, o almeno, così avevo sentito
dire.
Beh,
in quel
momento, in quella precisa circostanza, sembrò qualcosa
d'inquietante, quasi un avvertimento.
"
Allora, quanto manca?" domandò il mio amico.
"
Dieci minuti" risposi dopo aver ricontrollato.
"
Non credi dovremmo cominciare ad avviarci?" .
In
quel momento
uscì la pistola dalla sua tasca ma dovetti apprestarmi a
fermarlo.
"Tu
non vai da nessuna parte...".
Ricordo
ancora la
sua espressione contorta e corrucciata su di me.
Sembrava
quella di
un bambino a cui avevi appena impedito di fare qualcosa di pericoloso.
"
Kai, non fare il testone come al solito!".
Boris
non era un
bambino, semplicemente un uomo-gigante
infantile.
Tuttavia
la
situazione rimaneva pericolosa e secondo i termini stabiliti, solo io
sarei dovuto presentarmi.
"
Boris, è me che vuole! La tua presenza potrebbe complicare
le cose, quindi stai qui e aspetti il suo ritorno!" conclusi
autoritario.
"
Da quando stai alle sue condizioni??"
Non
seguì una risposta,non sarebbe servita.
Si
appoggiò con tanto di sbuffo al sedile, e prese a guardare
dall'altra parte, mormorando qualcosa di non ben definito e in quel
momento avrei voluto che la mano di Yuri apparisse magicamente dai
sedili posteriori, per colpire, come una mazzata, la sua enorme
capoccia platinata.
Già,
Yuri.
"
Hai intenzione di andarci disarmato?" mi domandò.
"
No, ho una pistola con me!"
Anche
se dubitavo
già che mi avrebbero permesso di usarla.
Era
stato alquanto
chiaro al riguardo: né armi, né polizia. Niente.
L'esclamazione
che
seguì da parte di Boris, anticipò il mio pensiero.
"
Quel figlio di puttana!"
Dette
un colpo
violento sul volante. "
Se solo avessi la possibilità di averlo tra le mani gli
farei patire le pene dell'inferno!"
Chi
non l'avrebbe
desiderato?
Averlo
tra le mani
e infliggergli talmente tanti colpi, tanti quanti erano stati gli anni
in cui avevamo dovuto sopportarlo.
Magari
avremmo
triplicato la dose; in fondo era stato lui ad insegnarci che le
punizioni non erano mai abbastanza e che ci avrebbero fatto crescere ed
imparare dagli errori.
Beh,
il nostro
messaggio non avrebbe preteso alcun insegnamento filosofico, ma la
sostanza poteva benissimo essere interpretata allo stesso modo...
Tutti
noi avevamo
un conto in sospeso con lui.
Io
in particolare.
Tutti
portavamo su
di noi, chi sull'anima e chi sul corpo, un segno del suo passaggio, ed
io, in nome di tutti, avevo ben pensato di lasciarne uno indelebile su
di lui.
Un
segno che gli
avrebbe fatto ricordare di me, che lo avrebbe ossessionato, talmente
tanto da vedere il mio riflesso persino sui bicchieri e sulle posate,
in particolare, sulle lame affilate dei coltelli.
Beh,
sapete una
cosa? Aveva funzionato.
Non
si era
dimenticato di me. Proprio così.
Vi
dirò
di più: a distanza di anni mi telefonò.
E
la cosa
più strana non è il come avesse potuto trovarmi o
ottenere il mio numero, bensì il fatto che quello era il
giorno del mio compleanno.
Una
semplice
coincidenza? Forse. Non saprei dirlo e non sono nemmeno certo che lo
ricordasse o che lo sapesse.
Ad
ogni modo non
ricevetti alcun augurio ma in compenso disse che per me aveva in serbo
una bella sorpresa...
Salve!
Vi
starete chiedendo: "che cosa è questa cosa?"
Beh,
non lo so nemmeno io!
Chiamatela
non-sense, boh.
Ho
iniziato a buttare giù questa strana idea un bel
pò di tempo fa( così a tempo perso e facendomi
film in testa) e adesso ho deciso di pubblicare questo primo capitolo.
La
trama è un pò contorta, cioè spero che
andando avanti la capirete e nel caso non vi convinca ditemelo senza
problemi.
In
pratica è tutto un flashback, con all'interno una serie di
altrettanti flashback O_o
E'
solo un esperimento, di non molti capitoli.
In
genere sono abituata a scrivere nello stile di "Never Lose Hope",
cioè la mia precedente ed unica storia che abbia mai scritto
XD e per chi l'ha letta può facilmente intuire il mio stile
alquanto semplice senza
classicismi o chissà quali terminoni XD
Adesso
mi cimento in questa storia, giusto per vedere che effetto fa... alla
fine non mi costa nulla e non so quando ( e se)
pubblicherò il seguito, perchè la mia testa per
ora è occupata (oltre che dagli esami) dalla precedente
storia a cui tengo parecchio XD e che devo terminare per una
soddisfazione personale XD
Ho
parecchie cose da definire su questa trama (in pratica devo dare un
filo logico ai pezzi di puzzle che ho in testa @___@)
Nel
frattempo qualche giudizio al riguardo, consiglio, critiche non mi
dispiacerebbero , anzi!
Grazie
in anticipo a voi che dedicherete qualche minuto a leggerla :)
Henya
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