<<
Papà, papà, mi canti una canzone? >>
Lennon Rose mi guarda,
implorante.
<< Uhmm,
va bene Lenny. Ma tu cosa mi dai in cambio? >>
Lennon sorride.
Si sporge leggermente,
poi mi schiocca un bacio sulla guancia.
Siamo nella sua
cameretta, io seduto sulla sponda del letto, lei sotto le coperte,
lasciando trapelare solo il visino delicato, dai tratti somatici simili
a quelli di Lachelle.
Sto per iniziare,
quando Soren, la più piccola, ci raggiunge correndo.
<< Anche
io voglio ascoltare papà mentre canta! >>
esclama con quel suo modo buffo di parlare. Lennon sbuffa per
nascondere un sorriso.
Quando ormai sono alla
prima parola, entra Lachelle, che indossa una vestaglia nera.
Mi sorride, prende in
braccio Soren e si siede sulla poltrona vicina al letto. Sospiro.
<< Deve
arrivare qualcun altro? >>
<<
Assolutamente no, per stasera sei solo nostro >>.
Lachelle mi sorride, e quel sorriso mi sprona a cominciare.
"Now
the stars are lined up so perfectly
For
everybody, but not for me
Wish
it could be easy
But
it never goes away
It’s
never like the movies
It’s
never like they say "
Lennon ha gli occhi
chiusi, l'ombra di un sorriso aleggia sul suo viso pallido.
Soren si è
già addormentata fra le braccia di mia moglie, mentre
Lachelle continua a sorridermi.
<< E'
come una ninnananna >>. Sorride, sussurrando.
Le sorrido di rimando,
osservando i suoi capelli biondi, il suo sorriso candido, i suoi occhi
mozzafiato.
"But
maybe one day I’ll be back on my feet
And
all of this pain on me gone
And
maybe it won’t be so hard to believe
Then
I’ll found out just where I belong
It
feel like it’s taking forever
But
one day things can get better
And
maybe,
My
time will come
And
I’ll be the lucky one."
Lennon
apre gli occhi, ma si capisce che non riuscirà a resistere
oltre.
Continuo a cantare,
riducendo la mia voce ad un sussurro.
"Now
I can’t stop thinkin’
How
this life could be
I
can keep pretendin’
But
honestly
Could
we really make a difference?
Could
we really ever change a thing?
It’s
never like the movies
It’s
never like you think."
Appena
capisco che tutte e tre si sono addormentate, smetto di cantare.
Le osservo, sorridendo
teneramente, poi prendo in braccio delicatamente Soren, portandola
nella sua stanza.
Poi sveglio con un
bacio Lachelle, che mi sorride.
Quando la accompagno a
letto, finisco di cantare solo per lei, per renderla felice.
"But
maybe one day I’ll be back on my feet
And
all of this pain on me gone
And
maybe it won’t be so hard to believe
When
I found out just where I belong
It
feel like it’s taking forever
But
one day things can get better
Then
maybe,
My
time will come
And
I'll be the lucky one"
Sto per
finire, quando lei mi chiude le labbra con un altro bacio,
più intenso del primo.
Ci sdraiamo sul letto,
abbracciati.
Le ultime note della
canzone risuonano nella mia mente un'ultima volta, prima di
addormentarmi.
Buon pomeriggio!
Questa storia mi
è venuta in mente vedendo una foto dell'intera famiglia
Bouvier, ovvero con Pierre, Lachelle, Lennon Rose e Soren.
Qui le bimbe sono
un po' più cresciutelle, ma sono comunque piccole.
Ho voluto scriverla
con Lucky One di sottofondo perché a me sembra veramente una
ninnananna, ma comunque.
Spero vi sia
piaciuta!
Chiara
|