Chi l’avrebbe mai
detto che io, Chad Danforth, potessi un giorno ritrovarmi in pena per
colpa di una ragazza? Quella ragazza che è stata mia a
lungo, ma che ho perso, per un motivo o per un altro l’ho
persa. La colpa non so a chi attribuirla, so solo che mi sono trovato
da un giorno all’altro ad essere privo della donna che amavo.
La cosa sembra strana, impossibile: come puoi non esserti accorto che
il tuo rapporto con la tua lei non funzionava? E allora io rispondo:
semplice, ero così accecato da lei, dalla sua bellezza,
dalla sua dolcezza, dalla sua purezza che non mi accorgevo della
maschera che portava, quella maschera che una volta tolta mi a ferito
più di un coltello nel petto. La maschera che gettata a
terra a svelato quanto sapeva essere crudele e spietata. Sfrontata e
libera. Libera quando io la credevo almeno un poco mia. Non pretendevo
che lei pensasse a me come alla sua vita, non pretendevo che lei mi
vedesse come una cosa eterna, volevo solo essere amato. Amato da lei
che tante vane promesse mi aveva regalato tutte infrante in un attimo.
La sofferenza che mi
attanaglia il cuore e lo dilania con le sue unghie lunghe e affilate.
Eppure posso dire di esserne ancora follemente innamorato. L'ho amata
con la maschera, e la amo tutt'ora che vedo il suo viso limpido e privo
di coperture.
Un amara consolazione
mi invade il copro e la mente: non aveva ingannato solo me, aveva
ingannato tutti che il suo amore per me fosse così forte e
sincero da superare tutto e tutti. Ma anche questa crolla sotto
ad un altro peso: tutti sostenevano che io ero troppo frivolo e
scavezzacollo e che di sicuro avrei ferito quel piccolo angelo bruno
che era la mia ragazza. Ogni piccola gentilezza verso un'altra ragazza
e subito venivo attaccato di tradimento. Tutti ritenevano che prima o
poi l’avrei fatta soffrire perfino il mio migliore amico,
Troy. Cosa avrei potuto fare per smentirli? Come avrei potuto
dimostrare loro la realtà del mio sentimento?
Non ce ne era modo.
Accettai quei commenti crudeli che loro pensavano divertenti e semplici
che non mi avrebbero recato dolore. Forse anche io ho commesso un
errore, forse anche io ho mostrato loro una maschera: quando ridevano
su una battuta riguardo alla mia fedeltà io scotevo le
spalle e ridevo con loro. Nessuno si accorgeva che dietro al quel
sorriso si nascondeva un dolore tanto forte quanto profondo si
insinuava nel mio animo.
Ma si sono ricreduti
da soli, si sono ricreduti quando lei con tanta facilità mi
ha tradito per poi lasciarmi spezzandomi il cuore. Io cosa potevo fare?
Ho fatto tutto quello che loro si aspettavano: ho sorriso e ho detto
che non mi importava nulla. Uno di quei sorrisi quando loro mi
prendevano affettuosamente in giro nonostante a me facesse male. uno di
quei sorrisi dolorosi e sofferti dipinti su una maschera di marmo
posata sul mio viso. Credo che in quel momento tutti mi compresero che
tutte le volte che avevo sorriso in quel modo stavo soffrendo. Hanno
aperto gli occhi e si sono sentiti tutti male. Tutti si sono ricreduti
e per settimane non mi hanno detto una parola se non implorando il loro
perdono e dandomi la loro forza. Perché è proprio
vero gli amici si vedono soprattutto nel momento del bisogno. E tutto
quello che posso dire è che in quel momento mi sono stati
vicinissimi, tutti quanti. Troy una sera in cui ero andato a dormire a
casa sua mi disse che si sentiva un vile perché non era
riuscito a capirmi quando io in realtà volevo che qualcuno
riuscisse a comprendermi. Mi disse che si era reso conto già
da tempo di quei sorrisi ma aveva creduto che fossero dovuti ad altro.
Per la prima volta
dopo molti anni mi abbracciò e mi chiese scusa per essere
stato così ceco. Gli devo molto da allora mi è
stato fedele e vicino aiutandomi a evitare di ricordarmi del motivo del
mio dolore: Taylor Mckessie.
Lei, la brunetta per
cui avevo perso la testa da tempo. La mia ragazza che mi ha tradito con
un ragazzo della squadra di baseball.
E se ripenso che ora
sono qui mentre la stringo tra le mie braccia e le bacio la fronte mi
si scalda il cuore. Le sue lacrime che cadono sulla mia maglia
bagnandola. Le sue braccia che mi circondano il collo e il flebile
suono della sua voce che mi sussurra con disperazione e risentimento.
-Mi…mi
di…dispiace Cha…Chad…io
ti…ti amo…è stato un…un
errore…-
E per la prima volta
quando la guardo vedo che la maschera non è più
presente. Questa volta ne sono sicuro. Direte che sono sciocco, e che
voglio ferirmi da solo. Perché mai accettare la ragazza che
ti ha tradito?
Rispondo con una
frase semplice e chiara: perchè io la amo.
Se lei vorrai mai
ferirmi nuovamente io porgerò a lei il mio cuore
perché vi conficchi un pugnale. Ma non mi sento capace di
dubitare di nuovo di lei, voglio solo che mi ami. Sono un illuso
perché accetto di nuovo tra le mie braccia colei che mi ha
fatto morire, ma mettiamola così se lei non fosse qui ora
con me ora, io non sarei resuscitato. So che può sembrare
sciocco, ma io sento che posso fidarmi di lei, più di prima,
più che mai.
Le maschere sono al
suolo e questa volta cercheremo di andare avanti senza mentirci e
cercherò di non raccoglierle da terra perché non
ho bisogno di coprirmi il viso e nemmeno lei. Se dovesse fallire
potrò dire di averci provato.
...
Se andrà bene
questa volta sarò felice di essere arrivato al traguardo con
la mia mano stretta nella sua.
Chad Danforth.
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