L'arto sinistro

di Chia_chan
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L’arto sinistro
 
C’era una volta una giovane fanciulla dai capelli e dagli occhi neri come la pece. E nera fu anche la peste che colpì duramente l’Europa e decimò la popolazione. Solo la povera (inserire nome) fu risparmiata e volendo vendicarsi contro il crudele destino decise di travestirsi da uomo e partecipare a un torneo.
Di li a poco ci sarebbe stato un torneo molto importante nel quale il vincitore avrebbe vinto più di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Arrivata nell’arena sconfisse i suoi avversari uno dopo l’altro guadagnandosi la vittoria combattendo valorosamente.
Tuttavia il secondo classificato non accettando la sconfitta prese la spada e le tagliò di netto il braccio/l’arto sinistro.
Non ricorda-va molto di quei momenti essendo in film (fin) di vita. Ricordava solamente una luce dorata, proveniente da un’armatura in sezione aurea. Quando si risvegliò, molto tempo dopo, di fianco a lei c’era il valoroso cavaliere che le stringeva la mano.
Presa dall’impeto del momento, ella disse: “Oh, mio prode cavaliere! Vi devo la vita! Devo confessarvi una cosa dal primo momento in cui ho posato gli occhi su di voi: in realtà…io…sono una donna e…vi amo profondamente! Accettate i miei sentimenti!”.
Il cavaliere, dai capelli lucenti e mossi dal vento, si alzò lisciandosi il mantello fuxia e disse: “Mia dama, voi siete molto carina, ma io non potrò mai ricambiarvi!”.
Così dicendo fece un senhal verso la folla, regalò una rosa a un passante come consuetudine e se ne andò spargendo petali di rosa al suo passaggio.




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