Nido Di Ragni
"Cambiare è difficile, non cambiare è fatale".
(Fred Allen).
Dietro la porta. Oltre la finestra.
Dentro la penna e la matita.
Siamo in tanti, siamo in troppi.
Tutti insieme formiamo questo nido di ragni.
Ogni ragno tesse e crea la sua tela personale. La guarda e l'ammira ed
è sicuro che anche gli altri ragni faranno lo stesso.
Purtroppo nel nido vige una legge spietata.
Cinquanta ragni, solo cinquanta ragni posso avere il privilegio di
essere ammirati.
Tutti corrono a tessere la loro tela, sperando di rientrare nel girone
dei fortunati.
Un giorno un ragno grigio creò una tela diversa dalle altre:
originale, elaborata, complessa.
Un ragno rosa creò una tela uguale a quella delle altre tele
presenti nel nido. Non era bella, non era particolarmente ricca di
pregi.
La tela del ragno rosa era semplicemente uguale a tutte le altre. E
questo basta e avanza.
I ragni del nido osservavano la tela del ragno grigio, ma poi se ne
andavano. Non capivano, non comprendevano. La tela del ragno grigio non
era la tela che erano abituati a vedere, quindi non si sprecavano
nemmeno di dire la loro opinione.
Non appena notarono la tela del ragno rosa, lo riempirono di
complimenti ed elogi.
"Che tela stupenda, mi piace molto".
"Complimenti, fanne presto un altra".
"Devi assolutamente espanderla. Una tela così bella non
può mica rimanere incompleta, giusto?".
Queste erano le parole che volavano per il nido. Il ragno rosa,
imbarazzato da tutti quei commenti positivi, corse subito ad espandere
la tela e a crearne un altra.
Il povero ragno grigio, rimasto solo con la sua tela, decise di
esaminarla. Apparentemente non sembrava esserci nessun errore, nessuna
imperfezione. I fili erano al loro posto e anche la forma era buona,
anche se era una forma diversa da quella delle altre tele presenti nel
nido.
Il ragno grigio decise quindi di andare a vedere la tela del ragno
rosa, curioso di sapere quale fosse il motivo di tanto successo.
Quando la vide rimase esterrefatto.
La tela era stata creata con una serie di fili di scarsa
qualità. Molti di essi erano mal posizionati e il loro
intreccio presentava molte lacune. Ma il vero problema non era quello.
Se i fili erano stati posizionati male, esisteva sempre la
possibilità di modificarli. Il lato tecnico della tela, in
realtà, non contava molto.
Quello che aveva lasciato basito il ragno grigio era la forma della
tela.
Uguale a tutte le altre. Sempre la stessa, sempre quella.
Eppure tutti gli altri ragni erano rimasti ammirati da quel lavoro.
Ma la sua tela, che cosa aveva di sbagliato?
Il ragno grigio continuò a creare tele, cercando sempre di
proporre qualcosa di nuovo.
Tuttavia, nessuno dei ragni presenti nel nido dimostrò
interesse per i suoi lavori.
Rabbia, delusione, ira. Queste erano le sensazioni che avevano invaso
l'esile corpo del ragno grigio.
Ma lui non si arrese.
Proseguì a creare le sue tele. Le tele che nessuno
commentava.
E mentre tutti i ragni si spostavano da una tela all'altra,
pronunciando sempre le stesse parole, lui creava.
In perfetta solitudine, lui creava.
D'altronde, ignorare è uno dei difetti di tutti gli animali.